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Disoccupazione giovanile record, a dicembre salita al 29%

La disoccupazione giovanile in Italia aumenta a ritmi galoppanti, mentre il tasso di occupazione generale rimane stabile al 57%. Secondo i dati forniti dall’Istat la percentuale di giovani tra i 15 e i 24 anni che al dicembre 2010 non riesce a trovare lavoro è salita al 29%, con un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 2,4 rispetto allo stesso periodo del 2009. E’ il dato più alto dal 2004.

La disoccupazione giovanile in Italia aumenta a ritmi galoppanti, mentre il tasso di occupazione generale rimane stabile al 57%. Secondo i dati forniti dall’Istat la percentuale di giovani tra i 15 e i 24 anni che al dicembre 2010 non riesce a trovare lavoro è salita al 29%, con un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 2,4 rispetto allo stesso periodo del 2009. E’ il dato più alto dal 2004.

Quasi un giovane su tre, quindi, è costretto a rimanere a casa dei genitori o a lasciare l’Italia per cercare fortuna all’estero.

Le cause di questo ennesimo record negativo italiano non sono imputabili né al fenomeno “bamboccioni”, né alla crisi economica. A due anni di distanza dal crollo del mercato immobiliare americano, che ha messo in ginocchio l’economia mondiale, quasi tutti i Paesi industrializzati hanno cominciato a mostrare segnali di ripesa, primo tra tutti la Germania. La locomotiva d’Europa ha ripreso a marciare fino a raggiungere il numero più basso di disoccupati dal 1992.

Opposte le chiavi di lettura e le valutazioni fornite dal governo e dalla minoranza. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, ha sottolineato la situazione di generale stabilità del mercato del lavoro, mentre per quanto riguarda i giovani si è limitato a ricordare che “il Piano del Governo, anche con misure specifiche di incentivazione, si rivolge soprattutto all'investimento nelle competenze e, in particolare, ai contratti di apprendistato che integrano apprendimento e esperienza lavorativa”.

Di tutt’altro avviso è il commento del capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, secondo cui quelle di Sacconi sono “parole, parole, parole”. “Mentre il ministro - prosegue Damiano - promette interventi miliardari a sostegno dei giovani, quello che concretamente succede è il licenziamento di massa dei precari della pubblica amministrazione e la cancellazione delle misure del governo Prodi a vantaggio dei giovani, inserite nel protocollo del 2007”.

Impietosa l’analisi del suo collega di Partito, il senatore Giuseppe Lumia: “Il dato sulla disoccupazione giovanile nel nostro Paese è il risultato drammatico di una politica fatta di tagli ai danni delle nuove generazioni. Che cosa ci si poteva aspettare in un Paese dove il governo ha massacrato la scuola e l’università? Berlusconi ha riversato i costi della crisi sui giovani per tutelare gli interessi e i privilegi delle caste. Le nuove generazioni sono le vittime sacrificali di questo governo”.

Sulla stessa scia anche i commenti di esponenti dell’Italia dei valori e di Futuro e libertà.

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.8) 2 febbraio 2011 19:20
    Renzo Riva

    È dall’anno 2008 che l’Italia non comunica più all’Eurostat il prezzo, le accise e l’IVA del kWh elettrico prodotto nel nostro Paese.
    Al seguente collegamento i dati riferiti all’anno 2005.
    http://3.bp.blogspot.com/_agtF-qaio...
    http://renzoslabar.blogspot.com/

    È dall’anno 2008 che l’Italia
    non comunica più all’Eurostat
    il prezzo, le accise e l’IVA del kWh elettrico
    prodotto nel nostro Paese.

    Che poi il senatore Lumia rimarchi la notevole disoccupazione giovanile significa solo che sta versando lacrime di coccodrillo.
    Chi se non lui ed i suoi sodali ha bloccato l’indispensabile sviluppo del piano energetico nazionale comprendente il nucleare?
    Anche sua e dei suoi sodali la causa del disimpegno del manifatturiero italiano che ha delocalizzato dove i prezzi energetici ed i costi della manodopera sono certi e non oscillanti sempre in rialzo anche a causa delle conseguenti tassazioni per far galleggiare la barca!

    Ecco una mia lettera inviata ai giornali locali e nazionali.

    La scoperta...
    dell’acqua calda
    C’è chi si ritira sull’Aventino (lo struzzo democratico che mette la testa nella sabbia) e chi (fascista) grida al Paese la necessità del ritorno al nucleare.
    Il lettore avveduto vada a leggere la tabella Euro per kWh di Eurostat e si chieda perché l’Italia non comunica più i dati, lasciando pertanto scoperte le caselle degli anni 2008, 2009 e 2010.
    La follia della spesa per fotovoltaico ed eolico ne sono la causa ed anche i responsabili governativi si sono ritirati sull’Aventino, a dar man forte ai predicatori dell’unità del Paese dopo averlo portato al collasso con le loro assurde pretese della loro politica energetica.
    Governo? Se ci sei batti un colpo!
    Renzo Riva
    PLI F-VG
    Energia e Ambiente

    http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/table.do?tab=table&init=1&language=en&pcode=tsier040&plugin=0

    2008, 2009 e 2010 Eurostat non riporta dati per l’Italia

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