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Caso Ruby, Berlusconi indagato

Berlusconi è indagato a Milano per il caso Ruby, che sarebbe stata ad Arcore sei giorni ad Arcore. Trovate foto nel pc che lo proverebbero. Le ipotesi di reato sono concussione e prostituzione minorile. Il pm: "Rapporti quando era minorenne"

Sbufalato il Giornale. Solo qualche giorno fa inneggiava alla bufala Ruby. Oggi la notizia: Il Premier indagato per concussione e prostituzione minorile. E io continuo a domandare: ancora non basta?

Posso farmi una sana risata? Neanche il tempo di commentare la decisione della Consulta sul legittimo impedimento, la quale in pratica sentenzia: Berluscò te devi fà processà, che arriva un'altra batosta per l'uomo più indagato degli ultimi mille e cinquecento anni. Silvio Berlusconi risulterebbe indagato per concussione e prostituzione minorile.

La vicenda è quella delle presunte coperture e pressioni sulla questura, per il rilascio della - a quell'epoca- minorenne Karima Ruby el Mahroug, e per il ruolo di presunte escort accompagnate nella sua casa di Arcore. Perquisiti casa e uffici della consigliere regionale Nicole Minetti, già indagata per sfruttamento della prostituzione, e gli uffici di Salvatore Spinelli, uomo della tesoreria Fininvest. Le operazioni della polizia giudiziaria sono coodinate dal pm Ilda Boccassini. Il reato di concussione sarebbe stato compiuto per coprirne un altro, ovvero quello di prostituzione minorile. Berlusconi è indagato per il reato relativo all'articolo 600 bis comma 2 del codice penale, il quale prevede che chiunque compie atti sessuali con un minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni, in cambio di denaro o di altra utilità economica, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore a euro 5.164.

Ma come? Solo qualche giorno fa, il Giornale inneggiava alla bufala Ruby! Eh, sì, l'articolo era imbastito sull'archiviazione dell'esposto al Csm del Pm Annamaria Fiorillo contro il Ministro Maroni, ricordate, no? Quella dichiarazione in Parlamento che fece indignare il Giudice del Tribunale dei minori. Ma come al solito i mistificatori di professione fecero un gran mischione spacciando per bufala l'episodio che vedeva coinvolto il Premier e la disperata donzella bisognosa d'aiuto.

Il bunga bunga era una bufala. L'organo di autodisciplina dei magistrati respinge l'esposto della pm che accusava Maroni di bugie per coprire il premier. "Il ministro ha difeso l'operato della polizia". Adesso è ufficiale: il Csm non si occuperà del rituale del «bunga bunga». Nessuna pratica, né una risoluzione, neppure lo straccio di una delibera sulla sexy-storia di Ruby Rubacuori, raccontata in due modi diversi dal pm dei minori Annamaria Fiorillo e dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. Tutto archiviato, con buona pace di chi si faceva già il film dell'imbarazzante seduta a Palazzo de' Marescialli sulle avventure della bella minorenne marocchina, salvata via telefono dal premier Berlusconi dai suoi guai in Questura, la notte del 27 maggio scorso. Delusi.

Delusi, eh? Non c'entrava un'acca: la notizia riguardava semplicemente la risposta del Csm al Giudice. Ecco, queste sono le menzogne spacciate ai boccaloni, mezzo stampa, da chi ci governa. E io continuo a domandare: ancora non basta? Processi e dimissioni. Subito. Altro che governare.

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