Donne: una risorsa per la società

Secondo un’indagine del New York Times la condizione delle donne nel mondo è ancora caratterizzata da forti diseguaglianze. La disparità tra i generi si manifesta sia in forme di discriminazione sia in forme di vera e propria oppressione.

Manifestazioni evidenti della prima categoria sono l’accesso alle cure mediche e all’istruzione. E’ un dato di fatto che nei paesi in via di sviluppo l’arrivo di una figlia sia ancora malvisto rispetto all’avvento di un maschio. Questo atteggiamento tende poi ad avere ricadute su tutto il percorso di crescita delle bambine. Esse vengono discriminate nell’alimentazione e nelle cure mediche dando la precedenza ai figli maschi, a cui viene attribuito un maggiore valore aggiunto per la famiglia. Questo comportamento causa dei tassi di mortalità femminile molti più alti di quelli maschili nei primi anni di vita. Altro grave fattore di rischio per la salute femminile è causato dalla mortalità dovuta al parto: ogni minuto nel mondo una donna muore di parto. All’istruzione dei figli è dedicata una minima parte del reddito familiare e le risorse adibite a tale scopo vengono concentrate sui figli maschi.

Per quanto attiene la seconda categoria, uno studio condotto dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha rivelato che 12,3 milioni di persone sono ridotte in condizioni di schiavitù, sottoposte a lavori forzati o costrette a prostituirsi. Di questa fetta la percentuale femminile è maggioritaria. Questo fenomeno, infatti, non è legato solo alle condizioni di povertà, ma è legato ad un atteggiamento della società, della famiglia e del genere maschile nei confronti delle donne fortemente improntato alla violenza, domestica e non, che conduce il genere femminile a rimanere in uno stato di emarginazione e inferiorità.

Nonostante ciò, è stato dimostrato come lo sviluppo personale e professionale della donna sia un tassello fondamentale nella lotta contro la povertà. Garantire l’accesso alla sanità e all’istruzione, ma anche favorire il sorgere di imprese femminili attraverso il microcredito ha degli effetti benefici su tutta la società. L’accesso all’istruzione e l’ingresso nel mondo del lavoro permette innanzitutto alle donne di superare la posizione di subalternità in cui si trovano e di ottenere maggiore considerazione e rispetto. In secondo luogo, le donne risultano avere una gestione del bilancio familiare migliore: la gran parte dei soldi viene rinvestito nell’educazione dei figli a differenza degli uomini che tendono a privilegiare i consumi, soprattutto di alcool e prostitute. Un maggiore impegno delle donne nella vita sociale risulta essere anche un antidoto a uno dei mali del nostro secolo. Come hanno dimostrato alcuni studi condotti, minore è la presenza delle donne nell’istruzione e nel lavoro maggiore è il rischio di fenomeni di estremismo e terrorismo.