Avete perfettamente ragione. Ma non è tutto! Avevo provato apubblicare questo mio intervento, che però è risultato evidentemente "scomodo" alla Redazione. Ora ve lo riporto, così vedretem dove andremo a finire seguendo la politica di Monti e del suo successore Bersani che si profila assai peggiore di lui. Buona lettura, se lo fanno passare.
A una superficiale disamina, potrebbe confondersi con le tante
paradossali vicende ricorrenti nell’ordinaria quotidianità. Invece si
tratta di una avvilente circostanza derivante dall’odierno degrado
sociale e culturale che affligge particolarmente la società occidentale.
Il riferimento è a una allarmante situazione riguardante gli USA:
vale a dire la nazione ritenuta ancora da molti il più calzante esempio
di democrazia, se non addirittura “l’ideale modello” di libertà.
Proprio in quella consolidata “oasi di democrazia”, e
precisamente nello Stato del Texas, da qualche settimana si è
determinata una circostanza che non è neppure lontanamente comparabile
con le nefandezze commesse dalle peggiori dittature. In quello Stato, la
“John Jay High School” e la “Anson Jones Middle School”,
a San Antonio, stanno consumando a danno dei propri allievi un
gravissimo reato volto a imporgli l’accettazione dell’impianto di chip
RFID (Radio Frequency Identification) nell’evidente intento di
“monitorarne” ogni sia pur minimo spostamento.
L’anfotero gregge statunitense, solitamente vocato alla mera emissione
del monotono belato, questa volta sembra essersi almeno parzialmente
destato. Qualche voce di dissenso ha cominciato a levarsi contro una
così penalizzante iniziativa volta a coartare flagrantemente le
fondamentali libertà personali.
La sconcertante risposta fornita dalle due direzioni scolastiche,
previamente “ammonite” dal perverso potere finanziario, a questa più
che legittima reazione, si è subito concretizzata nella adozione di
drastici provvedimenti restrittivi nei confronti dei dissidenti,
nell’evidente intento di riuscire così ad arginare sul nascere ogni
possibile allargamento della protesta. Proprio come capita regolarmente
in ogni consolidata democrazia!
Incuranti della gravità del loro operato, le medesime direzioni scolastiche sono andate ben oltre quella già vessatoria iniziativa, discriminando i contestatori
e intimandogli il divieto di partecipare alle fondamentali attività
didattiche, oltre che l’accesso ai bar e alle biblioteche relativamente
annessi.
Una di queste voci dissenzienti, quella della studentessa Andrea Hernandez,
della “John Jay High School”, ha avuto addirittura l’ardire di
denunciare la stessa per aver ignorato la sua univoca richiesta di voler
mantenere la privacy!
Al fine di conferire ulteriore incisività repressiva
ai già adottati provvedimenti, la rispettiva direzione scolastica ha
inviato una richiesta scritta ai genitori della ragazza per
“convincerla” a cedere alla sua autoritaria iniziativa. Per fortuna, il
padre della studentessa non si è lasciato intimidire da quelle
ritorsioni. In compenso, ora dovrà però sobbarcarsi il gravoso onere di
provvedere direttamente alla formazione didattica della figlia!
Qualora questa deprecabile iniziativa dovesse malauguratamente avere
buon fine, subito dopo la stessa sorte toccherà a un altro centinaio di
istituti scolastici, con il coinvolgimento di migliaia di studenti.
Quasi contemporaneamente, un analogo progetto vede protagonista in Inghilterra l’industria dolciaria “Nestlé”,
la quale consente, attraverso l’acquisto di un suo prodotto e
attivandone l’annesso chip, di rientrare tra i sei “fortunati” vincitori
ai quali sarà concesso di essere “geolocalizzati” e perciò raggiunti
entro le successive 24 ore da un elicottero che gli calerà una valigia
contenente 10.000 sterline di premio.
E’ ordinariamente risaputo che attraverso diversi dispositivi elettronici già in uso, si sappia dove siamo e cosa facciamo
in qualsiasi momento della giornata. Solo che adesso è giunto il
momento di organizzare meglio questa situazione, proponendola
omeostaticamente sin dalla più tenera età, onde armonizzarla con la
quotidianità. In modo che ciascun individuo possa abituarsi all’idea di
essere costantemente seguito in ogni sua iniziativa. E quale può essere
lo strumento più efficace per poterlo fare, se non quello di presentarla
addirittura come un gioco con un allettante premio in denaro? Capita
così che, con la scusa di potersi aggiudicare una valigia piena di
soldi, tanti creduloni preparino la loro condizione di schiavitù.
In un così desolante contesto, non poteva mancare il fattivo contributo offerto della montiana università ’Bocconi’,
i cui studenti hanno cominciato a familiarizzare con tali dispositivi,
impiegando un unico strumento valido come tesserino universitario e come
bancomat. Le ragioni di una simile strategia, risiedono nel fatto che,
fornendo a tanti sprovveduti un accattivante giocattolino, se ne
carpisca la curiosità e la suscettibilità verso l’accettazione di
trappole tese contro le fondamentali libertà personali.
