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Come ti distruggo il Times

Il Times, con la voglia tutta inglese di classificare l’impossibile (ma nell’Isola leggono solo se si scrive di qualcosa o qualcuno meglio o peggio di un altro?) ha messo in fila le 50 cose che hanno peggiorato il calcio. Noi, con lo sfrontato ribellismo che ci appartiene, sovvertiremo le prime dieci.

1. La televisione.
Grazie alla televisione il calcio è diventato globale e questo non vuol dire che in Pakistan non si gioca più ad hockey su prato o a Bilbao alla pelota basca, ma che i dodicenni di tutto il mondo si possono divertire tranquillamente come ho fatto all’epoca guardando Euro ’92 (e non me ne fregava niente che non c’era la banda Vicini).

2. Premier League
Sarà pure peggiorato ma è il campionato di riferimento. Degli anni ’70 e ’80 sarà rimasta la nostalgia di un calcio così diverso sotto tutti i punti di vista, ma chiediamo ad un cinquantenne vero tifoso del Manchester se gli fa schifo un dribbling di Cristiano.

3. Champions League
La Coppa dei Campioni aveva più fascino per via dello scontro diretto e del fatto che già raggiungerla era un successo. Ma chiedete a quelli del Bate Borisov se avessero voluto giocare le due partite contro un Real Madrid qualsiasi oppure essere qualificati al girone iniziale. La Champions così com’è e come sarà nelle idee di Platini può livellare un calcio comunque e sempre con grandi e piccoli.

4. I nuovi stadi
Gli stadi inglesi sono presi ad esempio nel mondo. Soprattutto da noi. Saranno anche brutti e meno coinvolgenti rispetto a prima, ma la domanda è: i redattori del Times leggono qualche giornale estero?

5. Il turnover


Quanti Marchisio, Walcott e Benzema sarebbero esplosi trent’anni fa con Sissoko, Ljunberg e Wiltord bandiere inamovibili dei loro club?

6. Le telefonate dei tifosi negli show radiofonici
Anche in Italia le radio fanno sfracelli. Ma se il Presidente del Consiglio la mattina chiama Bush e la sera Biscardi (che ha il pubblico delle radio), qualcosa vorrà dire.

7. Lo stadio di Wembley
A quello che mi hanno raccontato coloro che ci sono andati si sta più comodi e la partita si vede un po’ più da vicino rispetto a prima.

8. I takeover
Vedi punto 2. Questi ricconi russi, arabi e americani che entrano e danno prestigio intanto fanno girare gli affari. Una volta che sei al top, è difficile scalzarti dal giro di business che si crea intorno a te, anche se questi signori se ne vanno azzannati dal fisco. Solo in Italia ci siamo riusciti nella seconda metà degli anni ’90.

9. La FA Cup
Non credo sia molto cambiata. Prima si mettevano dentro le seconde linee che non giocavano mai e le prendevano dalle squadre semi-professionistiche. Oggi le seconde linee sono allenate e giocano spesso quanto le prime proprio grazie al turnover, il che fa diminuire la sorpresa ma aumentare la qualità.

10. La musica dopo i goal
Ma come, voi avete musichette così appassionanti, da cantare a squarciagola mentre scende una lacrima? Noi dopo le grandi vittorie mettiamo ‘O suldat ‘nammurat’.

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