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Cane guida: stop alla disinformazione sui disabili

In Italia nessuno conosce le leggi che consentono l’accesso gratuito e ovunque al cane guida, anche dove i cani non sono amessi! Finalmente se ne parla in una puntata di "Ulisse" ma come? Dando informazioni sbagliate, inesistenti, oscurando i veri aspetti di questo importante "ausilio" in quanto rappresenta gli occhi dei disabili visivi. Il mio cane guida è sconosciuto solo in Italia! La politica del "pietismo" e dell’informazione sbagliata per seminare ignoranza e fortificare il medioevo, o forse per controllare meglio i ciechi italiani, che spesso rinunciano al cane guida solo per l’ignoranza che incontriamo fuori di casa. I disabili non devono essere autonomi probabilmente, non lo si vuole, conviene dare informazioni sbagliate per continuare a lucrare sulla nostra pelle.

Nella puntata di "Ulisse" del 17/04/2010 su Rai3, dedicata ai cani e ai gatti (VEDI VIDEO DELLA PUNTATA), anche il cane da lavoro ha trovato il suo spazio, soprattutto il cane da lavoro più importante: il cane guida. Purtroppo non è stato affrontato l’argomento come si doveva, cioè cogliendo l’occasione per dire alcune cose che noi di Blindsight Project ci spolmoniamo a diffondere da anni con la nostra campagna informativa (ad esempio che il cane guida entra ovunque per legge e non paga, ecc.), soprattutto è stata detta una cosa non vera e fuorviante per tutti gli spettatori. Ecco la cosa che mi ha colpito, che mi ha molto irritato e che Ulisse avrebbe fatto meglio a non mandare in onda, soprattutto per tanti ciechi come me che sono ex vedenti e vogliono mantenere una dignità, ma anche perché invece dovrebbe succedere esattamente il contrario di quanto afferma il cieco col cane guida intervistato. Dice di aver perso la vista in un incidente, lo capisco e so bene cosa passa, ma poi afferma che da quando ha il cane guida "non soffre più di solitudine", aggiungendo inoltre che "non si sente solo perché col cane tutti lo fermano e parlano con lui" (??), anziché dire a tutti che un cane guida non va disturbato mentre lavora! Su 10 spettatori 11 penseranno che sarà un bene fermare un cieco col cane guida, penseranno che tutti soffrono di solitudine, che tutti vivono come il cieco intervistato: NO!

 

1) Non siamo tutti uguali, anche se siamo ciechi! 
2) Il cane guida non si disturba né si distrae mai!
3) Un cane guida colma il vuoto, ma non è il vuoto della solitudine, almeno per me e tanti altri, bensì quello creato dalla cecità (spazialità e orientamento), pertanto: lasciatelo lavorare!
4) Un cane guida gioca e socializza, idem un cieco, lasciate però che siano il cane stesso e il cieco a deciderlo!
 
"Ulisse" farebbe meglio ad evitare queste cose, visto che poi migliaia di ciechi col cane guida come me potrebbero giustamente reagire: di tanti ciechi dovevano intervistare il più sfigato?? E poi perché nemmeno un accenno ai diritti del cane guida sprecando minuti però per dire quanto contesto sopra? Noi ciechi con cane, ciechi dalla nascita o no, abbiamo bisogno di diffondere altre notizie, mi sta bene che finalmente dicano come si addestra, mi va bene che parlino del rapporto unico che si instaura col padrone cieco, ma perché demolire quell’atomo di informazione con la frase del cieco sfigato "mi sento meno solo perché col cane tutti mi fermano e parlano con me"?? Ma parlasse per lui!! Nell’immagine Alberto Angela, conduttore di "Ulisse", con un gatto durante la trasmissione in questione, poi un video con lui che spiega alcune cose sulla tv.
 
IL VIDEO (Marcorè fa Alberto Angela)
 
 
DIFFONDI LA CAMPAGNA CANE GUIDA DI BLINDSIGHT PROJECT Grazie!

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