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 Home page > Attualità > Cronaca > Che strano paese...

Che strano paese...

Sì, viviamo proprio in uno strano paese, se è vero che l’altro ieri un personaggio come Emilio Fede ha attaccato in tv lo scrittore Roberto Saviano.

Emilio Fede, classe 1931, non avrebbe i numeri per attaccare proprio nessuno.
Direttore del telegiornale più sfacciatamente pro-Berlusconi che una televisione abbia mai visto, fino a sfiorare (e spesso superare) i limiti del ridicolo, ha stravolto il concetto classico secondo cui un giornalista dovrebbe essere il cane da guardia della democrazia.

Più che il rottweiler della libera informazione il suo modo di fare giornalismo lo fa sembrare il chihuahua del padrone .

Tra una festa al Billionaire, un ammiccante salotto televisivo e/o mondano, le ineffabili ironie nella conduzione del suo Tg, la leccatina quotidiana al padrone Silvio, il fido Emilio ha pensato bene di ironizzare sulla figura di Roberto Saviano.

A suo dire, l’autore di "Gomorra" utilizza la sua per nulla invidiabile condizione di scortato per alimentare il successo del libro e del film.

So per certo che il successo di Saviano ha irritato molti, creato invidie e malcelate gelosie, ma tant’è.

Con il suo libro, Saviano ha stracciato il velo di Maya su una realtà che in tanti conoscevano e che nessuno aveva il coraggio di descrivere con forza.

E ha continuato il suo impegno civile con gli articoli e i reportage per L’Espresso. Ha avuto successo e fatto i soldi.

E allora?

Ciò non lo ripaga dalla allucinante condizione in cui vive: praticamente da recluso. Condannato a vivere 24 ore su 24 con la scorta.

A non potere uscire da solo per fare la spesa, prendere il treno o semplicemente per fare due passi...

Una condizione che Fede non conosce neppure lontanamente tutto occupato, com’è, con le sue attività mondane.

Ci sarebbe voluto il principe Antonio De Curtis, in arte Totò, a rispondere al fido Fede.

Con una sonora pernacchia e il più classico dei "Ma mi faccia il piacere!".

Commenti all'articolo

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.107) 13 settembre 2008 12:38
    Francesco Rossolini

     La cosa inquietante non è Fede o la sua dichiarazione, è il fatto che abbia un pubblico. 

  • Di paolo (---.---.---.126) 13 settembre 2008 14:14

    Siamo veramente nel paese più libero del mondo, tanto che si permette ad una trasmisione come quella di Fede di andare in onda e di chiamarla ’telegiornale’.
    Detta alla napoletana ’nna mmunnezz’ di telegiornale, pertanto non mi preoccuperei del giudizio di Fede, l’unico problema è che chi segue quel tipo di trasmissione probabilmente riuscirà a farsi imbrigliare dai suoi superficiali ed inadeguati commenti.
    Non mi preoccupo di Fede ma di chi lo manipola a proprio uso!


  • Di Francesco Raiola (---.---.---.52) 13 settembre 2008 14:49
    Francesco Raiola

    Beh, effettivamente più che rabbia, fa pena. Cosa non si fa per far parlare di se. Il problema è che non è l’unico, tanti critici ci hanno provato e alcuni, purtroppo, ci sono riusciti. Fama (momentanea) di riflesso. Nessuno scritto è vangelo, ma che almeno si dibatta sui contenuti... e piuttosto che criticare Saviano, cominci a parlare delle tante "brave persone" che gravitano attorno ai partiti, soprattutto in casa sua...

  • Di astrolab (---.---.---.234) 13 settembre 2008 21:31
    astrolab

    Ho sempre considerato emilio fede(.....in piccolo) l più grande leccone che vive in europa, in simbiosi con il Cavaliere, un po’ come nella serie televisiva di fantascienza, Stargate, dove un alieno ha dentro un altro essere che lo fa vivere in simbiosi....e trovo questi una persona che di giornalismo, forse , ne masticava ai suoi inizi di carriera , oggi è un personagiio da barzelletta, uno di quelli che dovrebbero togliere dalla TV, se io fossi Berlusca, mi vergognerei di un soggetto del genere, lo assumerei come giardiniere, ma, gli cucirei la bocca perchè da quella, escono solo.. scusate per il termine.. sonore stronzate.

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