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Cesare Maldini: bandiera!

Cesare Maldini è stato una ‘bandiera’, figura che nel calcio sembra sempre più passare di moda.

Due mesi fa ci lasciò un grande uomo, i meccanismi strani della memoria me l’hanno riportato oggi, ho quindi deciso di ricordarlo quale rappresentante di quei calciatori bandiera di cui si sta perdendo traccia anche a causa del denaro e della troppa attenzione mediatica che ha oramai preso in mano il calcio e lo stanno lentamente stritolando.

Cesare Maldini nacque a Trieste nello storico quartiere della Servola nel 1932. Egli scelse e fu scelto dallo sport più popolare in Italia. L’esordio da calciatore con la Triestina avvenne il 24 maggio del 1953. Maldini, difensore di grande qualità dopo aver esordito passò al Milan e da difensore ha giocato fino al 1966.

Maldini è stato un rivoluzionario anche se molto egli deve all’arrivo al Milan di Gipo Viani, due anni dopo il suo esordio. Con lui Maldini vinse due scudetti. Cesare giocava “libero” con eleganza, intelligenza, luce, per se stesso e per i compagni. Sul campo di pallone Maldini ha dato e ha lasciato tanto, altrettanto ha fatto insegnando calcio.

Nel 1963, quando in panchina c’era Nereo Rocco, sollevò, dopo averla vinta, la Coppa dei Campioni. Resterà nella storia del calcio per i suoi successi con il Milan e con la Nazionale, ma anche per la sua umanità, le sue bonarie sfuriate così ben imitate da Teo Teocoli che ne ha fatto un eroe popolare, quando aveva terminato il suo ciclo attivo.

Cesare Maldini è stato una ‘bandiera’, figura che nel calcio sembra sempre più passare di moda, ma nella famiglia Maldini è valsa per ben due generazioni consecutive, prima lui, poi il figlio Paolo altro grande difensore e bandiera milanista.

Sempre al Milan (per non cambiare bandiera), nella Nazionale e in mille altre squadre, recentemente sembrava esserci da sventolare un’altra bandiera di nome Mario Balotelli. In realtà quella bandiera non è riuscita a salire sul pennone per ora… per sempre?

In effetti i bene informati ci raccontano che Marione Balotelli, rimasto fuori dalle convocazioni del ct Conte per gli Europei ed in attesa di conoscere il proprio futuro, si è concesso una vacanza per staccare la spina dopo l’ultima complicata stagione con il Milan: meta esotica per l’attaccante, con il fratello Enock si è rilassato a Dubai. Buon per lui che è sempre al centro dei riflettori, anche di quelli di calciomercato visto che il suo futuro è ancora un rebus: il Liverpool lo ha scaricato, il Milan non sembra intenzionato a confermarlo al termine del prestito e l’ingaggio da 6 milioni di euro netti a stagione frena molte pretendenti. Eppure c’è sempre chi è pronto a tendere una mano all’attaccante, Lazio e Besiktas chiamano a gran voce. Non sono però questi gli unici club interessati: anche il Galatasaray monitora mentre la Sampdoria spaventata dai costi resta più defilata. Insomma, c’è sempre chi è disposto a dare un’ultima chance a Balotelli. Altro giro altra bandiera: il $!

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.15) 10 giugno 2016 11:23
    Giacomo Nigro

    Oggi la bandiere iniziano a sventolare, quando gioca la nazionale la Patria si risveglia in ogni italiano, partiamo in quarta fila, ma la speranza nell’antico stellone non ci molla. Anche se la pole position della Francia di Pogba e di Kanté, di Griezmann e di Martial, di Payet e di Giroud pare fuori discussione. A differenza delle altre piazzole sulla griglia di partenza, sulla cui assegnazione il dibattito è legittimamente ampio ed appunto ci concede qualche speranza. La Spagna non è più quella ma la qualità è rimasta. Il Belgio ha forza fisica e talento, l’Inghilterra sembra più fresca di quella che da tempo immemore illude e poi delude. La Germania non parrebbe quella di due anni fa in Brasile, anche se con i tedeschi la cautela è d’obbligo, e se Cristiano Ronaldo fosse il parente sano di quello (non) visto a San Siro anche il Portogallo potrebbe iscriversi. Vediamo... comunque forza Italia!

  • Di James Stromay (---.---.---.208) 26 giugno 2016 13:31

    Sicuramente una bandiera il talento Cristiano Ronaldo, che con i suoi 17 gol totali è diventato il miglior marcatore di tutti i tempi dell’Europeo.

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