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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Dallo Stop Motion al Fan Movie: il trionfo del Self Made

Dallo Stop Motion al Fan Movie: il trionfo del Self Made

E’ da tempo che aggirandomi in rete mi imbatto,un pò per lavoro e un pò per diletto, in composizioni che mi fanno ripensare alle fucìne artistiche dei “bei tempi andati”, quando prima dei 3D high tech e supermega effetti speciali ci si ingegnava a fare delle opere creative totally handmade.

Con l’avvento del 2.0 e dei tanto amati-odiati social network si ha avuto un ritorno pazzesco alla policy del selfmade o del doityourself che dir si voglia.

Facciamo un passo indietro, anzi due.

L’avvento di Myspace segna la fine dell’epoca del “non sei nessuno se non hai un manager”.

Pian piano il progetto myspace si definisce (con non troppo piacere dei suoi creatori) come un social network volto alla autopromozione e al talentscouting.

Questo cosa causa?


Da una parte si assiste al perdita di equilibrio di quei sistemi di star system e di VIP areas che si svuotano e divengono d’un tratto demodè. Improvvisamente si afferma lo “Show your stuff!”.

I nuovi talenti non aspettano di essere notati dal talent scout di turno per uscire dalla cantina e proporsi al grande pubblico; myspace offre una vetrina gigantesca in cui mostrarsi/confrontarsi e dimostrare il proprio talento.

Su myspace inoltre gli Art Director riescono facilmente ad ingaggiare gli artisti bypassando le agenzie di booking e risparmiando un bel po’ di denaro.

La rivoluzione porta alla rinascita della creatività e al ritorno dell’entusiasmo. Una ventata di freschezza che ha portato alla rinascita di una scena artistica che era stata appiattita dalla mancanza di mezzi necessari per realizzare il grande sogno.

E i talent scout? Tutti su myspace ad affannarsi a trovare il nuovo talento da promuovere e riportare nella scena offline per riavviare la vecchia macchina dell’industria discografica, che comunque da più parti si dice “stia tirando le ultime”.


Ora come ora il web, da YouTube in poi, offre un circuito di piattaforme facilmente maneggiabili anche dai meno esperti.

Il trionfo della creatività porta alla riscoperta di tecniche semplici tipo lo stop motion che tornano improvvisamente di moda proprio perché accessibili e allo stesso tempo d’effetto.

Nascono fenomeni come The Cigarette Man che da un po’ impazza sul web autopromuovendosi.

Nasce Philantrophy il primo fan movie Italiano che sfruttando i canali UGM come vivaio di scouting per aspiranti clone-attori riesce ad auto prodursi con un budget di 5.000 euro.

Philantrophy, ispirato ad un famoso video game, è stato prodotto dai fan sparsi nelle varie community on-line che hanno deciso di mettersi in gioco cimentandosi in una produzione fai-da-te.
Il tam-tam è nato online e ,a detta dei promotori “Abbiamo reclutato la gente su community e forum. Senza la rete il film non esisterebbe.” (via wired N°3 p. 101)

Alcuni fenomeni artistici già conclamati vengono invece confermati anche in canali differenti.
 
In tutto questo fermento anche gli standard più radicati cercano di adeguarsi, ogni radio ha una sua web Tv e ogni tv ha il suo canale UGM in cui inserisce un palinsesto dedicato ai fenomeni web natives.

Tutto questo fermento è probabilmente indice,viste la case history di successo, di un percorso di snellimento della comunicazione invitabile che potrebbe portare allo “svecchiamento” di meccanismi farraginosi e poco scorrevoli da tempo.

L’utente torna al centro del processo creativo, ma non come bersaglio da colpire, ma in veste di promotore di idee nuove e di ispirazione per l’universo artistico. Questo fenomeno che ha già investito l’informazione con il nascere di testate di informazione UGM mi auguro investa più ampi universi del comunicare.

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