• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Sport > Canottaggio, Campionato del mondo di Belgrado | Arancia Meccanica

Canottaggio, Campionato del mondo di Belgrado | Arancia Meccanica

CANOTTAGGIO – CAMPIONATI DEL MONDO – BELGRADO (SER) 2023 Sulle acque remiere è arrivata una nuova potenza vestita d'arancione che fa davvero paura... 

L'Italia chiude con 3 Ori e 8 medaglie totali, ma il loro specifico non è di primo livello... I 51esimi Campionati del Mondo di Canottaggio tenutisi a Belgrado hanno visto l'inatteso exploit senza precedenti dell'Olanda, che per la prima volta nella storia s'è addirittura aggiudicata il medagliere conquistando ben 6 Ori (e 3 Argenti), mettendo in riga tutte le altre dive del remo, dalla Gran Bretagna all'Australia, dall'Italia alla Germania. Una Nazione, quella “orange”, che nel remo vanta sì una lunga tradizione, ma ha sempre costeggiato la riva della modestia, senza scostarsene mai, attestandosi su posizioni autorevoli ma molto distanti dalle nobili blasonate. In questa rassegna iridata, invece, i tulipani hanno collocato un'enorme spartiacque fra il sobrio passato ed il fulgido presente, con la possibilità che questo bottino possa rappresentare l'uscita dal ruscello della esiguità, per addentrarsi in futuro sul lago dell'eccellenza, garantendosi, chissà, quella continuità d'alto livello che in genere contraddistingue le potenze dello sport. Perché, se è vero che nel Canottaggio i mutamenti di merito di un singolo equipaggio sono molto più frequenti che in altre discipline, è altrettanto comprovato che un'intera Federazione non transita facilmente dall'apice della gloria all'abisso delle ambizioni. Le improvvisazioni in questo campo non avvengono quasi mai, né in senso positivo, né in senso negativo, in quanto dietro ad eventuali evidenti progressioni o regressioni raramente c'è la combinazione di eventi fortuiti. Qui fortuna e sfortuna generalmente non incidono più della variazione del vento sui campi di regata. Dietro ai cambiamenti drastici, in un senso o in un altro, si cela quasi sempre il lavoro, buono o cattivo, di un intero movimento. E quasi certamente l'apogeo olandese registrato in acque serbe non è stato l'esito di circostanze figlie della buona sorte o la conseguenza dell'improvvisazione, ma sarà stato il risultato encomiabile di una programmazione seria, ben definita ed accorta, di quelle che conferiscono stabilità duratura ad un intero settore sportivo. Quindi c'è da scommettere che per un bel po' di anni dovremo abituarci alla costante ed ingombrante presenza fra le big della potenza emergente dei Paesi Bassi, destinata a lungo a remare al fianco di giganti acquatici come Gran Bretagna ed Australia. Il maestoso Mondiale disputato dall'Olanda, fra l'altro, si colloca perfettamente in un intero sistema sportivo che nell'ultimo decennio sta intraprendendo una sorta di nuovo corso di merito volto ad ergere su posizioni di assoluta autorevolezza la Nazione arancione. La svolta ebbe inizio ai Giochi Olimpici di Sydney 2000, quando i Paesi Bassi toccarono la quota record di 12 Ori, riuscendo per la prima volta nella storia a banchettare fra le teste coronate dell'intero panorama sportivo. Sarebbero seguiti alcuni lustri di magra, che avrebbero rischiato di far apparire l'exploit australiano un caso isolato privo di ripercussioni positive. Ma nel 2016 la Nazione dei mulini a vento è tornata prepotentemente ad affacciarsi al balcone regale, conquistando 8 Ori, sedendosi a fianco di big del calibro di Australia, Italia ed Ungheria. Quindi a Tokyo ecco l'apoteosi, con la conquista di 10 Ori, 36 medaglie complessive (un record) ed il prestigiosissimo 7° posto nel medagliere, mettendo il muso dinnanzi a colossi come Francia, Germania ed Italia. E questo Campionato del Mondo di Canottaggio sembra il preludio ad un ulteriore generale salto di qualità che potrebbe verificarsi sin dalle prossime Olimpiadi di Parigi 2024... L'ITALIA DEL REMO NON E PIU' IN VOGA? Se l'Olanda vola verso picchi dorati inesplorati, non altrettanto possiamo proferire dell'Italia. Gli azzurri hanno chiuso la kermesse con 3 Ori ed 8 medaglie complessive (3° posto), ma la quasi totalità dei podi è arrivata da imbarcazioni non olimpiche, compresi i 3 Titoli iridati, il che non rende adeguatamente onore ad una scuola, quella italiana, che affonda le radici nella notte dei tempi (il primo Oro olimpico giunse già ad Anversa 1920...). E' innegabile che in vista dei prossimi Giochi parigini, a prescindere dal cospicuo numero di equipaggi che hanno già staccato il pass, il Canottaggio nostrano non voga in acque limpidissime, e questo periodo non particolarmente felice, che stride con il nostro passato, si trascina ormai da circa vent'anni. In questo considerevole lasso di tempo abbiamo raccolto un numero molto esiguo di Ori iridati di prestigio, ed ai Giochi, vero termometro del livello remiero, dal 2004 al 2021 abbiamo racimolato un solo Titolo, vinto due anni orsono a Tokyo, chiudendo le varie rassegne a cinque cerchi sempre ben lontani dalle nostre aspirazioni e dalle altrui Nazioni. E gli ultimi Mondiali non stanno aprendo nuovi scenari idilliaci. Si dice che questa flessione sia dovuta alla poca predisposizione al sacrificio delle nuove generazioni italiche, non più disposte a cimentarsi in uno sport così faticoso e che fra l'altro garantisce pochi introiti e scarsa popolarità, in un Paese dove il Canottaggio ha un risicato seguito di appassionati. Si dice anche che questa regressione sia imputabile alla carente lungimiranza degli enti preposti (non sempre all'altezza dei propositi d'alto lignaggio prefissatisi) ed alla difficoltà di trovare bacini idrografici idonei agli allenamenti. Di certo questa inversione di tendenza non è figlia di combinazioni accidentali, ma è la testimonianza palese che qualcosa in ambito remiero non sta funzionando a dovere, o almeno non così tanto da reggere il passo delle rivali, che sono sempre di più e sempre più agguerrite. Occorre perciò invertire la rotta al più presto, per riportare il nostro Canottaggio sul piedistallo della gloria. E per riuscirci la Federazione dovrà superare se stessa...

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità