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Convegno Federcontribuenti: «Tavolo tecnico assieme al PD»

Si è svolto, sabato scorso, il convegno promosso dalla Federcontribuenti; diciamolo subito, è stato un successo. Al convegno è intervenuto Stefano Fassina, responsabile del settore economia e lavoro all'interno della segreteria del Partito Democratico: Fassina si è assunto l'impegno di istituire un tavolo tecnico a cui prenderà parte la Federcontribuenti. Sul tavolo verranno posti sia il problema della riforma fiscale sia della riforma tributaria; lo scopo del tavolo è di portare avanti una proposta di legge condivisa che punti ad un riordino delle leggi e delle normative economiche - finanziarie.

Il presidente della Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, ha descritto uno scenario allarmante dove, in una sorta di mondo sommerso, migliaia di contribuenti vivono senza alcuna difesa gli attacchi di una politica spregiudicata e non attenta ai bisogni dei cittadini, dando sfogo a tutte le sue preoccupazioni e precisando le tante anomalie che confondono e non risolvono i reali problemi del Paese. Banche, fisco, Equitalia: questi i punti cardine del convegno che ha accolto il consenso e la partecipazione di un gran numero di italiani e importanti cariche politiche.

Dichiarazioni forti, che hanno rivendicato l'intenzione ad impugnare gli strumenti democratici per opporsi e lottare, con caparbietà, contro questa politica economica feroce, che colpisce i piccoli e non i grandi evasori. Che incentiva e tutela le grandi multinazionali ma non aiuta le piccole - medio imprese. Una politica incapace di difendere i più elementari diritti degli italiani ma che pretende tasse altissime ed autorizza riscossioni barbare. Ha poi commentato l'idea del governo di dare piu' tempo per pagare le rate dei debiti fiscali: « Non si possono fare ''aggiustamenti'' guardando alla cima e non alla radice del problema. Dare qualche mese in più a chi ha perso il lavoro perchè licenziato o perchè si è visto fallire la fabbrica non ha senso. Non aiuta la Nazione ad uscire da questa emergenza, non mette al riparo l'economia delle famiglie. Bisogna avere il coraggio di affrontare il male la dove nasce, mettere mano a riforme partecipate e non imposte e decise da pochi eletti».

Un problema costantemente rimandato ha trovato, sabato, finalmente la visibilità che meritava e la condivisione da parte di più fronti politici, tra cui dell'Idv e da parte di numerose sigle associative. Davanti alle telecamere di La7 e Sky, Finocchiaro, ha ricordato i nuovi poteri di cui presto Equitalia disporrà e che la renderanno ancor più dura nei confronti degli italiani. Presente anche l'onorevole Scilipoti, il quale, dopo esser stato accusato di aver votato il testo salva-banche ha precisato, assumendosi ogni responsabilità, che il testo, messo al Senato è stato poi modificato, proprio sulla base delle sue pressioni, alla camera, con un pezzo aggiuntivo. Ha concluso il suo intervento con un personalismo slogan: «Io non appartengono a nessuno, solo alla logica della difesa del futuro degli italiani. Io sono da sempre in lotta con le lobby farmaceutiche e bancarie. ». Tra i presenti al convegno Marco Rizzo, segretario del CSP, il presidente di Civitocrazia con la sua coalizione formata da oltre 4 mila sigle di altrettante associazioni a difesa dei diritti dei cittadini. Domenico Bruni, segretario di Plub, partito politico contro l'usura delle banche. Mosetti dell'associazione Radici, Gianni Cavinato presidente dell'ACU e Antonio Longo di – A difesa del cittadino – e molti altri. Presente anche una delegazione delle vittime Equitalia e banche di Genova e Sardegna.

Circa 48 gli interventi fatti dal palco: testimonianze, proposte, voglia di riscatto.

Tutto questo è emerso dal convegno della Federcontribuenti che si è concluso con concrete proposte risolutive ed importanti collaborazioni politiche e civili.

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