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Cherie’s Tree House 5, l’albero del talento infiamma Milano

8 e 9 maggio, lo Cherie’s Tree House si anima di tanti artisti, Moda Vox ne ha scelti 4 tra urban style, accessori romantici, turbanti e ispirazioni portoghesi...


L’8 maggio un caldo sole milanese ha brillato sull’inaugurazione della nuova edizione dello Cherie’s Tree House in cui numerosi artisti hanno esposto le loro creazioni, in un’atmosfera da party tra vintage e arte handmade da indossare. Tra vecchie conoscenze come il brand Coseatre, che vi invito a riscoprire, hanno spiccato 4 artisti molto diversi che hanno presentato le ultime collezioni dei marchi: Madame Framboise, Toxic Toy, Atè Jà e Alessandra Modarelli.
 
Giulia Landini è il volto e la mente dietro a Madame Framboise, art director e grafica dopo essersi laureata al Politecnico di Milano, dove tutt’ora assiste la sezione Fashion Design, Giulia ha dato vita al brand nel 2009. Le sue esperienze in Germania e in Francia si riflettono nella nuova collezione di accessori, un misto fra l’armadio della nonna e i sogni da bambina, gioca con le forme dai fiocchi ai fiori, con charms e perline, con i tessuti di alta qualità e maestria made in Italy. Una maturità di visione da tè delle cinque, con una regalità particolare.
 
 
Altro armadio, altra designer donna Alessandra Modarelli, architetto con una passione per il cibo, su cui scrive la tesi, dopo una breve parentesi nel mondo della cucina Alessandra torna a farsi distrarre dalla moda. Conduce lunghe ricerche sul vintage e sui giovani designer e crea la prima collezione nel 2002. Il suo studio arriva su su fin sopra le teste, per le quali crea turbanti di diversi materiali (seta, jersey, cotone) e in varie fantasie. Allo Cherie era presente con la linea primavera estate, ispirata ai colori dei ghiaccioli da spiaggia accostati a righe, quadretti pois. Due sono i modelli: Tumiturbi (va stropicciato e annodato) e Turbochic, più corto e abbottonabile.
 
 
Até Jà in portoghese significa "A presto", Giulia Venturini l’ha ripetuto spesso prima di tornare in Italia dopo un periodo di studio in Portogallo. Viveva in Rua da Lapa, una ripida via di Lisbona città che le è entrata nel cuore grazie ai sapori, ai profumi, alle esperienze e alle conoscenze. Tornata a Milano il filo con la città portoghese è rimasto intatto, quello dei suoi ricordi e degli accessori che hanno preso vita direttamente dai tessuti trovati in viaggio. Le collane, i bracciali e gli anelli Até Jà sono incroci di jersey morbido, con fantasie sempre diverse (Giulia appena può scappa a Lisbona per trovare sempre nuove trame e decori), nodi, perline. Per comprendere il senso del dettaglio il cartellino degli accessori è uno skyline che unisce la capitale portoghese e Milano in un connubio che viene dal cuore.
 
 
L’ultimo artista di cui voglio parlarvi è un ragazzo istrionico e particolare, Tommaso Bencistà Falorni è mente e braccio di Toxic Toy, marchio famoso già ospitato al Pitti nella sezione Welcome e che ha ottenuto il premio Best New Designer al White di Milano lo scorso settembre. Tommaso, toscano doc, studia a Foremze e si laurea in psicologia clinica nel 2006, il richiamo del suo lato artistico è però troppo forte così si iscrive a corsi di disegno grafico e dopo pochi anni nell’azienda di famiglia spicca il volo e lancia la sua linea di abbigliamento. La direzione principale del marchio è lo streetwear unisex, fatto di colori sgargianti e frasi equivoche (a chi non piacciono), arcobaleni, dichiarazioni d’indipendenza e un po’ di sfacciataggine. La scelta encomiabile di Tommaso è però quella di seguire sempre personalmente ciò che la sua mente crea, che diventa sì per tutti, ma che deve sempre essere curata da chi le idee le ha. Potete trovare i suoi capi da Luisaviaroma.com grande shop online internazionale e noi ne siamo fieri.
 
 
La vostra inviata allo Cherie conclude, seguendo conigli colorati... (e non bianchi, per scelta di Sylvie) in nuove avventure emozionanti avventure.

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