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Diritto allo Studio e Covid19 | Non me lo posso permettere!

La formazione scolastica ed universitaria dei nostri ragazzi rappresenta il nostro ed il loro avvenire. Trascurare o non investire adeguatamente su questo fondamentale aspetto non può far parte di un Paese civile che guarda al futuro con fiducia schierando le sue persone migliori.

Verona, la citta di Giulietta e Romeo ospita da sempre studenti da ogni parte d’Italia e del mondo che hanno deciso di costruire il loro futuro attraverso l’Università che offre molti corsi di formazione. Il lockdown ha messo in grave crisi economica i ragazzi che nella maggior parte dei casi ha perso il lavoro. Il mondo si è fermato ma gli impegni economici restano e vanno onorati. Il Governo e le Regioni allo stato attuale non hanno ancora messo in pratica un piano definito per fare fronte anche a questa emergenza per garantire a tutti gli studenti il Diritto allo Studio.

Così proprio nella data del 25 aprile, i social si riempiono di post che segnalano questo grave problema ed immagini di giovani che si fotografano assieme ad un cartello con la scritta: ”non me lo posso permettere”. Nel mese di marzo un vero e proprio bombardamento di mail di denuncia e di allarme da parte dell’Unione Degli Universitari, indirizzate all’Assessore Regionale all’Istruzione, Elena Donazzan con l’intento di aprire un tavolo su cui stendere le problematiche e trovare assieme una soluzione che possa garantire la continuità universitaria per tutti gli studenti evitando così l’abbandono degli studi.

Deborah Fruner, coordinatrice di UDU Verona dichiara: “Abbiamo chiesto un tavolo di confronto con la Regione ormai più di un mese fa e finalmente, dopo una richiesta formale a marzo dopo il mail bombing di qualche giorno fa, abbiamo ottenuto una risposta. Siamo soddisfatti che dopo questo lungo lavoro di pressione, anche attraverso la campagna “Non me lo posso permettere! in cui abbiamo raccolto centinaia di foto di studenti che continuavano a pagare l’affitto del proprio domicilio universitario, l’istituzione regionale voglia finalmente avviare un confronto con le rappresentanze studentesche. Continueremo a ribadire le nostre proposte come abbiamo fatto finora, consapevoli di avere il supporto di migliaia di studentesse e studenti del Veneto, anche se di fatto il tavolo si terrà dopo la votazione sulle modifiche al bilancio, oggetto di discussione in questi giorni in Consiglio regionale”.

Elena Donazzan ha individuato la data del 30 aprile per convocare il tavolo regionale sul Diritto allo Studio che sarà un momento di confronto e si spera anche di crescita con le rappresentanze studentesche che hanno desiderato e preteso questo incontro per segnalare le difficoltà economiche che gravano sugli studenti, a seguito dell’emergenza sanitaria, e proporre delle soluzioni strutturali per garantire a tutti gli studenti il diritto e l’accesso allo studio universitario, impedendo l’abbandono degli studi.

Le nostre proposte per far fronte a questa crisi sono chiare da diverso tempo ormai: gli studenti borsisti, gli studenti lavoratori e più in generale gli studenti fuori sede hanno urgente bisogno di sostegno” dice Marco Dario, rappresentante in CNSU della lista UDU. “Le fasce di reddito basse e medie sono quelle maggiormente colpite dal lockdown, come rappresentanti non possiamo accettare che gli studenti degli atenei del Veneto rinuncino agli studi perché non se lo possono più permettere. Serve al più presto un contributo agli affitti per gli studenti fuori sede, nonché la restituzione della trattenuta per la fruizione del servizio mense e la sospensione del canone di pagamento dell’alloggio ESU per chi non ha beneficiato, e non sta beneficiando, di questi servizi in questa emergenza. Per realizzare tutto ciò serve chiaramente l’impegno della Regione a rifinanziare un settore che, purtroppo da anni, è definanziato. Non basta, però, pensare alle esigenze più a breve periodo degli studenti, bisogna essere lungimiranti e agire sin da subito sui requisiti per accedere alle borse e ai benefici anche il prossimo anno”. 

Sofia Giunta, capogruppo in CNSU in seno alla lista UDU aggiunge: “Le richieste procedono in parallelo sul piano nazionale pochi giorni fa abbiamo inviato una serie di richieste anche all’ANDISU (Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio), tra cui la proroga delle scadenze nazionali sul Diritto allo Studio ed eventuale abbassamento dei criteri di merito; la restituzione di eventuali trattenute per la fruizione dei servizi mensa, laddove siano previste e la tutela del diritto alla connessione, attraverso la distribuzione di SIM gratuite con gestione del traffico dati agli studenti che ne hanno bisogno”.

Determinati e risoluti i rappresentanti di UDU ed anche gli studenti che sentitisi messi al margine, a gran voce hanno fatto sentire il loro disagio. Il quotidiano di Verona, l’Arena, domenica 26 aprile ha dedicato un articolo a piena pagina alle iniziative dei ragazzi che vogliono contrastare l’immobilismo della Regione nei confronti degli studenti e delle loro situazioni famigliari.

Marco Dario fa presente inoltre che molti studenti sono costretti a pagare prezzi d’affitto altissimi già in condizioni normali; alcuni studenti ora sono a casa, senza uno stipendio per poter pagare l’affitto e vivere dignitosamente; altri sono persino stati lasciati fuori dalla propria residenza, senza alcun preavviso. Non ci possiamo più permettere di vivere in queste condizioni senza alcuna forma di sostegno da parte delle istituzioni: chiediamo un contributo all’affitto per gli studenti con contratti di locazione privati e la sospensione del canone mensile delle residenze universitarie per gli studenti che vi alloggiano; la Giunta regionale questa volta deve impegnarsi ad attuare misure concrete di aiuto agli studenti ed alle molte altre famiglie in difficoltà in questo momento.

Anche la casella di posta elettronica del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia è stata tempestata di mail inviategli dagli studenti nella giornata del 23 aprile. Di seguito riportiamo fedelmente il testo inviatogli, avente per oggetto: “Non me lo posso permettere”!

“Alla cortese attenzione del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dell’assessora all’istruzione, alla formazione e al lavoro Elena Donazzan,

Siamo studenti e studentesse fuori sede che non riescono più a sostenere questa situazione. La nostra condizione, come quella di molti altri cittadini in questo momento, è peggiorata ulteriormente con il lockdown e ormai è insostenibile. Siamo costretti a pagare prezzi d’affitto altissimi già in condizioni normali. Alcuni di noi ora sono a casa, senza uno stipendio per poter pagare l’affitto e vivere dignitosamente. Altri sono persino stati lasciati fuori dalla propria residenza, senza alcun preavviso. Abbiamo urgente bisogno di aiuto. Anche il Senato della Repubblica una settimana fa ha approvato un ordine del giorno che impegna il governo a discutere di forme di sostegno agli affitti. Ora è il momento che la Giunta Regionale si impegni direttamente e attui misure concrete per sostenere gli studenti: chiediamo un contributo all’affitto per gli studenti con contratti di locazione privati e la sospensione del canone mensile delle residenze universitarie per gli studenti che vi alloggiano. Perché noi viviamo e studiamo in questo territorio. Perché noi lo animiamo, con le nostre vite. Perché non siamo solo numeri, né solo consumatori, ma esseri umani. E la nostra voce ha un valore”.

Ci si aspetta adesso da un Veneto virtuoso e generoso nei confronti del Paese Italia, che faccia concretamente qualcosa per gli studenti che rappresentano il domani non solo del Veneto ma anche della Nazione e perché no, del Mondo.

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Non me lo posso permettere

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