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Come si è trumpizzata la politica italiana, dal governo all’opposizione. Riflessioni necessarie

Il Calcio vetrina del Paese
Il calcio è la vetrina dell'Italia. Si è detto e ripetuto quasi come fosse un dogma, un comandamento indelebile ed eterno inciso sulla roccia primitiva dall'ira di qualche divinità pagana. Il calcio italiano se la passa male, dai problemi cronici della Nazionale, ad una Serie B e LegaPro nel caos più totale ad una SerieA che a parte qualche eccezione miliardaria, si è schiantata a causa di mancanze di visioni, di progettualità e di governance pessime. Sì, in questo il calcio è la vetrina dell'Italia. Vi è una condizione, diciamo, di reciprocità. 
 
Dove è finita la verità?
Ma in questo momento storico si ha la sensazione che il tutto sia veramente ridotto ai limiti dell'assurdo e dell'accettabile, tanto che non si capisce più dove stia la verità, la menzogna, si è perso il lume della ragione. Buio profondo nella nostra maltrattata Italia. Si esaspera ogni cosa, ognuno tira l'acqua verso il proprio mulino, tra doppie morali e tutti dall'alto del proprio trono pronti a sentenziare, a condannare, a giudicare, quando costoro se giudicati verrebbero probabilmente condannati per primi dal popolo italiano. Che poi a dirla tutta nessuno ha mai capito cosa sia questo popolo, tirato per la giacca o per i capelli, è entità fantasma, di comodo, funzionale a legittimare il proprio corso. E' accaduto di tutto, ed accadrà di tutto. 
 
Il modello Riace, tanto difeso e rivendicato, perchè non è stato replicato nel resto d'Italia?
Ad esempio sulla questione del modello Riace. Che io definirei come una scuola temporanea di formazione ed integrazione, un progetto di accoglienza diffusa in un paese in declino, povero non replicabile nel resto d'Italia. Perchè se fosse stato replicabile, oggi sarebbe stato replicato e chi prima dei gialloverdi e che si diceva di "sinistra" era al governo non è che abbia fatto molto per replicarlo. Trasformando il Sindaco in eroe, senza che lui lo abbia chiesto, arrestato, trasformando la disobbedienza civile in virtù, principio certamente nobile, pur avendo questa comportato dei reati. Tra chi parla di arresto politico e chi di arresto dovuto. Si apre il dibattito sulla questione di legalità e legittimità, in una Calabria devastata dalla 'ndrangheta e dalla corruzione e dal degrado politico, servirebbe forse una sorta di zona franca per certi modi di governare e gestire il "bene comune". 
 
Senza reddito di cittadinanza sarà rivoluzione
E che dire del reddito di cittadinanza? Un Paese sempre più povero, con la rassegnazione all'ordine del giorno, tra inattivi e disoccupati e mancanza di lavoro dignitoso si toccano cifre record. E partono le saette contro questo sussidio soprattutto da parte di chi ha demolito il diritto del lavoro ed al lavoro in Italia. Ma se in questo Paese non si farà il reddito di cittadinanza, forse questi benpensanti non hanno capito che sarà rivoluzione, che partirà proprio dal Sud e che le prime teste politicamente a saltare saranno proprio di questi benpensanti. 
 
Lo Spread è strumento di ricatto in una Europa dove è in corso uno scontro tra capitalismi, con la maschera europeismo e nazionalismo
Alla questione Europa. E' evidente che lo spread è arma di ricatto. Lo era prima, lo è oggi. L'Europa capitalista non accetta che si metta in discussione la sua austerità, la sua architettura ed utilizza tutti gli strumenti per contrastare chi diversamente capitalista ma pur sempre capitalista propone un capitalismo più sociale, un liberismo più moderato.Perchè qui sia gli europeisti che i nazionalisti non hanno mai e ripeto mai messo in discussione in capitalismo, che è il vero problema e causa di tutte le diseguaglianze sociali. Ma sono diversamente capitalisti. 
 
Il Razzismo era un problema prima come lo è ora. Ed il falso moralismo dell'Europa sui Migranti
E si esaspera il tutto dalla questione razzismo, mandando addirittura gli ispettori ONU, come se il razzismo prima non fosse un problema, alla questione migranti. Appena si è detto che l'Europa deve fare la sua parte, si sono tutti defilati. Perchè l'Europa benestante dopo aver fatto la sua selezione ed essersi scelta il meglio, trattando i migranti come merce di scambio, ha deciso di comportarsi ben peggio di Ponzio Pilato. Con la scusante che l'Italia è il primo porto sicuro ha scaricato tutto sull'Italia. Certo, ciò non giustifica la chiusura dei porti ed il lasciare in balia del mare ondate di poveracci, imprigionati in campi libici o respinti da una Turchia dittatoriale grazie ad accordi voluti dai benpensanti che ora fanno la morale. E poi, alla fine dei conti, quando si parla di Europa, di chi si sta parlando? Chi è l'Europa? 
 
Il mancato mea culpa dei media nel raccontare la realtà sull'immigrazione
Senza dimenticarci che per anni si è pompata una propaganda mediatica finalizzata a determinare la paura dello straniero, a destra e manca, rappresentando una realtà totalmente sballata rispetto a quella effettiva. Gonfiandola a dismisura. E picchia oggi e picchia domani di che stupirsi se poi gli italiani hanno votato chi propone di chiudersi a riccio? Dal locale al nazionale il passo è stato breve. E qui è mancata la vera libertà di stampa, che si è ridotta in diversi casi, a partigianeria. 
 
Si sta trumpizzando il modello della politica italiana
Non può sfuggire ai più attenti osservatori che in Italia si è "trumpizzata" la politica. L'opposizione che si sta proponendo a chi governa è identica a quella che si propone in America, spesso ridicola e fuorviante, così come chi governa pare ispirarsi ad un modello di fare e comunicativo che è proprio similare a quello trumpiano, reazionario, duro e cinico. Ricordiamoci che quando si assistette allo scontro tra Trump e la Clinton, due diversamente capitalisti e liberisti, la stampa in America, Paese delle libertà si racconta, ha tradito ogni minimo grado di deontologia, scendendo in campo e schierandosi apertamente a favore dell'uno o dell'altro.
 
Insomma, la verità non è né a destra né a sinistra, si è ridotto tutto ad una partita di calcio, a tifo da ultras. E non piangiamo se poi l'Italia va allo sfascio più totale.

Marco Barone 

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