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Come restituire l’IMU agli italiani?

Analisi della proposta choc del Cavaliere: si può o non si può fare?

Che sia una sparata altisonante, è evidente, ma quanto fondo di verità c’è nel proclama di abolire l’IMU e restituire quanto pagato nel 2012 agli italiani?

Il costo della manovra è di circa 4 miliardi di euro per quanto riguarda la restituzione, più 4 miliardi ogni anno di mancate entrate. La copertura è garantita, secondo il leader del PDL, da un accordo con la Svizzera sulla tassazione dei capitali italiani depositati nei forzieri delle banche elvetiche, con un anticipo fatto dalla Cassa Depositi e Prestiti, e comunque si può agire anche sulla riduzione dei costi dell’amministrazione pubblica.

Premetto che io sono sempre stato disposto a cambiare opinione se qualcuno è in grado di convincermi, ma per fare un passo indietro sulle mie idee devo capire, e in questa proposta di Berlusconi ci sono alcuni punti che tuttora non mi quadrano.

Premetto altresì che sono contrario a una forma di patrimoniale a 360 gradi come è la tassa sugli immobili, per due ragioni: primo, perche il patrimonio (almeno quello acquisito legalmente) è già tassato in origine, e una patrimoniale aggiunge una seconda tassa. Secondo, perché bisognerebbe fare una distinzione tra il patrimonio produttivo e quello improduttivo; a mio avviso la patrimoniale dovrebbe rivolgersi a quella fetta di patrimoni che restano fini a sé stessi, utilizzati a solo scopo di svago o lusso o non utilizzati affatto, ma non dovrebbe assolutamente toccare i patrimoni utilizzati per fare investimenti sul lavoro o sulla produttività, ad esempio.

Premetto infine che le motivazioni addotte a giustificare questa promessa, cioè sollevare le famiglie italiane dal peso di una tassa iniqua e dare più slancio al mercato immobiliare, nonché più ottimismo alle famiglie, è condivisibile (unico appunto: l’IMU non la pagano solo le famiglie di poveracci, ma anche chi poveraccio non è).

Detto questo, cosa non mi quadra nelle promesse del Cavaliere:

