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Capitana di (s)Ventura

C’è un posto solo in cui la finzione è accettabile, anzi è funzionale alla sua stessa essenza, ed è il teatro ed il cinema. Fuori di questo ambito tutto il resto è insopportabile, dalle bugie all’apparire senza essere. Fuori della politica, il massimo della finzione è il falso realismo dei reality, e stasera sul gradino più alto della clasifica si è imposta l’Isola dei Famosi, dei non famosi e dei figli di papà.

Precisiamo. Non sono falsi gli sforzi dei "naufraghi" per sopravvivere fra penuria di viveri, incapacità personali a darsi da fare per migliorare l’esistenza e inclemenza del clima (e che quest’anno finora non ci sono stati tifoni!). Non c’è nemmeno un copione, di questo ne sono convinto, che i concorrenti debbono recitare.

La vera finzione sta nella regia del gioco. La produzione fa e disfa come e quando vuole per arrivare al fine prestabilito, per far vincere cioè il predestinato. Quest’anno doveva essere Aldo Busi, ma l’incidente di percorso della settimana scorsa è stato così grave - per l’azienda parapubblica, controllata dal Capo messo in discussione dallo scrittore - da costringere a cambiare il programma con lavori in corso.

Anche la Lecciso faceva parte del piano di portarla avanti: nella prima settimana di nomination, quando lei aveva caldeggiato il voto per tornare a casa, la produzione ha tagliato subito le telefonate prima che il "verdetto" del pubblico (ammesso che sia veritiero) le regalasse il biglietto di ritorno. Quando Loredana è arrivata allo stremo, anche la produzione ha dovuto prender atto della sua volontà, e l’ha fatta allontanare dall’isola.

Se è vero che questo reality è un gioco, nulla vieta che i concorrenti possano anche mettersi d’accordo per tattiche e strategie. Per la produzione, invece, non è così: basta che le varie prove non vadano come lei aveva previsto perché vengano invalidate, ed è già la seconda volta che succede quest’anno.

Interprete massima di questa finzione è Simona Ventura che pensa di essere arrivata ormai nell’olimpo delle star televisive di tutti i tempi. Il suo credo è l’audience e su questo non transige, disposta com’è a passare sopra tutto e tutti, a partire dal casting per finire al suo protagonismo in video. L’altra sera, ad esempio, è andata contro la regola del voto segreto per aizzare la cagnara tra Federico e la (ex) fidanzata; tutto olio che cola per gli indici d’ascolto, salvo poi indossare la maschera della contrita e dell’afflitta per la rottura in diretta.

A questo punto volete sapere chi verrà buttato fuori e chi vincerà? Basta guardare il montaggio della striscia quotidiana per capire dove il pubblico è intruppato a votare, sempre ammesso che il voto sia reale e non reality.
Alla prossima puntata e buon divertimento.

Credits Foto: http://www.flickr.com/photos/258327...

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