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E io pago… cara Chiesa quanto ci costi

I patti del Governo con la Chiesa costano ai cittadini italiani 2 miliardi l’anno, quasi 4000 miliardi di vecchie lire

La genuflessione dello Stato italiano allo Stato vaticano costa ai cittadini italiani, quelli che pagano regolarmente le tasse, 4000 miliardi di vecchie lire ogni anno in entrate perdute. I nostri politici, non dico di destra che tanto è inutile, ma neppure quelli di sinistra si sono accorti di questi quattro spiccioli che, insieme agli acquisti miliardari per giocare ai soldatini sulla pelle di giovani delle classi subalterne, potrebbero sanare buona parte del debito pubblico.

Se n’è accorta però la Commissione europea che ha ordinato un’indagine approfondita che potrebbe tramutarsi in una procedura d’infrazione, e magari finire davanti alla Corte dell’Ue.

Per il momento è finita sotto la lente di ingrandimento dell’Esecutivo comunitario solo l’esenzione dell’ICI concessa alla Chiesa.

Però finora, sembra, nessuno si è accorto dei milioni di euro versati dallo Stato italiano, alias i cittadini che pagano le tasse, alle scuole cattoliche che, pare, facciano parte anche loro dello Stato vaticano, nonostante siano incastonate a migliaia nei nostri, (nostri?) territori.

Vogliamo parlare anche dei docenti di religione? E parliamone: lo Stato italiano, alias ecc., ecc., elimina gli insegnanti di sostegno che accudivano i bambini “fisicamente diversamente abili”, mentre paga migliaia di insegnanti di religione per far diventare i nostri bambini “mentalmente diversamente abili”. Dico questo non perché la storia delle religioni non appartenga alle tante materie fondamentali, ma perché questi “docenti” non fanno storia delle religioni ma dottrina cattolica pagata anche da coloro che non sono Cattolici, vale a dire Seguaci di Geova, Mussulmani, Atei, Agnostici, Ebrei, Induisti ecc.. I nostri bambini fra trent’anni si troveranno ad affrontare una società multietnica, si calcola che i non cattolici saranno almeno al 60%, convinti che esista un solo credo, quello instillato nella loro mente dai docenti per bambini cattolici; perché questo sono, non sono docenti di religione ma indottrinatori per bambini cattolici.

Tornando alla riunione tenutasi a Bruxelles il 30 settembre, fonti dell’Esecutivo hanno precisato che, “in questa fase, la Commissione ritiene, in particolare, che gli immobili in questione potrebbero essere usati anche per attività commerciali e che tali esenzioni fiscali potrebbero pertanto distorcere la concorrenza”.

I collaboratori di Almunia hanno spiegato ai giornalisti che l’indagine rappresenta solo il primo passo di questa procedura. Naturalmente lo Stato italiano, non alias ecc., potrà ora fare valere le sue ragioni. Comunque sia la Commissione, in una nota, ha affermato che “finora le autorità italiane non hanno fornito prove sufficienti per consentire di concludere che le misure contestate possano essere giustificate in base ai principi del sistema fiscale italiano”.

Lo Stato italiano che non ha un mese di tempo per rispondere alla Commissione… ma agli Italiani che pagano di tasca loro qualcosa come quattromila miliardi di vecchie lire cosa risponde il Governo?

E l’opposizione avrà il coraggio di mettere, nei programmi di governo, l’abiura a queste cose innominabili?

Certo forse prima dovrebbe togliersi dalle tasche il rosario che qualche dirigente, che viene dalla sinistra estrema sfoggia, come fosse un trofeo.

Commenti all'articolo

  • Di poetto (---.---.---.193) 16 ottobre 2010 10:13

     Le concessioni che vengono attribuite alla Chiesa, da parte dello Stato italiano, sono veramente tante e, a mio modo di vedere, molto spesso inopportune.

    In uno Stato che si dichiara laico tutte queste concessioni non dovrebbero esistere, invece ci sono...eccome se ci sono!

    Si parte dall’otto per mille, dove, non si capisce per quale motivo, molti che destinano quella somma allo Stato vedono i loro soldi, di riffa e di raffa, andare comunque alla Chiesa...vai a capire il mistero!

    Si va poi all’esenzione per l’Ici, che nelle intenzioni di chi l’aveva pensata era destinata solamente alle attività non commerciali, cioè se un pellegrino, ad esempio, andava a Roma e nel suo viaggio aveva bisogno di un posto dove passare la notte, allora le strutture religiose che lo avrebbero ospitato, gratis o a cifre irrisorie, non avrebbero dovuto pagare l’Ici, invece molte strutture religiose funzionano da veri e propri alberghi con tanto di prezzi da albergo, tutti lo sanno ma, chi di merito, nessuno fa nulla.

    Le cose da dire sarebbero veramente tante.

    Quello che si percepisce é: che lo Stato non è laico, come vorrebbero farci credere; che le varie confessioni religiose presenti non nostro paese non vengono trattate allo stesso modo; che le concessioni alla religione cattolica danneggiano le altre confessioni religiose; che ...

    • Di (---.---.---.50) 17 ottobre 2010 12:26

      Tutto vero anche quello che stavi scrivendo ...

      Purtroppo oltre a devastare economicamente i contribuenti italiani i vassalli del vaticano continuano a ripetere che chi non ha rapporto con dio non è neppure pienamente un essere umano.
      Questo è ciò che scriveva il 10 ottobre Leonardo Lugaresi su L’Osservatore Romano: "L’uomo è uomo perchè è l’amore di dio a costituirlo tale. E’ l’amore creativo della trinità che lo costitisce nella sua umanità"

      Ergo, se uno è ateo non è umano.

      Questa è l’ennesima prova dell’amore cristiano.

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