  1. La copertura è garantita da un accordo con la Svizzera. Vorrei sapere: questo accordo è già pronto? A detta di Berlusconi era già pronto qualche anno fa, ma è stato Tremonti ad opporsi. Cioè, 3 anni fa gli svizzeri erano pronti a darci sull’unghia 25-30 miliardi di euro subito e 5 miliardi di euro ogni anno, e noi li abbiamo rifiutati. Ci sarebbe di che indignarsi, direi. Vista l’opposizione di Tremonti a far entrare dei capitali che ci sarebbero serviti come il pane, perché Berlusconi ha taciuto tutto fino a oggi? Perché non ha sfiduciato il suo ministro dell’economia nel 2009? Poteva benissimo chiedere un voto di sfiducia in Parlamento, ad esempio. In più, quando è cambiato il governo, perché Berlusconi non ha pubblicamente preteso (pena la sfiducia) che Monti prendesse dalla Svizzera questi soldi di un accordo già pronto? Perché ha taciuto di nuovo?
  2. Sempre sull’accordo con la Svizzera. Magari questo accordo non era esattamente pronto, forse mancavano svariati dettagli e l’allora presidente del Consiglio non ha avuto il tempo di finalizzare. Cosa ci garantisce, allora, che questi accordi andranno in porto oggi? Che le condizioni nel frattempo non siano cambiate? Quando si chiede a uno stato straniero un sacrificio, sarebbe ingenuo non valutare la possibilità che esso faccia opposizioni, prenda tempo, cerchi di cambiare le carte in tavola, ecc. Se poi la trattativa fallisce? Quali sono le leve su cui possiamo manovrare per convincerli? Insomma, cosa abbiamo noi da offrirgli o come possiamo minacciarli affinché accettino le nostre condizioni? Come convinciamo non solo i governanti svizzeri, ma anche il popolo a accettare, visto che da quelle parti si fa un grande uso del referendum, e se il popolo dice no, salta tutto?
  3. I dettagli dell’accordo con la Svizzera. Le cifre citate da Berlusconi sarebbero i proventi della tassazione dei capitali italiani in Svizzera. In pratica, gli italiani mettono soldi in Svizzera perché in quel paese si pagano meno tasse, e in più godono del segreto bancario. Quello che dovrebbe succedere è che la Svizzera toglie di mezzo il segreto bancario e fa uscire i nomi e le cifre dei correntisti, in modo che lo stato italiano possa tassare tali capitali. Poiché i grossi possessori di denaro non sono stupidi, i soldi non li depositano a loro nome, ma spesso tramite delle società prestanome. Pertanto, ammesso che le banche svizzere tolgano il segreto bancario, bisognerà: regolarizzare la doppia imposizione Svizzera-Italia, andare a tracciare tutti i flussi di capitali, in modo da risalire alla persona che fisicamente deve pagare le tasse, regolamentare con le banche svizzere il prelievo automatico dell’ammontare delle tasse, gestire il trasferimento di denaro dalle banche allo stato svizzero e poi allo stato italiano. Tutto questo prende tempo, e non poco (si parla di almeno 3 anni), e nel frattempo cosa potrebbe succedere? Logico: chi possiede capitali in Svizzera toglie tutto e li sposta in qualche altro paradiso fiscale. Certo, si potrebbe agire in maniera retroattiva, ma questo significa chiedere alle banche i dati dei correntisti passati, e qui la tracciabilità si complica fin quasi all’impossibile. Insomma, altro che un mese di tempo, qui ci vogliono anni... Come facciamo per sveltire queste operazioni?
  4. Le cifre dell’accordo con la Svizzera: si parla di 25-30 miliardi di euro subito (per coprire il pregresso) e 5 miliardi ogni anno. Ma queste stime ottimistiche si basano sul fatto che noi siamo così bravi da scovare il 100% dei capitali portati in Svizzera. Altri stati europei che hanno fatto accordi del genere con la Svizzera non sono stati così bravi, e hanno recuperato finora solo una parte dei denari. Che strumenti abbiamo noi per arrivare a queste cifre?
  5. Nel frattempo, è la Cassa Depositi e Prestiti che anticipa. Siamo sicuri che questo anticipo sia fattibile considerando che potrebbe essere un anticipo di alcuni anni, e non solo di pochi mesi come promesso? La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) raccoglie, per dirla in termini grossolani, i depositi dei libretti postali; questi soldi sono usati per finanziare alcune opere e interventi dello stato e delle amministrazioni locali. Se questi soldi li usiamo per restituire l’IMU, li sottraiamo ai finanziamenti a cui erano destinati, che significa che ciò che prima era finanziato dalla CDP ora dovrà essere finanziato in altra maniera, aumentando il debito pubblico. Dunque, questa operazione sembra tutt’altro che indolore. Come si ammortizzano questi soldi sottratti alla CDP?
  6. Si possono anche fare tagli alla spesa dell’amministrazione pubblica. L’intento è lodevole, ma una cosa del genere la può affermare Grillo, o Vendola, o Ingroia, o Giannino, o chiuque altro non sia mai stato al governo. Ma chi ha governato per tanti anni ha il dovere di dare alcune spiegazioni prima di parlare di tagli alla spesa pubblica. Sei a conoscenza di sprechi o inefficienze della pubblica amministrazione da cui si possono risparmiare dei soldi? Beh, allora perché non le hai corrette prima? Avresti evitato un’inutile spreco di denaro pubblico per tanti anni. Non sei ancora a conoscenza di sprechi o inefficienze della pubblica amministrazione, e quindi devi andare a cercare dove recuperare questi soldi? Questo è quanto ha provato a fare Monti con la spending review, e probabilmente è la strada più logica, ma richiede tempo, perché devi andare a cercare le fonti di questi sprechi e, una volta trovate, capire come eliminarle, ma questo non si fa dall’oggi al domani, visto che in genere ci si deve scontrare con fortissime resistenze interne al sistema. Nel frattempo che cerchiamo di recuperare sugli sprechi della pubblica amministrazione, dove li prendiamo i soldi? 

