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Debito USA: nessun accordo, qualche dubbio inizia a diffondersi

Ed anche ieri fumata nera dagli USA per l'innalzamento del tetto del debitone da 14 trilioni di dollari.

Casa Bianca, fumata nera sul debito

Distanti le posizioni dei Repubblicani e dei Democratici.

Dem e GOP non hanno trovato l'intesa e le posizioni paiono ancora distanti nel giochino del tu dai questo a me ed io do questo a te. Una bella trattativa di scambio sul groppone del 1° debito pubblico del Globo: surreale non trovate? Ma allo stesso tempo assai logico. Il mercato fino ad ora non ha creduto minimamente che gli 'mericani non innalzassero 'sto benedetto debt celing per arrivare là dove nessun debito è mai giunto prima.

Ma adesso qualche dubbio inizia a serpeggiare, visto che mancano pochi giorni al 2 agosto. Lo si vede dall'oro alle stelle ed a nuovi record storici.

Lo si vede da Shangai che stamattina sta buscando il -3,06%: infatti la borsa cinese è un ottimo "derivato al ribasso" sul debito pubblico americano visto che a Pechino sono imbottiti di t-bond, t-bill e t-... (con tutto quel popo' di liquidità che la BoJ ha iniettato dopo il terremoto il Nikkei è un "derivato" meno "sensibile")

Il governo cinese, principale detentore del debito pubblico americano. Come risulta dai documenti ufficiali del Tesoro americano, Pechino, al mese di febbraio 2011, aveva in portafoglio 1154 miliardi di dollari di Tbonds. 

Nonostante abbia sempre criticato la politica monetaria espansiva della Federal Reserve, Pechino ha continuato a incrementare le riserve di valuta americana. Basti pensare che nel 2010 queste sono aumentate di 260 milioni di dollari. Al secondo posto tra i detentori di debito americano c'è il Giappone con 890 miliardi, seguito dalla Gran Bretagna con 296 miliardi.
L'Italia è esposta per 24 miliardi e 300 milioni di dollari.

Non a caso la Clinton oggi tenta di rassicurare proprio mentre si trova ad Hong Kong: Clinton in Asia rassicura, congresso troverà Accordo

Ma quando, come nei film, la bomba viene disattivata solo all'ultimo secondo disponibile, la strizza ed i dubbi iniziano a farsi strada. Infatti un accordo last minute comunque non sarebbe l'ideale, secondo PIMCO.

Pimco's El-Erian says in most likelihood a last minute political compromise will avoid a default but will leave the AAA rating extremely vulnerable

Ed anche un'istituzione calma ed equilibrata come Calculated Risk che ha sempre definito la querelle sul debt ceiling come una charade (farsa) sta iniziando ad avere qualche dubbio che possano essere tutti ammattiti.

Subprime America?

di CalculatedRisk

They seem crazy, but are they insane?.....

Il vero problema è che sono tutti ammattiti già da lungo tempo sia che trovino l'accordo sul debt ceiling sia che non lo trovino.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Luca Troiano (---.---.---.120) 25 luglio 2011 11:19

    Chissà quanti figli dei fiori nei centri sociali hanno già lo champagne in frigo in attesa che il gigante americano cada. Senza rendersi conto che caduta l’altra sponda dell’Atlantico, i prossimi saremo noi.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.127) 25 luglio 2011 13:26
    Damiano Mazzotti

    Noi? Solo noi? Tutte le popolazioni che utilizzano troppa moneta cartacea senza garanzie e troppo credito troppo facile... carte di credito, ecc. Dopotutto gli italiani se sapessero muoversi bene, potrebbero cavarsela molto meglio di tanti altri paesi... Per abbattere circolo vizioso degli interessi del debito pubblico basterebbe la volontà politicia di un commissario con le palle... Due anni di sacrifici e poi potremmo tornare tutti a fare la bella vita... E invece così dovremmo faticare ogni anno a trovare nuove tasse per pagare gli interessi..

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