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Cosa c’entrano Laura Pausini e Luther Blissett?

Laura Pausini sta infiammando le cronache estive con una polemica che ha portato la diva – romagnola, prima che italiana – fin sulle pagine di Repubblica

Riassumiamo, per chi non avesse seguito la vicenda, magari più interessato a quello che succede a Gaza, oppure ai Mondiali: Laura Pausini qualche giorno fa si trovava al mare a Milano Marittima, la località balneare più famosa della Riviera Romagnola.

Sulla spiaggia - stando a quanto raccontato dall’artista - Laura stava mettendo, per gioco, lo smalto alla nipotina e alla sorella, quando, a turbare la pace familiare, arriva una signora che le si rivolge a colpi di “cafona!”. L’episodio ci è noto, grazie a Facebook: è sul famoso social network infatti che Laura ha pubblicato il suo sfogo, con tanto di linguaccia simpaticosa:

“Capisco che da fuori sembri tutto più grande di quello che è e che si faccia fatica ad immaginare la mia vita ma mi sento sempre e da sempre normale.. E così mi comporto. Oggi in spiaggia ho dato lo smalto a mia nipote x giocare e poi a me e mia sorella...
Una signora schifata dal mio comportamento ha detto ad alta voce : la Pausini si da lo smalto in spiaggia che cafona!! Con tutte le estetiste che avrà!! Signora io non ho nessuna estetista privata.. 
Anche se mi capita x lavoro di conoscere dei bravissimi professionisti del settore..
Quando non lavoro peró preferisco darmi lo smalto da sola e anche in spiaggia insieme alla mia famiglia.. Signora sa cosa le dico? Lei è una gran cafona! 
Anzi una patacca!“

Ora, al di là dell’uso creativo-popolare della punteggiatura, il messaggio dell’artista è chiaro e  riconferma quello che si sa di lei: la Laurona nazionale è genuina come una piadina. Invece di andare in una spiaggia privata se ne va là dove è cresciuta (lo conferma questo post) e si mette in mezzo alla gente, vivendo la sua vita di diva romagnola come vuole l’etichetta: in spiaggia a Milano Marittima.

Ah, se vi state chiedendo che significa “patacca” è bene sapere che in romagnolo viene usato con più significati: si parte da “macchia”, passando per “vagina”, concetto quest’ultimo rielaborato fino ad innalzarlo all’apprezzamento per una donna provocante “Sei una bella patacca”, che poi si riduce – ed è questa l’accezione in cui lo usa Laura – a un lieve insulto a metà tra “stupido” e “tonto”. 

Una cultura misogina? Un pochino sì. Ma di questo non si può accusare né Laura né la terra che l’ha partorita.

Ma torniamo alla CRONACA: qualche giorno dopo arriva una lettera a Repubblica (ma ora non si trova più) dove la signora di cui sopra fa outing e racconta la sua verità:

“Sono io la signora che ha apostrofato la signora Laura Pausini sulla spiaggia di Riccione (…) , Ho commentato a voce alta il comportamento della signora senza nessun riferimento al gioco innocente dello smalto con la bambina. Se le ho dato della cafona è per aver fatto smobilitare otto ombrelloni intorno al suo, per aver allontanato in malo modo i fan, per aver fatto correre i ragazzi del bagno per ogni più sciocca richiesta (il lettino da spostare di dieci centimetri, il bicchiere di vetro per bere, le sigarette da portare sul bagnasciuga) sempre con aria di teatrale supponenza, sbuffando e urlando come una persona a cui tutto è dovuto” (il testo viene da qui)

E qui il mistero si infittisce: la Pausini non è mai stata a Riccione, perché la spiaggia incriminata era quella, ben più vip, di Milano Marittima. E questo lo sanno tutti i romagnoli. 

E la risposta di Laura non si fa aspettare, che su Facebook è velocissima: 

"Mi chiedo come sia possibile che molta gente creda, dopo 21 anni che mi conosce, che io possa comportarmi da diva.. 
A Riccione poi, dove io non sono stata! Si sono sbagliati anche la città! Si! ho fatto la diva a Riccione mentre ero in un'altra città! Aaahhaa 
Non credete a tutto quello che scrivono, fare uno scoop in estate è piuttosto semplice, (e molto scorretto in questo caso) ma informatevi prima, io non fumo, non bevo in spiaggia in bicchieri di vetro e i lettini me li so spostare da sola.. Non dimenticatevi che vengo dalla campagna e non dal regno dei diamanti. Quindi non attribuitemi cose che non faccio e che non sono. Troppo facile! (...)

E adesso torniamo alle cose serie, e vere, il 10 canto a Locarno, il 15 alla Reggia di Caserta e finalmente ricominciamo il tour che è iniziato 8 mesi fa e durerà ancora per molto tempo per fortuna.. Voglio cantareeee sempre cantareeeeee”

Inoltre, ci sono voci, molto vaghe, in effetti, di supercazzola: si vocifera, negli ambienti del gossip (e non solo), che la lettera a Repubblica sia stata scritta da Luther Blissett, il vecchio collettivo noto, appunto, per aver contribuito a mettere in luce le contraddizioni del sistema mediatico (ma che è stato sciolto alla fine degli anni '90...).

Ci pare improbabile, ma le vie della contestazione sono infinite. Per onestà verrebbe da dire una sola cosa: perché scegliere Repubblica per lanciare questa denuncia? Voi non mandereste questa lettere ad Alfonso Signorini o a Barbara d’Urso? O al Resto del Carlino, in alternativa? Che sia un modo per dire che i grandi media - e la colonna destra di Repubblica - hanno rotto il cazzo? 

Comunque il mistero resta. Possiamo dire che Repubblica ha tolto la lettera dal sito: qui potete vedere il 404 in tutto il suo splendore (coda di paglia?)

Ma torniano a Laura, che è importante. Lei è genuina e non le manda a dire. E, soprattutto, non se la tira. La Pausini, infatti, è conosciuta per essere una persona molto semplice, che dedica tempo ai suoi fan e alle persone che la seguono.

 Ogni anno organizza una giornata con il suo fan club in Romagna dove tiene un concerto “privato” per i suoi ammiratori e passa con loro tutta la giornata. L’anno scorso ha offerto ai suoi fan addirittura una chiavetta Usb ricoperta di Swarovski con contenuti speciali pensati per loro.

Ora, per concludere queste 5mila battute di cazzate, diamo almeno due dati, in modo da far finta di aver scritto un articolo. Laura Pausini (classe 1974) è, come abbiamo leggermente accenato, romagnola (nata a Faenza e cresciuta a Solarolo). Ha venduto milioni e milioni di dischi: 45 secondo la Warner Italia, 70 secondo Wikipedia. In entrambi i casi si parla di milioni di milioni. Ha vinto un Grammy e 3 Latin Grammy (ha tradotto i suo album in quattro lingue: francese, inglese, spagnolo e portoghese). Tutto questo successo le è valso due titoloni: quello di Commendatore della Repubblica italiana e quello di Ambasciatrice dell’Emilia Romagna.

Leggendo la sua pagina Wikipedia la cosa che più mi ha colpito è questa: Laurona è stata invitata a cantare al matrimonio di Barbra Streisand. Esticazzi? 

 

Foto: Kate Yen Wong/Flickr

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