• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Docenti inidonei, esodati, precari: le parole del genocidio di (...)

Docenti inidonei, esodati, precari: le parole del genocidio di Stato

Inidoneo. Cioè non idoneo a svolgere un compito, parola al confine fra abile e disabile, marcatura fra abile e debole. Insostenibile, per chi si trova in tale condizione. Da sostenere se vivessimo in un mondo perfetto o quantomeno equo.
Invece… Ciò che accade ogni giorno di più, è che questa crisi o pseudo tale, sta rivelando un fattaccio che non conosce compromessi né logiche, né speranza di equità civile.

Con la scusa della crisi infatti, si sta manovrando allo scopo di togliere di mezzo il maggior numero di persone che, a quanto pare, nel nostro sistema economico e politico vengono considerate zavorre. Problemi da eliminare. Granelli negli ingranaggi oliatissimi di un sistema che distrugge tutto ciò che non viene percepito come conveniente.

E poiché, è ormai palese, la convenienza in nazioni come la nostra è a senso unico e stabilisce regole ferree su chi possa aderire a tali convenienze e chi debba essere “espulso” per non creare la più remota possibilità di dissesto di quell’equilibrio infame che adotta metodi da regime totalitarista pur di continuare ad esistere, ecco che di giorno in giorno, si manifesta il misfatto.

Giù botte da orbi. E se non sono i pugni a far male, fa ancor più male dover apprendere che le classi cosiddette disagiate per “colpe” orribili come una malattia grave ed invalidante (…) vengono ormai sistematicamente stralciate dal panorama comune che dovrebbe trovarci ad essere tutti fratelli connazionali. Gli uni uguali agli altri. Da sostenere, in special modo in periodi di caos satanico come quello cui stiamo assistendo e di cui tutti, più o meno, ci stiamo sobbarcando la parte peggiore.

La spartizione della “crisi” economica è presto fatta: gli oneri ai cittadini comuni. Gli onori ai soliti noti. Per “loro” non fa una piega. Per la nazione di chi vive nella realtà del quotidiano vivere, la rabbia estrema sta portando ormai alla totale disaffezione da qualsiasi istituzione nazionale.

“Loro” lo sanno, ma continuano il genocidio di Stato. Sanno anche che, essendo andati molto oltre l’accettabile, potranno ormai far anche di peggio.

E cosa possa esserci di peggio dell’attuale situazione che vede ormai tristemente protagonisti milioni di cittadini incanalati in “settori di catalogazione” come i docenti inidonei, gli esodati, i precari e via elencando, è quasi impossibile oggi immaginare.

Forse, chiederanno alle donne di prostituirsi ed agli uomini di rubare per alimentare le casse dello Stato. Chiederanno probabilmente a chi non è collocabile nelle fasce alte dello status sociale di fare harakiri di modo di togliersi dai coglioni autonomamente. Emetteranno decreti legge che gli permetteranno di spazzar via in un sol colpo e con le metodiche che si preferiranno, tutta quell’”inutile e costosa” umanità che staziona sul territorio in attesa di essere aiutata a sopravvivere.

Cosa vogliono raggiungere?

Il regime più asfittico che mai genere umano abbia mai nemmeno lontanamente immaginato, forse.

Perché ammesso che due più due faccia sempre quattro, e non è detto, visto che ormai il caos totale permea in ogni ambito dell’esistenza, non c’è molto da ragionare e riflettere su questo tema.

Di governo in governo, sembra abbiano fatto molte prove generali su quanto possano pretendere dalla gente. Quanto possano ancora stritolare esistenze come si trattasse di mettere zucchero in un caffè. Nulla di più.

Poi magari, se le organizzazioni a sostegno delle varie categorie, se i sindacati e se qualche personaggio politico in cerca di consensi fa rumore, allora ecco che fanno rientrare proposte indegne persino se ci trovassimo nel peggiore girone dell’inferno.

La parola “fine” al peggio non arriva mai e lo sappiamo. Ma questa parola deve essere posta e solo noi, cittadini “comuni” fonte vitale ed energia fondamentale di questo paese che si basa ormai sull’unico criterio della vessazione reiterata nei confronti dei più deboli, possiamo apporla.

E’ facile per chiunque far la voce grossa coi deboli. Espressione peraltro di una fragilità che pochi osservano. Pensate sempre, che chi ci chiede ormai ogni goccia di sangue non ha un vero “potere” sulla popolazione. Semmai, ha un potere percepito, che è cosa diversa. E fintantoché questa percezione permarrà nella maggior parte dei cittadini, che ricordo essere un esercito di circa 45mln di contribuenti, ecco che questo gruppicolo di “dirigenti” continuerà a decidere la sorte di ognuno di noi.

