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Cipro: riaprono le banche

Dopo quasi due settimane le banche cipriote riaprono al pubblico. Stamani alle 12 locali, 11 in Italia, il personale e gli sportelli sono tornati di nuovo operativi, e lo saranno fino alle 18, dopo uno stop di dodici giorni. Lunghe code all'esterno degli istituti bancari che, per motivi precauzionali di ordine pubblico, si sono premuniti di guardie armate. Nessun incidente nonostante un grande afflusso dei risparmiatori per ogni sportello. Per lo più commercianti e professionisti con assegni che non hanno potuto depositare.

Il blocco di dodici giorni si riferisce all'accordo tra governo cipriota e Eurogruppo, per il salvataggio dell'isola e per timore di fuga di capitali, che prevede un ingente prelievo forzoso sui depositi oltre i 100 mila euro. 

Restano comunque dei vincoli all'utenza, per quanto concerne le operazioni, come il divieto di assegni e il prelievo, al bancomat, di un massimo di 300 euro al giorno. Per le carte di credito, invece, no limits a Cipro. Mentre all'estero non si potranno spendere più di 5 mila euro. 

Nemmeno oggi la Borsa di Nicosia riaprirà. A diffondere la notizia sono stati media radiofonici locali attraverso fonti della Borsa stessa che riaprirà a partire dal 2 aprile.

Ieri sera, nel frattempo, sono sbarcati a Cipro, dall'Europa, circa 5 miliardi di euro in contanti, in quattro container, scortati a dovere, dall'aeroporto di Larnaca alla sede della Banca centrale di Nicosia, da motociclisti della polizia, blindati, agenti armati ed elicotteri di sorveglianza. La grande mole di denaro servirà a garantire liquidità alle banche locali

Da Bruxelles arriva la notizia, di oggi, che la Commissione europea insieme al governo di Nicosia, la Bce e l'Abe (Associazione Bancaria Europea) seguiranno da vicino l'attuazione circa le misure restrittive previste per sette giorni sui movimenti di capitali dall'isola mediterranea. Queste, successivamente  fa sapere la Commissione  continueranno ad essere monitorate per verificare l'esigenza di estenderne la validità o di rivederle.

Gli Stati Ue, si legge nella nota diffusa stamattina dalla Commissione, "possono introdurre restrizioni sul movimento dei capitali, e controlli sui capitali, in certe circostanze e a rigide condizioni".

 

 

 

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.170) 28 marzo 2013 21:19

    “Da simultanee rivolte sobillate in tanti Paesi Arabi l’unico a trarne beneficio sara’ infine lo Stato di Israele con l’espansione del proprio territorio
    mentre
    in Europa e negli USA, le risorse finanziarie "come magia" spariranno attraverso bailouts, tagli fiscali ed elaborate manovre di emergenza che saranno legiferate solo per apparire di beneficio a quei Paesi ma invece disegnate apposta per il loro collasso (eccetto l’Inghilterra che spingera’ l’Europa oltre il precipizio e barattera’ la cara Sterlina in scambio del povero euro)

    E’ piu’ vicino di quanto non credi
     
    La vecchia economia arrivera’ all’ultima fermata
    L’Internet avra’ invece la spina staccata.
     
    Dalla grande poverta’ arrivera’ il caos e l’anarchia mentre l’ingovernabilita’ preparera’ il palco per una Tirannia Mondiale.
     
    Sara’ proprio durante il caos che si innalzera’ una voce con la pretesa di sistemare tutto e tutti. Quella sara’ la biforcuta lingua di uno degli agenti del Nuovo Ordine del Mondo”.
    Esiste Una Soluzione.

    http://www.wavevolution.org/it/free...

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