Camera e Senato, i primi passi
Il primo passo che indirizza le nuove forze politiche verso la formazione di governo, e' stato fatto. La "cosa pubblica" avra' forse qualche speranza di essere amministrata, anche se difficilmente per i prossimi cinque anni. Perche'? Sono stati eletti i rappresentanti di Camera e Senato, nelle rispettive figure di Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. Dopo un iter elettorale non molto travagliato, ma comunque costellato da qualche colpo di scena, le formazioni piu' rappresentative del voto del 4 marzo, hanno designato due politici, entrambi di radicale estrazione intellettuale, anche se per nulla convergenti nelle loro visioni di governance della cosa pubblica.
Mo cio' non influisce, in quanto rappresentanti super partes di un Parlamento che inizia a assumere i contorni di cio' che sara' la XVIII legislatura. Si e' comunque molto lontani ancora da quell'impronta caratteriale di cui si e' accennato in precedenza. E si, perche' i responsabili delle nomine di Presidente della Camera e del Senato, si riassumono nei due grandi schieramenti, M5S e Lega, benche' la Casellati appartenga da sempre al circolo di Forza Italia. Si tratta di un connubio strano. Due forze politiche, con programmi diversi ed obiettivi comuni (come sempre). Se la nomina alla presidenza del Senato non muta molto il quadro istituzionale entro cui si sono espressi gli ultimi trent'anni della nostra Repubblica, quella della Camera assume particolare rilievo per il noto back ground di militante attivo che riveste il suo esponente: Roberto Fico. Sempre in prima linea. in testa al movimento dei 5Stelle di Napoli, ha formato la propria personalita' politica nelle piazze, nelle dure giornate di contestazione del sistema ed ha da sempre inciso un solco spartiacque di vedute fra lui e l'ondivago rappresentante ufficiale del movimento, Luigi Di Maio, che fra mille contraddizioni, e' riuscito a traghettare quell'iniziale protesta viscerale sino al Parlamento.
Roberto Fico e' cresciuto all'ombra di un Grillo che nei teatri di tutta Italia, denunciava giustamente le storture di tutta la politica e di tutto il sistema che da sempre caratterizza il paese Italia. E quindi rappresenta quell'ala ortodossa del "non compromesso", anche se in qualita' di Presidente della Camera, non potra' sbilanciare piu' di tanto il suo comportamento. Una cosa e' certa. Malgrado le forze politiche in discorso non avranno molto materiale in comune su cui lavorare, Roberto Fico, sicuramente rimane parte significativa di un'impronta politica di carattere. Non bastera' ad amalgamare le forze in gioco, ma costituira' almeno una garanzia parziale che tutto si svolgera' in un clima corretto.
Mario R. Zampella
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