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Black Bloc e giornalismo ignorante

A seguire la fiducia a Berlusconi, Roma ha vissuto episodi di guerriglia urbana, con numerosi manifestanti che hanno attaccato le forze dell'ordine per penetrare all'interno della "zona rossa" vietata ai cortei.Governo-notizia ok fiducia,rabbia black blok in centro RomaIn tutta Europa negli ultimi due anni si sono viste scene del genere, ma in nessun paese europeo i giornalisti e i politici sono stati così ignoranti da invocare i Black Bloc. Si potrebbe dire che in nessun paese europeo l'informazione è tanto malmessa e in nessun paese europeo i leader si possono permettere di corrompere i parlamentari alla luce del sole, ma sono considerazioni che non scusano quei giornalisti o quei politici che hanno invocato la calata dei BlacK Bloc. Il Blocco Nero è una realtà che nasce e muore a cavallo del 2000. Il Blocco Nero è allo stesso tempo una tattica e una filosofia del confronto di piazza, abbracciata da parte del movimento anti-globalizzazione che in Italia non si vede in piazza dal tragico 2001, quando fu soffocato dalla "macelleria messicana" organizzata a Genova. Black_Bloc_demonstrators_at_J20il Blocco Nero operava secondo modalità precise che prevedevano di evitare il confronto con le forze dell'ordine, muoversi in piccoli gruppi per colpire e danneggiare i simboli del rapace capitalismo transnazionale per poi rientrare nel corteo del Blocco Nero e rendersi indistinguibili e non identificabili. Escluse le aggressioni alle persone, escluso l'ingaggio con le forze dell'ordine, l'operatività era limitata al colpire e al darsi alla fuga il prima possibile. Niente del genere si è visto a Roma, dove invece è andato in scena il più classico dei confronti di piazza tra manifestanti e forze dell'ordine.

Il fatto che quelli del Black Bloc agissero vestiti di nero e a viso scoperto per rendere i suoi partecipanti meno identificabili non significa ovviamente che chiunque si travisi in maniera simile appartenga a un Blocco Nero. Ma per i nostri giornalisti e politici il tempo si è fermato a quando il governo riuscì a indirizzare lo sdegno pubblico sui Black Bloc visti in azione a Genova. Un punto assunto anche dall'opposizione, che infatti nemmeno dopo le pesantissime condanne rimediate dai funzionari impegnati nella "macelleria messicana" è riuscita a indossare i panni di difensore della legalità democratica e repubblicana.

Così ancora oggi molti la menano con i Black Bloc che non esistono più da anni, ma che fanno sempre la loro porca figura con chi osserva esclusivamente dalla finestra televisiva e magari non ha nemmeno avuto notizia delle condanne per i fatti di Genova, ai quali non è stato dedicato nemmeno un misero dibattito rissoso nelle apposite arene serali. La memoria dei Black Bloc invece non muore mai, tanto il giornalista può contare sul fatto che da sempre chi s'impegna nella violenza di piazza si travisa e difficilmente si presenta abbigliato in colori sgargianti. Sono Black Bloc, sono il male, la parte oscura della società, la matrice del disordine e dell'anarchia, il rifiuto del confronto democratico e via delirando. Roma sotto l

Non si è visto nessuno Blocco Nero a Roma e non era un Blocco Nero nemmeno quello dei fascisti che hanno allietato alcuni dopo-partita delle squadre romani negli anni scorsi. Non esiste nessun Blocco Nero. C'erano manifestanti, ci sono state violenze, ma niente Black Bloc, i giornalisti dovranno fare la fatica d'indagare chi fosse questa gente e di capirne le ragioni, se ne avranno voglia, ma intanto possiamo star sicuri che chi parla di Black Bloc è uno scarso, nella migliore delle ipotesi. E a conforto c'è anche un'altra evidenza: non sanno nemmeno scriverlo. Ad esempio l'ANSA scrive Black Blok, mentre il QI e l'Unione Sarda abbondano con Black Block Oggi Berlusconi ha stuprato per l'ennesima volta la nostra fragile democrazia e come al solito non ha usato nemmeno il preservativo, mandando a schermi unificati la corruzione di alcuni deputati dell'opposizione. Che in una situazione del genere molti evochino i Black Bloc, rende perfettamente la misura del disastro morale e culturale che ha investito questo paese. Attenti ai Black Bloc, mi raccomando.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Toscana (---.---.---.3) 15 dicembre 2010 20:35

    Ovvio che la popolazione si ribelli a quello che stà succedendo in politica, l’unico modo per far vedere il proprio dissenso è quello di manifestare, è totalmente inutile starsene a casa a discutere con la propria famiglia o con il proprio vicino di casa su quanto sia ingiusto quello che sta accadendo. Negli ultimi anni però la manifestazione pacifica non piace molto ai giornalisti, "non fà ascolti" ed ecco che per rendere tutto più visibile bastano alcuni petardi o alcuni fumogeni : la notizia finisce in prima pagina o nella prima parte dei telegiornali. Forse il problema siamo anche noi utenti perchè alla fine il telecomando lo abbiamo noi e qundi in un certo senso siamo noi a decidere se ci piace di più una manifestazione pacifica o una non pacifica. Lascio a voi le consclusioni.
    Ciao dalla Toscana .

  • Di Christophe (---.---.---.47) 16 dicembre 2010 07:23

    Quoto, quoto e quoto, un articolo perfetto!! 

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.180) 16 dicembre 2010 10:18
    Damiano Mazzotti


    Infatti non hanno mai arrestato nemmeno un black blok? Come mai?

    Però a Genova c’erano i Black Blok in cui probabilmente opera una maggioranza di estremisti stranieri...

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