Per concludere, sono disposto a credere alla bontà e alla fattibilità della proposta del Cavaliere di eliminare l’IMU e restituirla agli italiani, ma ho bisogno di risposte, altrimenti non capisco, e se non capisco mi è francamente difficile credere.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.41) 9 febbraio 2013 16:12

    Tutta questa solerzia per risolvere i problemi di bilancio del Paese, con tutto il tempo a disposizione che ha avuto quando fu al Governo, il Cavalier Silvio Berlusconi per quale motivo non ne ha utilizzata un poco per questo problema, anziché spenderla tutta per risolvere i suoi problemi giudiziali, che nulla hanno a che fare con i problemi del Paese di cui era Presidente del Consiglio dei Ministri?

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 9 febbraio 2013 17:57
    alessandro tantussi

    Si può essere d’accordo o no con Berlusconi ma è inoppugnabile il fatto che i soldi per restituire l’IMU ci siano. <?xml:namespace prefix o ns "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

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    che non ci sono
    Prima di tutto faccio riferimento al mio articolo qui:<o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

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    di parte avversa a quella di Berlusconi basta far riferimento a questo articolo
    di Repubblica di qualche mese fa
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    togliere il segreto bancario, anzi, il suo interesse è proprio quello di
    mantenerlo. A fronte di un impegno a versare i soldi al governo italiano,
    tassando i possessori dei capitali custoditi senza comunicarne i nominativi, la
    Svizzera si garantisce da parte dell'
    Italia e dell'Europa il sostegno a
    mantenere il segreto bancario.<o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

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    font-family"Courier New"font-size10pt;'>le recenti dichiarazioni di disponibilità a
    chiudere in breve l'
    accordo sono state dichiarate dal ministro degli esteri
    della confederazione elvetica
    “fiducioso insieme a tutto il Consiglio federale
    che sia possibile un accordo a breve sull’intero pacchetto fiscale
    nel quale
    entrambi i Paesi possano trovare ampia soddisfazione”
    leggi qui
    http
    ://www.soldiblog.it/post/14027/accordo-fiscale-italia-svizzera-a-che-punto-siamo<o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

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    http
    ://www.soldiblog.it/post/14027/accordo-fiscale-italia-svizzera-a-che-punto-siamo
    (Berna si augura che il periodo elettorale italiano non interrompa i negoziati)<o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

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    dell
    'attuale Ministro degli esteri Terzi si è dichiarato favorevole l'accordo è
    «incanalato in modo sicuro
    progressivoil lavoro del gruppo di pilotaggio è
    stato e continuerà a essere uno strumento efficace in grado di dare i risultati
    auspicati» la conferma la puoi leggere qui
    <span style="mso-spacerun: yes;">&nbsp;
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    span>http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2013-01-19/svizzera-pressing-italia-094514.shtml?uuid=Ab9s4rLH<o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

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    ma è inoppugnabile il fatto che i soldi per restituire l'
    IMU (intorno a 25
    miliardi
    ci siano.<o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

    </
    font>

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 9 febbraio 2013 17:58
    alessandro tantussi

    scusa, con il precedente commento ho fatto confusione, i link non funzionano.

  • Di (---.---.---.48) 9 febbraio 2013 20:07

    Timballo >

    In un pomeriggio la proposta di “condono tombale” si è convertita nella revisione dei meccanismi troppo “vessatori” adottati da Equitalia per la riscossione dei tributi.
    In termini di risultato conseguibile meglio sarebbe, anche per il cittadino, riqualificare l’istituto del “concordato preventivo”.

    Ancora.
    Dopo solo 48 ore si è triplicato (da 1 a 3 mesi) il tempo occorrente per attuare la promessa “restituzione” dell’Imu del 2012, una volta decisa dal CdM.
    Le modalità annunciate prescindono da quella prassi consolidata che, al fine di evitare contenziosi, esige preliminarmente dal singolo beneficiario un qualche atto formale di richiesta del rimborso atteso.

    Di più.
    La promessa di 4 milioni di posti di lavoro (nell’arco della legislatura) ha assunto, man mano, i connotati di semplice “personale auspicio”.

    Come direbbe Brunetta: sono progetti facili a dirsi, ma non così facili a farsi.
    Per il voto, si sa, conta anche il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione …

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