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Chissà quanta gente al funerale di Lucio Dalla se si fosse pagato il biglietto

Sulla vita e sulla morte di Lucio Dalla si è scritto e riscritto, quasi tutti con le stesse cose, le stesse parole, gli stessi apprezzamenti, talvolta ipocriti. Quanti hanno apprezzato Lucio Dalla in vita? E da domani cosa vi ricorderete?

Tutti ti amano quando sei tre metri sotto terra diceva John Lennon. Si è detto e scritto di tutto e anche di più su Lucio Dalla in questi giorni. Paginate e paginate di retorica su vita opere e tendenze sessuali, politiche e religiose. Ieri c'è stato il funerale di Lucio Dalla, dopo un week end di lenzuolate sul suo conto, in cui chiunque diceva qualsiasi cosa. Si è scomodata addirittura la CEI a dire che le canzoni di Lucio Dalla non dovevano risuonare in Chiesa. Meglio abusare dei ragazzini? La 1100 che fu di Lucio Dalla a lutto, la folla oceanica di fan e amici, una buona dose di esibizionismo nel mandare delle foto di Lucio Dalla bambinoTutti a commentare, criticare, elogiare. Ci mancava il plastico di Bruno Vespa e poi c'era tutto.

Tra costoro possiamo individuare gli quelli di Pontifex Roma, già citati, e che non meritano altro se non profondo disprezzo per la loro capacità di speculare sulla morte altrui in nome del dio denaro.



Interessante e come al solito anticonformista, anche se non perfettamente condivisibile, la posizione di Aldo Busi, che definisce Lucio Dalla dandogli del checchesco buontemponee che contesta il suo attegiamento e le sue interviste in ossequio alla morale comune ed all'autorità costituita. Non è del tutto sbagliato, e le polemiche che ne son derivate son più bigotte che altro. Busi, tuttavia, mi dà l'impressione di aver dato sfogo più ad una reazione rabbiosa più che ad un commento ragionato. Rabbia imprigionata a causa dell'omofobia clericale e nell'ipocrisia tipica delle persone bigotte e falsi cristiani, persone che son pronte a giudicare il prossimo, mancando in ogni occasione possibile di seguire i precetti cattolici che loro stessi vorrebbero imporre al prossimo. Ognuno è libero di seguire la strada che crede, e non quella che Busi ritiene. Lucio Dalla faceva il cantante, e della sua vita privata e delle sue tendenze poco importa, sempre che non si voglia sfociare nel gossip.

Ieri c'è stato il funerale di Lucio Dalla, un evento mediatico con pochi precedenti e a copertura totale. Nemmeno il discorso di fine anno di Napolitano avrebbe fatto altrettanto, forse. Oggi è un altro giorno. Da oggi Lucio Dalla chi? Ah, sì, quello di 4 marzo 1948... era 48 o 43? Era marzo o maggio? Bah vai a sapere.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.103) 5 marzo 2012 17:32

    mai letto stupidaggini piu grosse

    ermy
  • Di (---.---.---.111) 5 marzo 2012 20:45

    Le stupidaggini penso si riferiscano al fatto che anche voi nel vostro sito avete scritto 10mila articoli su Lucio Dalla.

    • Di Sandro (---.---.---.161) 6 marzo 2012 00:08
      Sandro

      Ciò non toglie che non sono a pagamento i commenti, quindi emry poteva sprecarsi a dire due parole. E’ totalmente irrispettoso di chi, seppur producendo un articolo che non piace, si fa comunque il mazzo a scrivere.

      Soloparolesparse, lo considero un amico, ha pubblicato diverse mie recensioni sul suo sito nel tempo, dà un ricordo di Lucio Dalla quanto mai originale e sintetico. Il miglior articolo che abbia letto, anche meglio del mio.

      Spettacolando e Di Domenico ricordano da par loro Lucio Dalla. Diciamo niente di pessimo.

      Ma sinceramente se il motivo fosse questo, ci troveremmo dinanzi a 4 articoli compreso il mio (non diecimila) che esprimono concetti diversi su uno stesso evento. Si chiama pluralità informativa.

      Io ho contestato chi, a tutti i costi, s’è accalcato al funerale o in tv o ha scritto banalità (e ad onor del vero qualcuna ne ho trovata anche qui) o, peggio, ha speculato sulla morte per ottenere visibilità e soldi. E poi domani si dimentica di Lucio Dalla. O, peggio, in passato l’ha criticato (nel link pubblicato nell’introduzione troverai una copertina eloquente). Qua si scrive per passione non per soldi o per visibilità.

      Nei commenti ad un singolo articolo, peraltro, si contesta (semmai) quello che c’è scritto nell’articolo possibilmente argomentando. Qualunque sia il motivo di critica penso che siamo tutti degni di rispetto al punto tale da sapere vostra maestà Emry quale critica abbia da fare ... sempre che voglia elevare il proprio commento da semplice invettiva a critica vera e propria.

    • Di Sandro (---.---.---.161) 6 marzo 2012 00:12
      Sandro

      Due parziali rettifiche: la prima è emry e non ermy. La seconda: "O, peggio, in passato l’ha criticato E ADESSO DA MORTO LO ELOGIA"

    • Di Sandro (---.---.---.161) 6 marzo 2012 00:17
      Sandro

      Ah dimenticavo l’articolo di Corrado Lagona che commenta in modo interessate e condivisibile la lettera di Aldo Busi a Dagospia. Ribadisco il concetto: scrivere dovrebbe essere un modo per comunicare qualcosa, che magari dà anche visibilità.

      Con la morte di Dalla e di molti vip, invece, il 90% delle persone cerca visibilità e basta.

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