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 Home page > Tribuna Libera > Che c’è dopo Draghi?

Che c’è dopo Draghi?

Il vuoto politico che si potrebbe creare dietro il Governo Draghi nel caso di sua elezione a Presidente della Repubblica espresso così sapientemente da analisi spietate da analisi spietate è Cassazione, è quellaltra faccia di una bandiera tricolore nel nostro panorama politico che impietosamente tra giochi di bluff a candidature inesistenti e buffe anche di chi ambisce una carica la più alta carica dello Stato alla quale non si può ambire ma solo meritare per aver servito istituzionalmente senza ombre assolute la Nazione .

Quei nomi che leggiamo veritieri o no, mentre si tengono segreti supposti outsider che usciranno fuori allorché i giochi aperti alla elezione Presidenziale si avvicineranno sempre più alla data prevista? Condivido come già espresso pienamente quell' analisi spietata descritta del nostro panorama politico e al tempo stesso il trovare esclusivamente per gli interessi della Nazione una soluzione condivisibile a tutte le forze politiche di un Superman istituzionale che possa sapientemente condurre e con tutta la sua determinazione pacata quella strada delle riforme, della crescita, del welfare, intrapresa e di cui abbiamo gia avuto quegli encomi dall'Eurozona.

"Sono un nonno delle istituzioni, non ho ambizioni" cosi il nostro e tanto apprezzato presidente del consiglio Draghi si è proclamato neutrale ad ambizioni e competizioni Presidenziali alla Repubblica che sembra non volere giustamente. Ma una competizione per forza di cose dovrà pur esserci, ed è stato così anche per chi al primo turno nella nostra storia Presidenziale e' stato eletto. Competizioni che potrebbero essere tra l'altro un'offesa tra chi sapientemente ha tenuto il Paese con una maggioranza non facile e che in futuro non potrà avere quelle basi solide richieste, come tanti suppongono.

L'analisi tagliente della situazione politica Italiana e della sua tenuta diligentemente sotto controllo nel caso di cui auspico personalmente di elezione del presidente Draghi alla Repubblica non sarà facile sostituirla cosi sapientemente di chi gode ed ha goduto da sempre di quella stima non solo dell'Eurozona, ma internazionale. "Non sono uno scudo allo spread" ma i mercati che anticipano tutto invece dimostrano il contrario con quello spread per quella certezza di quell' uomo delle Istituzioni tanto apprezzato che non potrà sdoppiarsi in due come vorremmo. Né tantomeno per scorrettezza di quegli interessi che vanno ben oltre le istituzioni, ovvero una tenuta di un governo attuale con quel british aplomb benché' di un ineguagliabile rigore istituzionale. Antonello Laiso

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