Se appena un anno fa qualcuno avesse ipotizzato lo stabilirsi di un
tale degrado socioculturale, verosimilmente non sarebbe stato creduto. E
invece è successo. Repentinamente, il proscenio è mutato. Grazie anche
al dirimente contributo offerto da una accurata campagna mediatica resa
ancor più efficace dalla sciagurata pretesa della abolizione dell’uso del denaro contante nelle
ordinarie transazioni economiche nella fallace illusione di poter così
riparare all’evasione fiscale, il processo ha subìto una drastica
accelerazione. Il pretesto sfruttato dai criminali della finanza per
mascherare una così palese violazione delle fondamentali libertà
personali, fa leva sulla folle equazione secondo la quale soltanto dotando la gente di appositi chip sarebbe
possibile “tracciare”, e non soltanto economicamente, la sfera privata
di ciascun individuo, lasciando ai veri speculatori, quindi agli
autentici responsabili dell’odierno dissesto economico, la facoltà di
ricorrere a ogni sorta di raggiro attraverso il versatile strumento del
pagamento elettronico. Coartando così gli essenziali spazi privati del
cittadino e controllandolo come se fosse un animale da esperimento! Non a
caso, B. Croce osservava nella sua opera ’Storia d’Europa nel secolo
decimonono’, che “La libertà al singolare esiste soltanto nella libertà
al plurale”, e Th. Adorno, nella sua opera ’Minima Moralia’, che ”la
libertà non sta nello scegliere fra bianco e nero, ma nel sottrarsi a
questa scelta prescritta”.
Naturalmente, si tratta di un colossale raggiro. Costoro conoscono
benissimo l’indole umana. Sono capaci pertanto di interpretarne
compiutamente le innate propensioni. Per questo sanno benissimo quanto
essa sia propensa a recepire ogni sorta di menzogna purché le venga
adeguatamente somministrata.
Non è marginale ricordare in proposito che la più nota azienda del
settore, la “Positive ID Corporation”, si sia costituita nel 2009 in
seguito alla fusione della “VeriChip Corporation” con la “Steel Vault
Corporation”, che produce chip RFID sottocutanei per la rilevazione di
taluni parametri biologici. Attualmente, sembra che la “Positive ID
Corporation” sia la sola società autorizzata dall’FDA, che è il massimo
organo della sanità americano, alla produzione di chip RFID impiantabili
negli organismi umani. A sua volta, la “VeriChip Corporation” era la
società controllata dalla “Digital Angel Corporation”, tra i cui
finanziatori figura la famiglia...Rotschild! Proprio essa: la famiglia
del famigerato Club Bilderberg! Cioè lo stesso gruppo riunitosi a Roma
appena qualche settimana fa e in merito al quale il sig. Riccardo Corsetto, portavoce dell’Associazione ‘L’Unico – Max Stirner‘, ha
sporto denuncia alla magistratura per palese violazione della legge
Anselmi. In una apposita intervista, egli ha così dichiarato al
riguardo: “Gli articoli di stampa degli ultimi giorni,
che parlano della riunione a Roma di gotha della finanza a cui avrebbe
partecipato anche il capo del Governo italiano insieme ai suoi ministri,
ha convinto gran parte della pubblica opinione che in tale ‘Club’,
segreto e occulto, potrebbero programmarsi attività dirette ad
interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di
amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti
pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di
interesse nazionale, contravvenendo pertanto a quanto prescritto dalla
legge Anselmi dell’82 in materia di associazionismo segreto, e
determinando quindi le condizioni di una sostanziale interruzione della
democrazia, e della sovranità del Popolo italiano ed europeo.”
(L’UNICO).
Questo è invece il testo del suo esposto alla magistratura: ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA
Il sottoscritto RICCARDO CORSETTO residente a ROMA in XXX XXXXXXXXXX
PREMESSO CHE
La Legge 25 Gennaio 1982, n. 17, (pubblicata nella G. U.
28 gennaio 1982, n. 27, dal titolo “Norme di attuazione dell’art. 18
della Costituzione in materia di associazioni segrete e scioglimento
della associazione denominata Loggia P2″ così recita all’art.
1: “Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall’art. 18 della
Costituzione, quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultando la loro
esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero
rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono
attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di
amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche
economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale”.
CONSIDERATO
che nei giorni tra il 10 e il 15 novembre c.a. si è
tenuta a Roma – secondo quanto riportato anche dalla stampa nazionale –
la 61^ riunione del cosiddetto ‘Club Bilderberg’ che riunirebbe
personalità influenti dell’economia, della finanza, della politica,
nonché rappresentanti di vertice dello Stato e dell’attuale Governo
italiano;
che a tali riunioni si sarebbero incontrati i soci del
c.d. ‘Club Bilderberg’, tenendo segrete congiuntamente finalità e
attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed
anche reciprocamente, i soci;
che all’ultima riunione avrebbe preso parte l’attuale
presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana, insieme
ad alcuni suoi ministri di spicco,
CHIEDE
vista la segretezza di tale associazione, e l’influenza
delle personalità che ne prendono parte, che la Procura della Repubblica
di Roma verifichi se all’interno del c.d. Club Bilderberg, si
programmino – come buona parte della pubblica opinione crede – attività
dirette ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi
costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento
autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici
essenziali di interesse nazionale, contravvenendo pertanto a quanto
prescritto dalla legge citata in premessa, e determinando quindi le
condizioni di un sostanziale svuotamento della democrazia, e della
sovranità del Popolo italiano ed europeo.
Roma, 16/11/2012
In fede
Riccardo Corsetto
Come andrà a finire? Come sempre!
Con il consueto nulla di fatto! E così, mentre i signori al governo se
la rideranno alle spalle dei fessi, molta gente comincerà a piangere.
Dimostrando ancora una volta come si possano evocare differenti risposte
neurofisiologiche mediante la somministrazione dello stesso stimolo.
La conquista della libertà è un processo lungo e
doloroso, ma la sua perdita, una volta ritenutala illusoriamente
acquisita, è semplice e repentina. E gli italiani lo stanno dimostrando.
Purtroppo, egregiamente!