• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Ambiente > C’è un’aria, ma un’aria, ma un’aria... che manca l’aria

C’è un’aria, ma un’aria, ma un’aria... che manca l’aria

Un giorno senza la macchina, e cosa sarà mai? Voglio dire, cosa credi di poter cambiare con un solo giorno?

 

Niente, forse. Semplicemente incentivare le persone a lasciare l’auto per preferire altri mezzi, che siano pubblici, che sia la bicicletta o i piedi.

Provate a leggere cosa respiriamo, cosa Make your own banner at MyBannerMaker.com! producono le nostre carissime auto, e forse un pizzico di riflessione la farete anche voi. Come dire, può darsi che vi arrivi diretto quello che un alcolizzato chiamerebbe "attimo di lucidità".

In generale, i motori a combustione interna producono monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (monossido NO e biossido NO2, globalmente indicati come NOx), idrocarburi derivati dalla parziale combustione del combustibile (genericamente indicati come HC), particelle solide portate in sospensione dai gas (dette particolato, e prodotte soprattutto dai motori Diesel) e prodotti derivanti dall’ossidazione di impurità contenute nel combustibile (quali, ad esempio, lo zolfo).

Puntiamo il dito contro il Monossido di carbonio, di cui in alcuni casi, come la provincia di Grosseto, ricerche hanno evidenziato che le auto ne sarebbero le maggiori produttrici (66%).

Monossido di carbonio (CO): Il CO si forma molto rapidamente nella zona "di reazione" (ovvero in prossimità della candela, nei motori ad accensione comandata) come prodotto della combustione degli idrocarburi presenti nel combustibile; a sua volta, il CO è poi ossidato e diventa biossido di carbonio (CO2, ovvero anidride carbonica). La reazione di ossidazione da CO a CO2 è però sensibilmente più lenta di quella che genera il CO, ed inoltre è ostacolata dalla rapida diminuzione della temperatura nella fase di espansione. Il risultato è che non tutto il CO prodotto viene trasformato in CO2.

Le emissioni di monossido di carbonio sono state lentamente diminuite nel tempo, grazie all’utilizzo di veicoli diesel e alla produzione di marmitte catalitiche. Ma ugualmente nelle città trafficate, specie in prossimità di semafori, le concentrazioni sono molto alte.

Punto il dito contro il monosido di carbonio per i suoi effetti e per il semplice fatto che è incolore, e, quindi, "inavvertibile".


Una volta respirato, il CO si lega all’emoglobina con una affinità che è 220 volte superiore a quella dell’ossigeno e formando un composto inattivo fisiologicamente che viene chiamato carbossiemoglobina. Questa sostanza, al contrario dell’emoglobina, non è in grado di garantire l’ossigenazione ai tessuti, in particolare al cervello ed al cuore. (da non solo aria) credo possa essere già una buona ragione per lasciare un giorno la macchina a casa. Magari anche due. Magari imparare ad andare in bici o a piedi.
 

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares