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Bottino: basta la parola!

L'onorevole leghista Buonanno, che è anche sindaco di Varallo Sesia e vicesindaco di Borgosesia, è il primo firmatario di una interessante proposta di legge.

Vuol tassare dell'1% le rimesse degli immigrati non comunitari. Cioè vuol tassare i soldi che queste persone inviano nei loro paesi d'origine, il “bottino” raccolto in questo modo dovrebbe essere devoluto alle associazioni di volontariato.

Questa proposta appare a occhi più avveduti come demagogica e propagandistica in vista delle elezioni amministrative per la Provincia di Vercelli perché unisce due temi politicamente vincenti: tasse e immigrati; considerato che tale proposta è stata preparata da una serie continua di interventi molto negativi contro gli stranieri (non tutti per carità); vorrei dire perché comunque la proposta è, a mio avviso, ingiusta e persino antieconomica. Addirittura potrebbe andare contro alcuni cardini della stessa Lega!

È ingiusta perché:

  • trattandosi di immigrati regolari, questi pagano già le normali tasse (se l'INPS è in attivo lo si deve proprio agli immigrati: sono loro che pagheranno anche le nostre pensioni);

  • in Italia molti italiani evadono le tasse (ovviamente non chi è lavoratore dipendente), ciò è testimoniato dal crescente problema dell'evasione fiscale;

  • le industrie che delocalizzano non portano all'estero capitali? Si tasserebbero anche loro? E uno come Marchionne ad esempio che vive in un paese non comunitario (la Svizzera) non porta fior di capitali all'estero? Si tasserà anche lui?

  • Alla luce di queste considerazioni è evidente che questa è una proposta profondamente ingiusta. Se uno lavora, paga le tasse, fa dei sacrifici per mandare soldi al suo paese d'origine perché deve essere tassato ancora? Non potrà fare dei suoi risparmi quel che vuole?

È inoltre antieconomica infatti, se uno dei cardini della Lega è “aiutarli a casa loro” (slogan che è secondo solo all'ormai famoso “fora d'i ball”), perché preoccuparsi se a casa loro questi magari mettono su qualche impresa, vivono meglio e dunque poi decidono di tornare in patria? Non è questo lo scopo della Lega, liberare l'Italia dagli immigrati? Se li si ostacola, invece di aiutarli a casa loro, quelli resteranno sempre qui: il ragionamento fila liscio no?

In un'intervista il grande scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun ha proprio detto che, se nei loro paesi, queste persone avranno democrazia e un po' di benessere (quindi di opportunità di lavoro e di crescita), non emigreranno più e l'Italia sarà più vecchia, meno popolosa, più povera, ma salva!

La proposta può accogliere solo consensi miopi; chi guarda lontano non può prenderla in considerazione. E poi siamo sicuri che associazioni serie di volontariato vogliano soldi ricavati da un provvedimento ingiusto?

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