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Economia: il Sud batte il Nord, forse per la prima volta

Lo scorso anno la crescita economica è stata più intensa nel Sud , che nel 2022 aveva mostrato andamenti al di sotto della media nazionale, e nel Nord-Ovest. In particolare, il Pil è aumentato dell’1,3% nel Mezzogiorno e dell’1% nel Nord-ovest, a fronte di dinamiche più contenute nel Nord-est (+0,8%) e, soprattutto, nel Centro (+0,5%). 

A rilevarlo è l’Istat. Aggiungiamo che le costruzioni si confermano il settore più dinamico in quasi tutte le aree del Paese, registrando i risultati migliori al Centro e nel Mezzogiorno con una crescita del valore aggiunto, rispettivamente, del 5,8% e del 4,6%. Anche in termini occupazionali il Mezzogiorno è stata l’area che ha dato il contributo maggiore alla crescita, con un incremento degli occupati che ha raggiunto il 2,5%. Più contenuto è risultato lo sviluppo dell’occupazione nelle restanti aree (Nord-est +2%, Nord-ovest +1,5% e Centro +1,2%). Forse possono essere attribuiti agli investimenti fatti con il PNRR. Il sito del ministero delle infrastrutture espone i molti progetti che sta portando gradualmente nel sud Italia e in Sardegna. Facciamo solo alcuni esempi: in Puglia si è completata la Tap. In Calabria si procede alla posa del doppio binario nella tratta Reggio Taranto. In Sicilia si fa lo stesso con le tratte dell'interno della Sicilia. In Sicilia si sta procedendo alla estensione della metropolitana che attraversa Catania. Sempre in Sicilia si sta procedendo all'ampliamento di due dighe. In Sardegna viene attuata la realizzazione di dieci dighe. Per quanto riguarda il problema della siccità in Italia piovono in media 1000 ml ogni anno. La stragrande maggioranza di quest'acqua attraverso i fiumi finisce in mare. Circa il 10% attraverso le dighe o gli invasi viene raccolta. Non basta. Bisogna realizzare altre dighe, fare lavori di manutenzione in quelle esistenti e riparare tutti quei punti della rete idrica che in gran parte ha quasi un secolo. Notevole infatti è la dispersione idrica.

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