• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Bossi, Silvio, la mafia e quei 70 miliardi dati al sénatur...

Bossi, Silvio, la mafia e quei 70 miliardi dati al sénatur...

Scritto con Rabbia e attesa nell’esito del lodo, ovviamente oggi sono molto più sollevato di ieri ma con ciò non giudico vecchio ciò che ieri pensavo e scrivevo, quindi ritengo giusto pubblicare le mie riflessioni sulle varie dichiarazioni del 7 ottobre 2009 fatte da Umberto Bossi & C.
 
Bossi non smette più di stupirci, dopo le esternazioni dei giorni scorsi che a volere far fuori Silvio Berlusconi sia la Mafia, oggi dice che la Lega è pronta a far scendere il Popolo in piazza per la bocciatura del Lodo Alfano.

Scusate, ma mi viene spontaneo chiedere al Senatur se comincia ad avere qualche problema di lucidità, anzi mi viene da chiedere al Senatur Umberto Bossi cosa è successo dal ‘90 ad oggi. Per chi non lo sapesse, Bossi negli anni ‘90 indicava Berlusconi come "mafioso" e come "l’uomo di Cosa Nostra".

Oggi?

Semplice, oggi invece Bossi afferma che è la stessa mafia ad aver complottato contro Berlusconi: "Berlusconi adesso e’ odiato dalla mafia. La mafia puo’ fargli male. Ho pensato che la storia delle donne sia per quel problema li’, perche’ il governo ha fatto una legge durissima sul sequestro dei beni ai mafiosi, che li ha colpiti duramente. Stai attento Berlusconi, quelli non perdonano, la mafia e’ vendicativa" (agenzia AGI, 27 agosto 2009).

Berlusconi non sarebbe più punibile per la sola ragione che il popolo lo vota? Cosa vuol dire, che se Berlusconi compisse un reato anche molto grave ma il popolo continuasse a votarlo tutto gli dovrebbe essere concesso? Assolutamente no!!!

La dimostrazione l’ha data Gaetano Pecorella, parlamentare e legale di Berlusconi, sostenendo che il Premier non va considerato uguale agli altri parlamentari ma ad un livello "superiore". Berlusconi dunque sarebbe "più uguale degli altri". Ma la Costituzione non dice questo, il popolo vota il Parlamento che a sua volta vota il capo di Governo. La Costituzione non può essere stravolta.
Pochi giorni fa è stato stabilito in sede civile che il Signor Berlusconi ha corrotto per prendersi la Mondadori. Oggi Berlusconi si dice allibito per l’esito della sentenza che lo vede “corresponsabile della vicenda corruttiva” e per questo Fininvest deve alla Cir della famiglia De Benedetti 750 milioni di euro, a mio dire ancora pochi.

Quindi abbiamo un corruttore accertato in sede civile ed imputato in altri processi in sede penale che per via della immunità prevista dal Lodo Alfano non verrà sottoposto a giudizio. Mi si viene a dire che il popolo scenderà in piazza?

Bene, allora io a quello stesso popolo che vorrebbe scendere in piazza e che lo ha votato e lo voterà chiedo: se per caso qualcuno di voi fosse imputato come lo è il signor Berlusconi, sarebbe contento di ottenere un trattamento diverso? E quindi andare in carcere se riconosciuto colpevole? Vi chiedo ancora: qualcuno scenderebbe in piazza per voi? No è la risposta, e allora vi dico che, visto che abbiamo una delle Costituzioni più ben fatte al mondo per via dell’equilibrio costruito ad hoc per evitare GOLPI ed eccessivi strapoteri, cerchiamo di tenercela stretta la nostra COSTITUZIONE e di non farci convincere dall’informazione malata che ci viene passata. Svegliamoci...

Concludo agganciandomi all’argomento iniziale e quindi con un quesito per i Leghisti che tanto odiano Fini e Berlusconi (a loro dire): come mai Bossi ha fatto questo cambiamento dal ‘90 ad oggi nei confronti del Berlusconi?

Nel marzo del 2007 i giornali pubblicarono una notizia riguardante una presunta elargizione di denaro da parte di Silvio Berlusconi a Umberto Bossi. Nell’ambito dell’inchiesta relativa al dossieraggio illegale condotto da alcuni funzionari della sicurezza Telecom e del SISMI fu arrestato su richiesta della Procura di Milano il 18 gennaio 2007 Guglielmo Sasinini, ex-giornalista del settimanale Famiglia Cristiana, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla violazione del segreto d’ufficio, alla corruzione e all’accesso abusivo al sistema informatico. Nelle agende sequestrate a Sasinini fu trovata una nota relativa alla presunta elargizione di settanta miliardi di vecchie lire da Silvio Berlusconi a Umberto Bossi, «in cambio della totale fedeltà». Negli appunti del giornalista si legge anche questa frase: «In quel periodo pignorata per debiti la casa di Bossi. Debiti già ripianati con... 70 miliardi». Quando questa notizia apparve sulla stampa (23 marzo 2007), Bossi annunciò querela nei confronti di Sasisini e l’avvocato Niccolò Ghedini definì la notizia “falsa e destituita di fondamento”. Secondo la giornalista Rosanna Sapori, che ha lavorato per anni a Radio Padania Libera, Umberto Bossi avrebbe venduto a Berlusconi addirittura la titolarità del simbolo del partito.

La nota sulle agende di Sasinini e le dichiarazioni della Sapori non hanno ad oggi trovato conferma. Voglio tuttavia riportare alcuni articoli sulla vicenda a scopo di approfondimento e riflessione.

Buona lettura

LINK:

”Da Berlusconi 70 mld per la fedeltà di Bossi” (corriere.it, 23 marzo 2007)

”70 miliardi da Berlusconi alla Lega? Bossi querela Sasinini” (sole24.it, Sara Bianchi, 23 marzo 2007)

”Un contratto Bossi-Tremonti. Così Giulio diventò ministro” (repubblica.it, Walter Galbiati, 27 marzo 2007)

“Il Prezzo della Lega” (intervista di Piero Ricca a Rosanna Sapori, pieroricca.org, 13 aprile 2007)

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares