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Daniele Bernabei

Daniele Bernabei

Dottore in Psicologia, Psicologo e Psicoterapeuta. Esperto di informatica che ha inziato a studiare e ad applicare sin dal 1963 conseguendo diverse specializzazioni in analisi dei sistemi, gestione reti, progettazione e programmazione di servizi, gestione data base e molto altro. Da oltre trenta anni si interessa del linguaggio delle immagini mentali come i sogni. Nel suo blog propone un approccio nuovo basato principalmente sull'uso dell'informatica per decodificarne i significati. 

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  • Primo articolo lunedì 10 Ottobre 2017
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Ultimi commenti

  • Di Daniele Bernabei (---.---.---.33) 28 ottobre 2018 11:06
    Daniele Bernabei

    A cosa servono gli studi universitari?

    A fabbricare disoccupati, specie i corsi triennali e ancor peggio le università telematiche. Il defunto Prof Aldo Carotenuto alla fine della lezione ci ricordava che la facoltà di Psicologia era un enorme fabbrica di disoccupati. Dopo essermi laureato non sapevo niente di psicologia se non le nozioni apprese per superare inutilissimi esami. Poi ho frequentato per 11 anni, pagandole salate, diverse scuole di psicologia serie che mi hanno permesso di diventare psicoterapeuta.

    Comunque l’invito che ti avevo fatto era di provare in PVT un percorso diverso che ti potrebbe portare fuori dalla Sindrome di Sisifo in cui adesso ti trovi non riuscendo a trovare risposte ai tuoi perché. Una sindrome caratterizzata da una vorace bulimia di ingurgitare informazioni senza estrarne il succo dei meta-dati in esse nascosti.

    Forse ti piace stare così.

    La razionalità Cartesiana che tu usi è la res cogitans, quella che ti difetta è la res extensa.

    La razionalita è la parte ESECUTIVA di quanto deliberato, inconsciamente, dalla res extensa (L’inconscio) assolutamente nascosta alla ragione. Non a caso “la ragione” è un lume ma non è certo “la luce”. La ragione serve come guida per uscire dall’Inferno (luogo basso) della coscienza razionale. Virgilio (la ragione) guida Dante per uscire dalla “natural burella” e poi se ne va. Poi c’è il Purgatorio del percorso iniziatico verso una diversa visione della realtà. Cartesio fu un furbacchione nell’inventarsi le due res, un gran furbacchione che però ha rovinato la conoscenza unitaria che ha caratterizzato p.e. il Rinascimento. Le medicine cui fai riferimento sono solo sintomatiche ma non risolutive (sta scritto in tutti i bugiardini sinceri). Per il raffreddore si propongono solo ed esclusivamente rimedi sintomatici. I medici lo sanno bene, benissimo. Una volta mi venne la ptiriasi rosacea, una eruzione cutanea molto fastidiosa. Andai dal dermatologo e dopo 140€ mi dice che per le cure della pelle loro non hanno rimedi ma solo medicamenti lenitivi in quanto non sanno né come né perché arrivano questi sintomi.

    L’intossicazione da farmaci è la terza causa di morte. Mia madre morì intossicata dalla penicillina.

    Applicando nel nostro dialogo il modello dei metadati si evidenzia prepotente l’indicatore della negazione indiretta caratterizzata da “sì, ma” dove a parole ti dimostri d’accordo ma poi nei fatti rifiuti il dialogo seguitando a parlare di economia il cui modello ti provoca “dolore”, tanto che per distrarti (uno degli indicatori di auditing), ti rifugi nella filosofia.

    Io ti ho aperto la porta invitandoti ad entrare per fare un gioco nuovo, ma tu sei rimasto sull’uscio.

    Rispetto le tue convinzioni e le tue idee che faccio molta fatica a condividere. Ma il problema dei tuoi perché rimane irrisolto e questo è un dato di fatto.

    Per me il discorso finisce qui poiché non mi interessa di parlare ancora di modelli razionali come soluzione di problemi che appartengono totalmente ad un’altra sfera di conoscenza.

    La mia porta rimane comunque aperta e la tavola è imbandita.

    Ti auguro ogni bene.

    Daniele

  • Di Daniele Bernabei (---.---.---.33) 27 ottobre 2018 20:13
    Daniele Bernabei

    Caro Antonello,

    comprendo bene quello che scrivi e capisco pure tutti i tuoi perché che urgono una risposta che però NON E’ DI ORDINE ECONOMICO NE’ FINANZIARIO.

    La teoria dei sistemi viventi che io conosco bene, essendo io anche un sistemista informatico, tra le altre cose ci dice che nessun cambiamento è possibile partendo dall’interno del sistema osservato. Questo principio è alla base della psicoterapia sistemica della scuola di Palo Alto e viene applicato anche nella terapia familiare per risolvere conflitti che si trascinano indefinitivamente. E’ necessario un intervento esterno da parte di un ente esperto chiamato dalla famiglia in difficoltà Quindi solo su richiesta dell’utente. Questo è il principio fondamentale dell’intervento di auditing che eseguivo presso il Monte dei Paschi. Se un’agenzia non funzionava andavo io come esterno e la prima cosa che facevo era la raccolta dei Meta-Dati. Ovvero come il modo di pensare delle persone influiva sull’andamento dell’ufficio. Non c’entrava un accidente l’analisi dei costi e dei ricavi di quell’agenzia. Il budget veniva sforato e i ritorni non arrivavano nemmeno al break even point. Per la teoria dei giochi era un gioco a somma diversa da zero con segno negativo. Prima di chiudere per sempre i cancelli mi davo da fare per controllare 4 indicatori, che tratto nel post che ti ho linkato (Ignoranza, Errore, Distrazione e Malversazione).

    In funzione dei Meta-Dati raccolti procedevo alla loro analisi per ottenere un grafico rappresentativo di questi indicatori. P.e. nel post citato il meta-dato dell’ignoranza assume il valore 239. Non sto qui a dirti quali strumenti usavo sennò scrivo un libro. Mi ricordo in quel di Bari che, craccando la pwd del PC del capo, trovai dei files zippati che riuscii parzialmente a szippare col Brute Force: erano fogli excel con importi rilevanti quali prebende di “servizi resi”.

    Il tipo di verifica che faccio dà la possibilità di rispondere ai tuoi perché in quanto INDAGA I VIZI PRIVATI INFISCHIANDOSENE DELLE PUBBLICHE VIRTU’.

    Allora qui puoi comprendere quanto influisca sulle scelte politiche il narcisismo da apllausometro del segretario di quel partito, dall’altra parte puoi osservare quanto incide nelle scelte politiche l’educazione familiare orientata verso l’aiuto a tutti i costi che si focalizza sugli indigenti e manda a puttane l’imprenditoria. In altre parole il complesso patogenetico familiare si estende nel quadro politico nazionale ed internazionale dove l’economia assume solo una funzione strumentale. Spiegare il nostro debito in termini economici è un approccio uroborico (il serpente che si mangia la coda). L’intervento di auditing invece di capire per prima cosa taglia la testa del serpente che può essere quella dell’ A.D.

    La taglia col consenso dei membri del C.D.A che chiedono aiuto all’ uomo venuto dal freddo (colui che osserva con distacco professionale). Ma Ice Man non fa il tagliatore di teste, per prima cosa prova a ristrutturare la mente dell’Amministratore usando i suoi strumenti orientati a una riformulazione positiva delle sue strutture mentali. Non è un compito facile ma può dare risultati straordinari. Purtroppo per la politica le cose si complicano in quanto i partiti sono enti privati che amministrano la cosa pubblica e non sono soggetti a reali controlli essendo essi stessi i promulgatori degli standard (le leggi) che li controllano.

    La Ragioneria dello Stato fa parte anch’essa del sistema e non gode dell’autonomia necessaria tale da impedire l’indebitamento pubblico. E’ una inascoltata Cassandra.

    Per capire perché le cose non funzionano si deve andare ad un livello superiore d’indagine al fine di estrapolare dal Deep WEB economico-politico-finanziario quei Meta-Dati che possono dare un senso all’oggetto osservato.

    Lo stato italiano ha una platea di sessanta milioni di azionisti che hanno ciascuno una perdita monetaria reale di 34.000€ ciascuno.

    Comunque per andare ben oltre ogni ragionevole dubbio potresti sperimentare “in corpore viri” (in PVT) la tecnica che io adotto per evidenziare i processi mentali nascosti e inaccessibili alla coscienza razionale che sono poi quelli che creano e determinano la realtà che tu, che io, che tutti gli italiani stanno vivendo.

    Lo faccio assai di rado ma con un interlocutore appassionato e competente ben volentieri mi metto in gioco.

    Un gioco a somma diversa da zero con segno positivo.

    Un saluto di cuore.

    Daniele Bernabei.

     

  • Di Daniele Bernabei (---.---.---.171) 13 ottobre 2017 11:19
    Daniele Bernabei

    Se ben rammento il pecoro originario era munito di Colt e sguardo assassino. Ma come si può dire di un pecoro tale nefandezza? Tutte le pecore sono buone (arrosto) e nessuno può trasgredire offendendo Agnus Dei.

    Ma Pecor Hill che in verità ho inventato io per giocare a Indiani e SheepBoys con la dottoressa Marina è stata arrestata da Censor M. Sheriff , Ahimè! Ho già mandato un Piccione Viaggiatore con un Piccino Viaggiatore (passerotto di scorta) per chiedere aiuto all’Orda Selvaggia a liberarlo.
    Anche Terence, il fratello gemello di Pecor Hill, si è mosso chiamando "La Mano Sinistra di Dio" (l’amico Bud) e ora stanno cavalcando verso Las Pecoras, laggiù nel profondo Sud dell’Alaska tropicale, dove Pecor Hill giace su un pagliericco di lana d’acciao insaponata, chiuso in una cella piena di scarafaggi, suo unico cibo.

    Little Sweet Green Sheep attende P. Hill, piangendo, sull’uscio.
    Anche i bambini dintorno piangono.
    Piangono i cactus e i coyotes, anche gli avvoltoi si commuovono e smettono di sbeccare le amate carogne. Il crotalo si ferma e sputa il suo veleno. Bisonti, trisonti e quadrisonti lacrimano gocce violastre intrise di sangue.
    Piange Bip Bip alando (abbracciando n.d.r.) Wile E. Coyote.
    Scorpioni, ragni, blatte e formiche si stringono in cerchio formando ghirlande di pace e si posano amorosi sul capo dei bambini.
    Piangono tutti. Anche le pietre s’inumidiscono e la sabbia infuocata svapora acqua salata.
    Tutti piangono.
    Sheriff NO!

  • Di Daniele Bernabei (---.---.---.171) 11 ottobre 2017 14:12
    Daniele Bernabei

    Mi permetto di entrare in questa discussione facendo osservare che una cura efficace può dirsi tale quando si individuano esattamente LE CAUSE che determinano l’insorgenza di una certa malattia.

    A tutt’oggi le cure UFFICIALI per i cancro sono ben lontane da un approccio epistemologicamente valido che definisca l’eziologia primaria e remota delle c.d. neoplasie. Ci si limita a individuare fattori predisponenti o scatenanti. Invece di appellarmi alla comunità scientifica sono andato a vedere cosa scrivono gli utenti di queste cure. Parlo dell’ AIMAC https://www.aimac.it.
    Orbene in questo sito ci sono libretti tematici su alcuni tipi di cancro. Se vado su quello del tumore alla mammella leggo testualmente:

    "Il cancro della mammella è il tumore più frequente tra la popolazione femminile. Pur essendo le cause tuttora sconosciute, sono stati individuati alcuni 

    Condizione che accresce le probabilità che un individuo sviluppi una particolare malattia. Per approfondire vedi la sezione fattori di rischio.

    " title="" style="cursor: help; border-bottom: 1px dotted;">fattori di rischio: in primo luogo l’età (tant’è che oltre il 65% dei casi si riscontra in pazienti con più di 65 anni), seguita da..."

    E così in tutti gli altri libretti tematici.

     Orbene se di un evento non si conosce l’origine, la causa scatenante, come può la medicina allopatica definirsi scienza?

    Non lo è infatti in quanto il suo approccio è meramente statistico e materialistico senza possibilità di "poter ripetere l’esperimento ottenendo i medesimi risultati" (effetti collaterali docent).

    Inoltre la validazione di una cura è affidata alla stessa comunità scientifica che tale cura dovrà adottare. Come chiedere all’oste se il suo vino è buono. A nulla valendo il controllo da parte dello Stato che non ha competenze e mezzi per controllare i protocolli di ricerca affidati alle stesse aziende produttrici dei farmaci (p.e.).

    Con questo non voglio entrare nel merito di una discussione che si propone senza fine dove ciascuno espone le proprie ragioni, con una violenza direttamente proporzionale alla sua ignoranza.

    Mi limito a consigliare a chi è filosofo di trattare le materie di sua competenza evitando di vestirsi dei panni di un ennesimo Piero Angela in erba. 

    Che poi il fumo sia causa di cancro è ancora tutto da dimostrare in quanto ci sono fumatori che raggiungono venerande età senza mai ammalarsi di tumore ai polmoni. Tutt’al più potrà essere un fattore predisponente, che vale a dire un nulla di niente.

    Infine per quanto riguarda le statistiche in merito alle citate cure bisogna verificare le loro fonti, la completezza, il metodo, i calcoli, le risultanze, gli algoritmi, LA LORO INTERPRETAZIONE...

    Che la medicina non sia una scienza esatta lo dicono anche i medici (onesti) che si affidano ai 5000 ed oltre protocolli di cura sintomatici, senza sapere se la cura sortirà l’effetto sperato. Ma di quello che non funziona poco se ne parla.

    Questo mi basta per essere scettico su affermazioni categoriche dettate, molto speso, da presunzione ed ignoranza specie se affidate all’abusato sistema del copia-incolla.

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