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DR5: il SUV italo-cinese, anche a metano... al supermercato

Offerto al Supermercato, Iper, il SUV dr5
La formula intelligente a 16000 euro.............. 
 
La dr5 è il risultato di un processo di assemblaggio dei diversi componenti. Il telaio è costruito dalla casa automobilistica Chery. La motorizzazione è un 1.6 benzina a 4 cilindri fornito dalla stessa casa automobilistica asiatica, ed un 1.9 diesel common rail di ultima generazione, l’elettronica è Bosch.
Le linee, il design della dr5, sono il frutto di studi e ricerche del centro stile dr. Tutti i componenti sono stati pensati e realizzati in maniera tale da conferirle un carattere
di eleganza e sportività, nel segno di un nuovo lifestyle.

Si chiama DR5, è disponibile solo in tre colori e non può essere personalizzato.
La versatilità e lo spazio si fondono con una spiccata personalità, conferita da segni estetici precisi.

DR5 è una novità assoluta nel panorama automobilistico italiano. La passione per le auto, la conoscenza precisa del mercato e la capacità imprenditoriale, hanno portato la DR a fare il proprio debutto come casa automobilistica lo scorso anno alla 31° edizione del Motor Show di Bologna con i due prototipi della DR5 e della DR3. Ho testato a fondo una DR5 munita del propulsore 1.6 a benzina abbinato alla trazione anteriore. DR realizza le proprie auto combinando e fondendo i punti di forza e le esperienze di diverse culture industriali per ottenere un risultato capace di abbinare design e stile italiano ad un costo competitivo.

Dopo un’attenta verifica delle opportunità di lavorare anche con mercati esteri, infatti, la decisione è stata quella di abbinare le grandi capacità produttive del mercato asiatico alle qualità italiane: innovazione e stile accattivantesono il biglietto da visita di questo progetto. Il risultato è una gamma di automobili composta da Suv ed Off-Road, automobili Made in Italy che puntano ad un mercato in cui questi segmenti sono stati finora a totale appannaggio di giapponesi e coreani.

Veniamo ora alla DR5, risultato di un processo di assemblaggio dei diversi componenti. Il telaio è costruito dalla casa automobilistica Chery. Le motorizzazioni sono due, un 1.6 benzina a 4 cilindri fornito dalla stessa casa automobilistica asiatica ed un 1.9 diesel common rail di ultima generazione Fiat Powertrain Tecnologies, abbinato ad un cambio FPT. In entrambi i casi l’elettronica è Bosch.

Le linee, il design della DR5, sono il frutto di studi e ricerche del centro stile DR. Tutti i componenti sono stati pensati e realizzati in maniera tale da conferirle eleganza e sportività. Come già detto gli esterni si distinguono per pulizia del design ed eleganza: la gamma colori comprende tinte sobrie, quasi austere, abbinate a cromature di buona qualità presenti in abbondanza. Gli interni sono caratterizzati da una ricca dotazione di optional che comprende la selleria in pelle. Il tetto apribile elettrico dona luminosità all’abitacolo, mentre la radio con lettore cd/mp3 e comandi al volante offre anche l’ingresso USB per l’ipod o altri lettori digitali.

L’imprenditore che ha ideato l’offerta: «Saltati i concessionari, così cambiamo le regole». Milano, in vendita sottocosto all’ipermercato a 15.900 euro: in 40 mila hanno già chiesto il preventivo. «Ma questa da chi è prodotta? Dall’Ipermercato?», domanda la signora. In effetti, messo lì, entrando nell’Iper Portello, zona Fiera a Milano, sulla sinistra vicino alle casse, tra una vetrina di «Program, il kit per tenersi in forma», il banco delle clementine a 1,95 euro al chilo e il reparto giocattoli, il piccolo suv sembra un prodotto in offerta, da acquistare con i punti della card fedeltà dell’ipermercato. Invece, è un’auto vera e propria, con il telaio (cinese), il motore (italiano, per la precisione lucano, di derivazione Fiat), i pneumatici e tutti gli optional a un prezzo sottocosto come in ogni promozione da supermercato che si rispetti: 15.900 euro. Somma interamente finanziabile, basta firmare qualche modulo e si torna a casa con una vettura nuova di pacca. Anzi, con un suv, magari non esattamente uno di quei modelli così di moda in questi anni, comunque sempre di un suv si tratta.



L’idea, quella di vendere auto a basso prezzo nei supermercati, è della DR Motor Company, casa automobilistica nata nel 2006 con sede a Macchia d’Isernia nel Molise: «Abbiamo voluto essere innovativi saltando il classico concessionario », spiegano dalla DR. «Perché il centro commerciale? Perché ormai questa è la seconda casa degli italiani». Il DR5, questo il nome del suv cino-molisano, è in vendita, dal 12 dicembre e per sei mesi, nei punti vendita Iper. Non è una novità assoluta perché la stessa azienda ha rodato il sistema in maggio all’Iper di Lonato, Brescia, con un altro suv, il cinese Katay. «Per sei mesi la DR5 è in vendita a un prezzo sottocosto, poi il listino verrà aggiornato salendo di 1.000 euro.

In questo periodo puntiamo a venderne tremila, l’obiettivo è arrivare a 10 mila in un anno ». In una settimana sono state vendute 150 vetture e 40 mila potenziali clienti hanno chiesto un preventivo. Il signor Giovanni, pensionato, tocca, apre le portiere, si siede al posto di guida: «Il prezzo è ottimo». L’auto è per lei? «No, un amico di Ravenna mi ha chiesto di venire qui a prendere informazioni».
Il venditore conferma: «Il rapporto qualità prezzo è l’elemento che colpisce di più». «Il colpo d’occhio è buono, devo comprare la macchina a mia moglie e questa costa quanto un’utilitaria», dice una pesrsona. Che però ha qualche perplessità: «Non mi attrae l’idea di comprare la macchina all’Iper».

Perché? «Non ci sono garanzie sull’assistenza post-vendita. Se ho bisogno di un pezzo di ricambio dove vado, al supermercato? E se mi si ferma mentre sono all’estero cosa faccio?». «Guardi che stiamo approntando la rete d’assistenza,
cento punti in tutta Italia», risponde il venditore. Un altro potenziale cliente ne fa una questione politica: «Mi piace l’idea che qualcuno voglia rompere l’equilibrio dei prezzi dei suv». Nel suo piccolo, il DR5 venduto all’ipermercato smitizza l’idea dello Sport Utility Vehicle, croce di quanti detestano questi bestioni che con arroganza intasano le vie delle città, e delizia di chi invece ne possiede uno e dall’alto
del posto guida guarda con disprezzo i comuni mortali. Certo, questo è un suv da iper. Low cost, disponibile in soli tre colori, non personalizzabile e, per ora, bisogna accontentarsi di un solo motore, con i propulsori ecologici a metano e gpl, seguiti dal diesel.

«I dubbi del pubblico riguardano il marchio. Chiedono informazioni su chi lo produce, chi fa il motore — dice il venditore del-l’Iper Portello —. Però nessuno si stupisce. Ormai la gente è abituata a trovare di tutto in un ipermercato e comprare un’automobile sembra una cosa quasi normale». «Scusi, chi costruisce questa macchina?», chiede una signora. «Metà cinese e metà italiana», risponde l’addetto alle vendite. E la signora: «Cinese, anche questo?
Tra un po’ diventeremo tutti cinesi».

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