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Calibro 9, eliminato il divieto in Italia

La Camera dei Deputati ha votato il “SI” definitivo alla legge europea, che contiene l’emendamento Fazzolari per la completa legalizzazione delle armi in calibro 9x19mm, o 9 Luger, da noi comunemente noto come 9 Parabellum. 

Con questo emendamento si pone fine ad un vulnus legislativo, come stabilito da diverse sentenze della Cassazione ( ultima in ordine di tempo a Maggio di quest’anno, che riguardava solo il nostro paese in tutta Europa e poneva in seria difficoltà sia il settore industriale delle armi che il settore sportivo, in cui noi italiani siamo fra i più bravi al mondo. Tale divieto è stato formalmente introdotto con il decreto legislativo 204 del 2010, che ha modificato la legge n. 110 del 1975 stabilendo che in Italia “non è consentita la fabbricazione, l’introduzione nel territorio dello Stato e la vendita di armi da fuoco corte semiautomatiche o a ripetizione, che sono camerate per il munizionamento nel calibro 9×19 parabellum”, salvo che non siano destinate alle Forze armate o ai Corpi armati dello Stato. In realtà, ancor prima del 2010, tale disposizione è stata sempre tacitamente osservata in virtù di un’interpretazione data dal Banco Nazionale di prova per le armi da fuoco della normativa del 1975. La corte di Cassazione con diverse sentenze aveva già stabilito che questo tipo di munizioni non erano da considerarsi armi da guerre e sancendo quindi la possibilità di detenzione per chi è in possesso di regolare porto d’armi. Ora l’emendamento del senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari sembra porre fine ad una polemica che si trascina da decenni. Le armi corte semiautomatiche in calibro 9mm Luger (9x19mm, comunemente noto come 9 Parabellum) diventano quindi legali anche in Italia come lo sono anche in tutto il resto dell’Unione Europea e in molti altri Paesi con leggi sulle armi ben più restrittive delle nostre, come il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda. “L’Italia esce dunque dal ben poco onorevole club dei 9mm “mutilati” per il mercato civile – che ad oggi include l’India e alcuni Paesi sudamericani – e si apre finalmente non solo ad alternative di mercato più ampie, ma anche a poter organizzare ed ospitare eventi sportivi di respiro internazionale senza complicazioni di carattere legale per i tiratori stranieri.” dice Marco istruttore di tiro presso uno dei più grandi poligoni della Lombardia. Tutto ciò dovrebbe comportare anche una serie di vantaggi per tutto il settore delle armi, che nel nostro paese ha una tradizione antica. Il divieto della calibro nove infatti ha sicuramente danneggiato i nostri produttori di armi (ma anche quelli stranieri operanti in Italia), costretti a una produzione differenziata per il mercato italiano, con un aggravio di costi sia per la produzione che per la commercializzazione. Cosa di cui, oltre agli sportivi, ha risentito tutto il comparto della sicurezza privata, migliaia di persone costrette, per lavorare, a sobbarcarsi costi abnormi rispetto a quanto avrebbe invece potuto accadere. "La legalizzazione del calibro 9x19 parabellum mette fine a un pregiudizio e un aggravio di costi per gli operatori della sicurezza privata e ha anche importanti ripercussioni in ambito sportivo: la Federazione Italiana Tiro Dinamico Sportivo, riconosciuta dal CONI e dalla Federazione internazionale IPSC, il circuito IDPA e gli Enti di promozione sportiva, potranno finalmente organizzare in Italia competizioni internazionali di tiro, con il venir meno del divieto imposto agli atleti stranieri di introdurre sul suolo italiano la propria attrezzatura per lo svolgimento delle gare. Una svolta attesa da decenni da sportivi, addetti alla sicurezza privata, collezionisti o semplici amatori, che grazie a Fratelli d'Italia finalmente diventa realtà". E’ stato il commento dell’autore dell'emendamento Fazzolari in una nota dopo il voto alla Camera

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