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 Home page > Attualità > Economia > Consumatori, ha ragione il Premier Berlusconi: Cacchio!

Consumatori, ha ragione il Premier Berlusconi: Cacchio!

Essì, questa volta ha proprio ragione Berlusconi.

E’ sui consumatori che dobbiamo fare leva perché le dimensioni della crisi dell’economia reale non siano estreme - dice il Premier- Solo questo può fermare un circolo vizioso che va interrotto con forti iniezioni di speranza e fiducia, guardando in faccia la realtà, come noi stiamo facendo. Lo abbiamo detto più volte che in Italia per le banche non cambia niente, per gli imprenditori neppure, perché hanno la liquidità per intraprendere. La profondità della crisi è quindi determinata dai consumatori. Noi saremo arbitri della nostra fortuna. Se le famiglie cambiano lo stile di vita e si lasciano contagiare dall’idea della catastrofe e della crisi, si cominciano a comprare meno auto, meno elettrodomestici, si riducono i consumi e le imprese si trovano a produrre meno, a dover mettere i propri collaboratori in cassa integrazione. Così questi ultimi potranno consumare meno e ci troveremo in una crisi.”

 

Ve lo giuro non avrei mai osato sperare tanta considerazione nei nostri confronti: ci ha promosso sul campo.

Nei meandri di cotanto dichiarare però dobbiamo  raccapezzarci.

Sfrondiamo i sostantivi, togliamo l’enfasi e gli aggettivi dell’esercizio retorico e vediamo cosa resta: LA CRESCITA ECONOMICA RENDE L’ESERCIZIO DEL CONSUMO INDIFFERIBILE. Tutto qui.

Proprio quanto vanno ripetendo da illo tempore i Professional Consumers.

C’è un però, però: se quella pratica si fa indifferibile diviene, che lo si voglia o no, un Lavoro.

Reclamare un Reddito si può, si deve.

Altro che sussidi, social card, bonus e credito.

Essì Premier mio, se spera di ringalluzzire la speranza e la fiducia degli italiani mediante sussidi questa volta mi deprimo.

Se invece, come lei candidamente confessa, in Italia c’è chi ha la liquidità per intraprendere,  rischiando, magari, di non poterlo fare, beh allora a quegli intraprendenti dei consumatori basta riversare parte di quella liquidità, sotto forma di reddito per il lavoro di consumo da svolgere, ed op: fiducia alle stelle e speranza.

Si, speranza in un futuro radioso.

Che ne dice Premier ?

Mauro Artibani

www.professionalconsumer.splinder.com

www.professioneconsumatore.org

 

Commenti all'articolo

  • Di Dave Deep (---.---.---.140) 8 dicembre 2008 12:29

    Questo discorso é antiquato. Davanti alle riflessioni che si possono fare oggi sulla crisi questo discorso detto da Berlusconi mi fa capire che il Capitalismo é una malattia non diversa dal comunismo o dal fascismo. Tu come semplice cittadino sei uno che semplicemente non arriva alle cose, pero forse un giorno capirai. Ti consiglio di leggere la Storia e l’Economia non solo dal punto di vista oggettivo, ma anche da un punto di vista più umano-esistenziale. Cmq ti dico: non é forse possibile che con questa crisi ci renderemo conto che possiamo fare a meno di tante stronzate che il benessere ha creato? Il responsabile della crisi é proprio il concetto che tu esprimi. Non sono i banchieri, i politici, i cittadini che li votano. La responsabile é questa mentalità che pensa ancora che il sistema capitalistico sia un sistema che si puo’ autogestire, autoequilibrare ecc. Sai per me cosa deve succedere a un’azienda come la Sony o come la coca Cola ma anche come la Tim (e tutti milioni di aziende nel mondo)? Devono crepare. Ma non perchè le cose da loro proposte siano sbagliate, ma perché fanno una politica che danneggia (e si vede adesso) solo noi, la gente comune i lavoratori. So che sono solo parole astratte ma finché non si capisce che c’é bisogno di un nuovo sistema autosostenibile i problemi contiuneranno ad esserci. Ridurre una situazione complessa come questa, in cui non si parla solo di crisi economica, ma si parla di una situazione che creerà nuove strutture di potere e ci ridurrà sempre piu’ in schiavitu’ mentale, in cui la Storia finalmente dimostra i fallimenti del Capitalismo (tranquillo che quelle del Comunismo le ha già dimostrate), la disonestà "naturale" delle strutture di potere e tante altre cose, a una questione di fiducia, mi sembra molto riduttivo.Ele stesse persone che hanno perso il lavoro sono responsabili della loro situazione. Pensare che sia ovvio nella vita lavorare per qualcuno che campa alle tue spalle e ti considera per questo una persona di serie B, é una cosa assai stupida; l’unico nostro potere é la riflessione e siccome le persone ignoranti sono le prime ad essere state danneggiate, ben venga questa situazione. chissà che le svegli fuori un po’. Consumare significa anche guardare il Grande Fratello che campa con gli spot, consumare significa permettere alla daewo di comprarsi mezzo Madagascar e rovinare un ambiente unico al mondo, consumare significa acquistare scarpe fatte da bambini di cinque anni, consumare significa accettare che prima o poi ti viene un tumore perché lavori in un luogo di lavoro in cui ogni giorno respiri merda, consumare vuol dire sostenere ogni giorno per milioni di volte tutte quelle aziende che fanno male al mondo (lo conosci questo concetto?), che inquinano, sanno di inquinare e non fanno niente, devo continuare? Adesso stiamo pagando veramente e finalmente le conseguenza di questo consumo estremo. Combattere un problema sostenendo il problema stesso e le persone che lo hanno fino adesso sostenuto e difeso (e continuano a farlo) é qualcosa di assolutamente inconcepibile.

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