E ora cosa faranno i "grandi esclusi"?

Ora che i “grandi esclusi sono ufficialmente fuori dal Parlamento cosa faranno?

Certo, almeno loro, non avranno alcun tipo di problema lavorativo; pensiamo alla candidata Fli Giulia Buongiorno, avvocato penalista ma anche scrittice, ha pubblicato il libro “Niente altro che la verità. Come il processo Andreotti ha cambiato la mia vita” e ha fondato insieme a Michelle Hunziker “Doppia Difesa”, per la difesa delle donne vittime di violenze e abusi. È quindi, nonostante l’impegno politico, una donna molto impegnata.

Gianfranco Fini potremmo dire che è "cresciuto" in Parlamento, entrato in politica ufficiosamente all’età di 16 anni, si diploma alla scuola magistrale e si laurea in Pedagogia.

Nel 1983 fu eletto per la prima volta alla Camera e, fino ad oggi, c’è rimasto per 30 anni. Da allora la sua carriera politica e il suo avvicendarsi in partiti e coalizioni è ben noto a tutti. Se dovesse smettere di fare politica come dice, probabilmente tornerebbe a fare il giornalista scrivendo (senza compenso come per il passato?) su giornali come l'Huffington Post Italia, del gruppo L'Espresso.

Passiamo ad Antonio Ingroia, dal 22 dicembre 2012 in aspettativa per motivi elettorali, dopo il fallimento elettorale di Rivoluzione Civile probabilmente tornerà a fare il magistrato a tempo pieno. Che abbia più fortuna come pm in Guatemala che come politico in Italia? Chi può dirlo.

La sua coalizione, anche se per il rotto della cuffia ha raggiunto la maggioranza, ma lei non ce l’ha fatta e al Senato, Paola Concia, non è stata rieletta. Famosa tra le altre cose per il suo impegno nella tutela dei diritti LGBT, pochi sanno però che ha frequentato l'Isef a L' Aquila e che per professione è una manager sportiva.

Della sconfitta se ne farà una ragione anche l’on. Amedeo Laboccetta, politico e manager napoletano che speriamo faccia ammenda degli errori del passato e lasci perdere i computer altrui.

Che dire di Oscar Giannino? Oramai ex politico e forse anche ex giornalista dopo aver confermato di non aver conseguito né il master né le due lauree attribuitegli. Cosa farà? Aspettiamo aggiornamenti e colpi di scena.

Intanto una cosa è certa, seppure la carriera politica di ognuno di essi dovesse essersi conclusa con le elezioni politiche appena terminate, dormiremo sonno tranquilli perché almeno loro non avranno problemi di stipendio o difficoltà per arrivare a fine mese.