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Calpesta la guerra: tappeti di pace per l’Afghanistan

Chi l’avrebbe mai detto che un oggetto prezioso come un tappeto potesse diventare un mezzo per veicolare messaggi e avvenimenti? Un tappeto per raccontare la guerra, nodi intrecciati per fare propaganda. Un tappeto di Guerra. Ecco cosa è successo in Afghanistan! 

Nel 1979, a seguito dell’invasione sovietica, il tappeto, manufatto artigianale e per tradizionale molto usato, diventa un vero e proprio strumento di propaganda al fine di incitare la popolazione a combattere il nemico. All’inizio venivano intrecciati solo fucili Kalashnikov, bombe a mano, carri armati ed elicotteri, poi questi nodi iniziarono ad assumere un carattere di tipo celebrativo, raccontando la cacciata dei russi dal paese avvenuta nel 1989 e di propaganda a seguito dell’attacco alle torri gemelle del 2001.

Il paese - dopo 35 anni intensi e drammatici di occupazioni, guerre e attentati - non trova una via di pacificazione e le conseguenze sono disastrose per gran parte della popolazione. L’associazione CooperAction Onlus ha raccolto questi tappeti di guerra creando una collezione utilizzata per promuovere la campagna “Calpesta La Guerra”, una mostra itinerante per raccontare la storia del paese, per denunciare gli orrori del conflitto e la mancanza di difesa e di applicazione dei Diritti Umani.

Grazie a questi tappeti, CooperAction, dal 2008 ha realizzato oltre 55 manifestazioni che le hanno permesso di raggiungere l’Afghanistan e di individuare associazioni femminili che si occupano di formazione professionale e di diritti dell’infanzia. In Italia, CooperAction ha instaurato e consolidato rapporti con ONG e associazioni che si occupano di Afghanistan che hanno rapporti con le stesse associazioni afgane. Questa rete di associazioni italiane ed afgane lavorano costantemente per dar vita a nuovi progetti di sviluppo e di microcredito in Afghanistan. Mettete dei fiori nei vostri cannoni, intrecciate fiori nei vostri tappeti.

Per saperne di più pagina facebook

 

Alessio Di Carlo per "Segnali di fumo - il magazine sui Diritti Umani"

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