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Charles Aznavour si rifiuta di cantare con Berlusconi: mezza Francia se la ride

Silvio Berlusconi, l’istrione, Charles Aznavour e il rifiuto. Mezza Francia se la ride, patetico il suo tentativo di salvare la faccia, dai camerini trapela uno smacco bruciante!

La cosa è molto più di una indiscrezione: Charles Aznavour (Legion d’honneur, massima onoreficenza francese) non passa per un uomo che la manda a dire. Pur essendo un uomo di destra attacca il Presidente Francese, riprova ne è questa intervista. E’ un uomo che dà del tu a Sarkozy e al Presidente armeno (fu lui che riuscì a farlo uscire dal carcere) e non è la prima volta che prende posizioni decise. Lo chansonnier è sempre stata una personalità forte, un mostro sacro della cultura francese e poco incline all’appiattimento estetico che pretende il potente di turno. 

Per sottolineare questa sua "indipendenza" riportiamo uno stralcio della succitata intervista: "I nostri politici vivono nei loro palazzi, non vanno dove dovrebbe andare a vedere cosa succede fuori. Anche Sarkozy fa parte di questa schiera di Re che vivono nella loro prigione. Al presidente armeno, la prima cosa che gli dissi fu detto: ’Ti dirò ciò che non va nel paese’. Mi permetto di dargli del tu perché è stato rilasciato dal carcere grazie a me".

Nella stessa intervista chiedeva a Sarkozy di fermare le espulsioni degli stranieri che domandano asilo politico. Un tema che gli sta a cuore poiché d’origini armene e la sua famiglia ottenne asilo politico al tempo del pogrom antiarmeno. Un problema quello degli immigrati (non solo armeni) che, da sempre, gli sta molto a cuore.

Ebbene, vista la reputazione di Berlusconi in Francia, non avrebbe mai accettato di cantare con lui.

 

Berlusconi non ha esitato a metterlo in grande imbarazzo e solo l’immaginazione può farci ipotizzare cosa sia successo nel camerino di Charles Aznavour e quale scusa abbia formulato il suo impresario per giustificare il diniego ad esibirsi con Berlusconi. 

Da vero signore ha fatto chiaramente e cortesemente intendere con una diplomatica piroetta che: "non è il caso che insista..." e state certi che era informatissimo sulla situazione italiana e la legislazione sulla "sicurezza": la comunità armena italiana lo ha infomato fin nel più squallido meschino dettaglio specie per quanto attiene al patto d’acciaio che lo lega a Bossi, anche quest’ultimo molto "noto" oltralpe.

 

"Qualcuno ha scritto che avrei chiesto di cantare con lui" ha detto Berlusconi "ma la carica istituzionale me lo impedisce e poi sono sicuro che sarei stato migliore".

Però la "carica istituzionale" non gli ha impedito di fare le corna in una foto ufficiale, né di fare cucù alla Merkel e nemmeno di urlare " Mr Obama, here Mr Berlusconi ".

Non ci vuole una cima per percepire la piccola rivalsa e l’acredine suscitata dal cortese deciso diniego ad esibirsi con un Silvio se vogliamo in vesti "Nerone" che canta mentre il paese affonda!

Per risollevarsi dall’imbarazzo il Cavaliere se ne è uscito con una delle sue sbruffonate che buttano tutto nel grottesco e nella caricatura più puerile e non ha, nemmeno, capito la "dedica" di Aznavour, una frase che ad un orecchio francese suonerebbe un po’ meno lusinghiera. 

Aznavour ha detto: "Voi siete l’artista più prestigioso che abbia mai aperto un mio spettacolo ". Aggiungete le virgolette alle parole "artista e prestigioso" e avrete capito il senso.

Se avesse accettato la cosa avrebbe avuto la valenza di un certo Papa che strinse la mano a Pinochet!

Infine immaginatevi le ricadute negative sulla sua immagine in Francia, lui che scritto "J’ai vu Paris. Per lui uomo che non è mai stato di sinistra, Berlusconi è troppo.

La "fama" di "istrione", parafrasando una canzone di Aznavour, del Presidente del Consiglio ha travalicato le Alpi, e, oramai, anche a destra c’è una certa vergogna ad accompagnarsi a lui, fosse solo per una canzonetta.

 

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.216) 26 luglio 2010 10:22

    Verace uomo !! cosi’ anche le ideologie o quello che ne rimane vengono oppositate anche da chi come lui ha una icrinazione di pensiero. L’implosione ideologica inizia a far bruciare una miccia preludio di cambi ed analisi di un pianeta stanco di scudi e poltrone. Autocritico anche l’artista e n solo l’uomo ,che supera le propie mura per guardare le verita nscoste ma cosi evidenti ed maniolatrici. l’arte ci insegna qalcosa di irrefrenabile che e’ descritta in tutte le forme adesso pero i "" dipinti buciati su anonime piazze.... """" sono "fenici" perche chiudere l’acqua di un rubinetto nn significa mai avere potere sulla ""NATURA"" elios billitteri

  • Di (---.---.---.244) 27 luglio 2010 11:13

    Credo che ci sia ben poco da commentare....Il nostro "Presidente"..si lascia sempre sfuggire le occasioni di fare bella figura....! e fatti come questi non fanno che umiliarci..."cantare ..." qui c’è da piangere ...non da cantare!

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