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Divorzio d’oro per Silvio Berlusconi: Veronica Lario riceverà 36 milioni all’anno

Circa 100mila euro al giorno, 3 milioni al mese, per un totale di 36 milioni all’anno è quanto costerà a Silvio Berlusconi la separazione dalla moglie Veronica Lario.

Arriva finalmente la sentenza di separazione non consensuale della nona sezione civile del Tribunale di Milano che assicurerà alla Lario lo stesso tenore di vita del periodo di convivenza come stabilito dall'articolo 156 del codice civile, l’ex signora Berlusconi ha rinunciato a richiedere la separazione per colpa “con addebito all’altro coniuge di un comportamento cosciente e volontario contrario ai doveri nascenti che derivano dal matrimonio”.

Silvio Berlusconi potrà comunque godere della villa di Macherio, stimata per un valore di 78 milioni di euro, di cui è intestatario, e per la quale il presidente avrebbe speso 20 milioni di euro nell'ultimo decennio con un mantenimento stimato in 1,8 milioni l'anno. Si chiude così l’azione giudiziaria iniziata da più di tre anni, preceduta dalla famosa lettera di Veronica a “Repubblica” il 31 gennaio 2007 dopo alcuni apprezzamenti durante la premiazione dei Telegatti, la Lario definì ferità la sua dignità di donna. La causa iniziò dopo un’altra lettera sempre di Veronica, quella all’agenzia Ansa, dopo la presenza del Cavaliere alla festa di Noemi Letizia, nella quale commentava la candidatura di “veline” alle elezioni Europee come “ciarpame senza pudore”.

La sentenza sembra non toccare gli assetti societari, né le situazioni dei tre figli avuti da Veronica, ciascuno intestatario del 7,5% delle quote Fininvest (come ricorda il “Corriere”), rispetto ai due figli del precedente matrimonio Marina e Piersilvio, stabilmente ai vertici del gruppo. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.224) 29 dicembre 2012 19:28

    Chi paga >

    Berlusconi e Monti fanno a gara nell’addossare ai governi precedenti l’enorme crescita del nostro Debito. Basta fare i conti.

    Se sommiamo l’incremento del Debito registrato durante i 4 mandati di Berlusconi e quello di Monti arriviamo a superare gli 800 miliardi. Somma pari alla crescita totale del Debito nei 12 anni precedenti il 1° governo Berlusconi (1994).

    Al netto di tale cifra, nonostante l’ulteriore calo del Pil (2,5 punti), l’attuale rapporto Debito/Pil scenderebbe dal 126% all’80%.
    Oltre a non dover abbattere il Debito di 40 mld all’anno (già dal 2013), pagheremmo almeno 30 miliardi in meno di interessi.
    Risorse più che sufficienti per varare subito concrete azioni di rilancio dell’economia e di sostanzioso aiuto alle famiglie.

    Altro che sperare. Di suadenti “promesse” e di spiegazioni “paludate” trabocca anche un Dossier Arroganza

  • Di (---.---.---.167) 30 dicembre 2012 16:56

    La ragione lo scaccia via ma il pensiero si compiace di svolazzare nel lontano 1788....

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