Docenti inidonei, precari, disabili, pensionati, esodati. Perle nel meccanismo arrugginito di un sistema fallace. Se solamente ognuna di queste perle si rendesse conto del proprio valore ecco che si ribalterebbe questa aberrazione che sta consentendo a pochi di trascendere ogni logica di Diritto fino a divenire persecutore di coloro che sono in ogni caso, fonte del proprio potere.

Una presa di coscienza, è quello che ci vuole e non da parte di chi governa e gestisce. Bensì, finalmente, da tutti coloro che ogni giorno vedono franare la propria esistenza rendendosi persino convinti di essere il male della comunità in cui vive.

Satanico, per non dire peggio.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.208) 7 agosto 2012 22:02
    Renzo Riva

    Utilizza argomenti inconsistenti ed un pietismo becero e fa leva sul sentimentalismo un tanto al kilogrammo.

    Gli inidonei sono inidonei e basta.

    Pertanto si dovranno impiegare in mansioni appropriate alle loro condizioni ed ovviamente, non potranno pretendere compensi altro che previsti nelle nuove mansioni assegnate.

    La debolezza c’entra come i cavoli a merenda a meno che per debolezza non intenda instabilità emotiva ed incapacità relazionale che altro sono.

    Platone ne aveva scritto già ai suoi tempi sull’organizzazione sociale e del lavoro.

    Una legislazione appropriata, che sulla carta già esiste ma col tempo lascia il tempo che trova, dovrebbe tutelare la persona naturalmente svantaggiata, per nascita o perché acquisita, 
    ma che viene disattesa in barba ai proclami tribunizi di tutto l’arco, costituzionale ed incostituzionale, con buona pace di chi periodicamente solleva i polveroni mediatici.

    Homo homini lupus
    .
  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.47) 8 agosto 2012 17:36
    Emilia Urso Anfuso

    Riva: la trovo più sterilmente polemico del solito. E’ il caldo?

    Si, deve essere il caldo, dal momento che coloro che "sono inidonei e basta" stanno chiedendo, come ho spiegato, di NON essere trasferiti di sede. Per ovvie ragioni.

    Ma a quanto pare, lei oltre ad occuparsi unicamente di sterili polemiche, legge i miei articoli forse una riga si e quattro no. Abbade a molti sul Web. Lei non sembra fare mai eccezione.

    Lei appare inidoneo peraltro, non solo a rilasciare commenti costruttivi e condivisibili, ma persino inidoneo a far polemica.

    Peccato.

    Perchè non si trova qualche hobby da portyare avanti? Magari scoprirà di essere persino Lei idoneo a far qualcosa di concreto.

    Un caro saluto Riva, buon pomeriggio smiley

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.47) 8 agosto 2012 17:38
    Emilia Urso Anfuso

    Coreggo: "Accade a molti" e non "Abbade a molti"

    Rinnovo i saluti, Riva

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.47) 8 agosto 2012 17:40
    Emilia Urso Anfuso

    smiley)) Sono dislessica (ma almeno io lo ammetto e ci rido)

    Ho scritto "CoReggo"...

    Quanto vale la simpatia Riva, su questa Terra, sapesse...

  • Di (---.---.---.59) 9 agosto 2012 06:05

    homo homini deus di spinoziana memoria.questo si deve applicare e non hamo homini luous di hobbes.questioni di valori .interni dentro di noi .

  • Di (---.---.---.165) 10 agosto 2012 08:29

    A Renzo Riva auguro , ma di cuore, di vero cuore, di vivere la stessa identica mia esperienza: nella vita è utile tastare con mano tutto, e visto che l’argomento lo appassiona, niente di meglio di una "salutare" esperienza diretta, da vivere sulla propria pelle! L’unico problema che è una situazione di non ritorno.... Un’inidonea e basta


  • Di (---.---.---.31) 10 agosto 2012 10:38

    Buondì: lasci stare Riva che ci palesa sempre come abbia davvero poco da fare nella vita

    Il suo mestiere è fare polemica sterile: è risaputo.

    Non se La prenda. E mi spiace per la sua situazione, augurnadomi peraltro che i presidi servano a qualcosa.

    Buona giornata

    Emilia Urso Anfuso

  • Di (---.---.---.194) 13 agosto 2012 17:31

    Sono 10 anni che va avanti questa storia degli inidonei. Che senso ha pretendere di essere trattati come insegnanti se, appunto, sono inidonei all’insegnamento? Si aggiornino, studino e si rendano utili e..ringrazino dell’opportunità che viene loro data. Nel privato sarebbero stati licenziati. O no?

  • Di (---.---.---.119) 13 agosto 2012 17:39

    Nel privato, in certi casi di "privato", no, non sarebbero stati licenziati anonimo o anonima commentatore/commentatrice.

    Perchè non facciamo una bella cosa? Apriamo qualche bel Lager qui in Italia e buttiamoci dentro inidonei, disabili, pensionati, precari, disoccupati... Tutta quella "zavorra" che è solo un "peso".

    Si ricordi, prima di commentare castronerie, che "inidoneo, disabile, precario, anziano, disoccupato" si DIVENTA.

    E quindi secondo lei, gettiamo al rogo tutti quanti?

    Un cordiale saluto, inidoneo commentatore/commentatrice

    Emilia Urso Anfuso

  • Di (---.---.---.216) 13 agosto 2012 19:15

    Le motivazioni che stanno alla base di questo articolo sono tutte valide e degne di nota: peccato sia scritto davvero male. Pessima sintassi, disorganica e, un tono più da bar che da giornalista.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.119) 13 agosto 2012 19:18
    Emilia Urso Anfuso

    Riva...Si faccia una bella doccia ghiacciata... smiley

    Capisco che i suoi tentativi di scrivere qualche "articolo" non hanno alcun seguito di lettori, ma si dia una calmata, che il caldo le sta dando alla testolina...

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.119) 13 agosto 2012 19:22
    Emilia Urso Anfuso

    lei non è nemmeno in grado di capire cosa sia un IP... E come si faccia a capire chi si cela dietro un IP...

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.70) 13 agosto 2012 19:46
    Emilia Urso Anfuso

    Ma certo...Ha pienamente ragione... insieme alle migliaia di lettori che apprezzano sempre i miei articoli smiley

    Guardi alla realtà delle cose, caro signore... La realtà delle cose è ciò che conta. Non le sue castronerie.

    Guardi ai risultati, e quando scrive le sue solite castronerie, pensi che potrebbe impiegare meglio il suo tempo smiley

    Ma ognuno, è ben libero di sciupare il proprio tempo come crede...smiley

    Le rinnovo cari saluti

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.70) 13 agosto 2012 19:48
    Emilia Urso Anfuso

    ...E attenzione: almeno legga meglio (ma non ne imbrocca una...)

    Quella che ha scritto sugli IP, sono io...

    Cari saluti

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.174) 13 agosto 2012 20:02
    Emilia Urso Anfuso

    In effetti, non mi sembra Riva...Che nelle sue solite castronerie polemiche, conserva sempre un certo qual stile... Quindi, nel caso mi fossi sbagliata mi scuso con l’"amico" Riva.

    Girano anche pseudo giornalisti falliti qui su Agoravox, quindi. Di quelli che a parole scrivono "centinaia di articoli al mese"...

    smiley

    Peccato, devo andare a cena... Mi stavo divertendo...

    Buona serata "Anonimo"...

    • Di (---.---.---.216) 13 agosto 2012 20:52

      Guardi che io non sono un giornalista e comunque non scrivo articoli di nessun tipo. Mi chiamo Roberto Montaldi , ho 75 anni e sono un insegnante di italiano in pensione. 

      Detto questo, diffido molto da chi scrive troppo, non conta la quantità degli articoli semmai la qualità, meglio pochi ma scritti come si deve, stessa cosa dicasi per i lettori
  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.91) 14 agosto 2012 09:30
    Emilia Urso Anfuso

    Come no...smiley

    Guardi, mi ha già divertita abbastanza

    Oltretutto,sappia - "anonimo" - che il suo punto di vista sulla sottoscritta conta molto meno di sapere che oggi a Tokio pioverà.

    E...Si è fatto "tana" da solo: perchè qui fra questi commenti, nessuno (men che mai io) ho detto di scrivere e pubblicare molti articoli (anche se di miei ne vengono pubblicati molti qui e non solo)

    Difatti, il passo sullo "scrivere centinaia e centinaia di articoli, era riferito ad un utente che dice di se stesso di scriverne centinaia al mese... Rilegga dove ho scritto questo passo.

    Le auguro una buona giornata e le invio un caro saluto

  • Di (---.---.---.35) 16 agosto 2012 20:57

    Non si possono mettere a lavorare negli uffici gli insegnanti inidonei , non hanno le competenze, non hanno la preparazione professionale , andrebbero a pesare sugli ATA che già sono tanto oberati di pratiche pensionistiche, ricostruzioni, scadenze fiscali . No proprio non potrebbero sostenere un lavoro così specifico per il quale non hanno preparazione e oltretutto andrebbero a togliere il lavoro a impiegati che da anni lavorano in modo precario ma con tanta preparazione acquisita .
     Forza lottate per non farvi ledere nei vostri diritti e per non toglierne a colleghi più sfortunati di voi che altrimenti per anni rischiano di non lavorare .

    Laura
     

  • Di (---.---.---.217) 24 agosto 2012 14:27

    Signora Urso Anfuso...ma non si vergogna a deridere una persona anziana??? 

    Laura Moffa
  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.117) 24 agosto 2012 14:29
    Emilia Urso Anfuso

    "Laura Moffa": un giorno ci spiegherà con calma di cosa stia parlando...

    ah: Lei ha lo stesso IP della "persona anziana"...

    Un cordiale saluto

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares