• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Doveva essere un ostello per giovani, invece è diventato un hotel di (...)

Doveva essere un ostello per giovani, invece è diventato un hotel di lusso

Ravenna, città d’arte famosa nel mondo per i suoi mosaici, per le sue basiliche paleo-bizantine ed ora aspirante a capitale europea della cutura, ha attirato verso di sé tutta l’attenzione dell’Italia a seguito della trasmissone televisiva "Chi l’ha visto?", andata in onda su Rai 3 lunedi scorso.

Doveva essere un ostello per giovani, invece è diventato un hotel di lusso

Una storia che coinvolge 339 orfanelle, alle quali il conte Galletti Abbiosi avrebbe lasciato una favolosa eredità di diversi mlioni di euro, che al momento le principali banche ravennati non sono in grado di poter quantificare l’ingente patrimonio. Ciò è venuto alla luce a seguito della scoperta di un testamento, dal quale si deduce che ogni bene e possedimento dovevano andare in lascito alle ultime orfanelle, al momento delle dismissioni dello stesso orfanatrofio, avvenute negli anni ’70 del secolo scorso. Così recita il testamento consegnato al notaio ravennate dr. Saturnino Malagola in data 25 maggio 1861...
 
E’ stata una coraggiosa giornalista de La Voce di Romagna, la D.ssa Viviana Cippone nel novembre dell’anno 2006 ad iniziare a "scavare" su questa vicenda, in seguito alle frequenti voci che circolavano nella città di Bisanzio. Doveva essere questo un ostello per i giovani, ristrutturato con i fondi dell’Anno santo 2000, mentre invece è divenuto un hotel di lusso, nonostante il regolamento regionale dell’Emilia-Romagna glielo impedisse. Tutta la cronaca locale si interessò di questo caso per qualche tempo, ma a onor del vero poi tutto tacque, fino a quando, e siamo ai giorni nostri, il testamento del proprietario di questo ex orfanatrofio è venuto a conoscenza della cittadinanza ravennate a seguito della pubblicazione di un volumetto edito per conto della Casa Matha, dove si fa un po’ la storia di questa nobile casato ravennate: la Galletti - Abbiosi appunto.
 
Nel libro vi sono riprodotte copie integrali degli atti e regolamenti relativi al nuovo statuto organico dell’Orfanatrofio datato Roma 8 agosto 1895 recanti la firma del re Umberto e la firma del presidente del Consiglio di allora, Crispi.
 
Da allora l’amministrazione di tale orfanatrofio è composta da:
1-Arcivescovo
2-Canonico della Metropolitana
3-Parroco di S. Pietro Maggiore (S.Francesco)
4-Sindaco
5-Presidente della Cassa di Risparmio
6-primo massaro della Casa Matha
 
Il testamento contiene regole per l’assunzione delle orfane, regole per l’Amministrazione, che tutti insieme gestiscono. Altra clausola di detto regolamento sancisce che "ad uno dei tre laici e per due anni ognuno, spettta l’amministrazione della parte economica".
 
Un testamento che divide la città; c’è chi sostiene che alle ex orfanelle vada l’intero ammontare dei beni, mentre Paolo Bezzi attuale primo massaro della Casa Matha (una istituzione benefica, una specie di società di mutuo soccorso per i pescatori n.d.r.) fa sapere che "le orfane ad avere diritto alla eredità, sono solo 5 o 6 e per loro proporremo un vitalizio".
 
La gente di Ravenna e non solo parteggia per le orfanelle,che continuano a farsi vive con telefonate ai giornali locali, in Comune e così via. Per tale ragione ne è sorta una bagarre legale per la quale il magistrato di Ravenna intende convocare le parti entro novembre prossimo, per poter raccogliere un numero maggiore di queste orfanelle.
 
Un po’ indignato il sindaco Matteucci (Pd) che ha definito la trasmissione di Rai 3 "approssimativa". La trasmissione è stata condotta dall’inviato Pino Rinaldi, che non ha convinto tutti, lasciando alcune perplessità sulla imparzialità di tale servizio. Una vicenda assai complessa che solo la magistratura locale saprà risolvere, ma penso non sarà cosa facile.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares