Bertolaso, Cosentino, Di Girolamo: trova le differenze
La vedete la differenza? E’ questa.
Questa foto rappresenta una verità incancellabile ed insormontabile: somiglia a quell’infame "papello", quel fogliettino di carta impugnato dai pm di Palermo, quella trattativa "Stato - Mafia" e quell’inchiesta che minaccia il futuro del nostro Premier.
La sentenza l’ha emessa L’Espresso.
Una foto è una prova. Quanto basta.
Quanto serve a schierare un plotone di moralisti. Quanto occorre per un’esecuzione pubblica. Quanto basta a far dimettere un Senatore della Repubblica, Di Girolamo.
Che cosa era stato dato, fino ad ora, in pasto all’opinione pubblica? Intercettazioni, e nemmeno. Trascrizioni di versi, spezzoni di frasi, simulazioni di dialoghi.
Poco. Non bastano. I casi Bertolaso e Cosentino ne sono la prova.
Le loro dimissioni sono state respinte. Lì erano i giudici che erano infami.
Curioso è stato il punto di vista del Presidente dei Senatori del PDL, Maurizio Gasparri, sul caso Di Girolamo: "Abbiamo visto che della questione si è occupato anche il Procuratore nazionale antimafia. Se dalle carte della magistratura emergeranno elementi, deve essere chiaro che nessuno è intoccabile. Non ci saranno impedimenti".
"Se dalle carte della magistratura emergeranno elementi..."
Sapete, ieri la Cassazione ha confermato "l’adeguatezza" della richiesta d’arresto di Cosentino. Sembra che 6 pentiti di camorra abbiano fatto il suo nome. Ma non basta.
Le dimissioni di Cosentino sono state respinte.
Invece secondo la Procura di Firenze Bertolaso e Balducci sono sempre stati in contatto, anche dopo il terremoto. Balducci era il suo vice ed era "l’Attuatore di Opere": infatti si è dimesso.
Bertolaso no. Anche le sue dimissioni sono state respinte.
Ma intanto stavo pensando ad una cosa: vedete questa foto? E’ il calciatore del Napoli Marek Hamsik ripreso con il latitante Domenico Pagano.
E se quel Boss fosse capitato sotto al braccio di Di Girolamo per caso? Le persone famose a Napoli, come in tutte le città dove esiste la criminalità organizzata, sono continuamente a contatto con tante persone, anche la foto di Hamsik ne è una prova.
Ed invece per Di Girolamo il processo mediatico ha deciso di no.
Come immaginavo alcuni giorni fa il Senatore oggi si è dimesso, e nessuno respingerà le sue dimissioni. Perchè, come diceva Gasparri nel suo caso "sono emersi elementi..."
Quegli elementi di cui parla è quella foto. Basta. Punto.
Andava tracciato un solco, un limite che giustificasse il comune senso del pudore del PDL. Serviva un capro espiatorio, ed il Senatore ci è cascato a pennello.
Nel caso Bertolaso, le dimissioni di Balducci "l’Attuatore" sono bastate ad acquietare per un po’ l’opinione pubblica: anche lì è stato trovato un capro espiatorio, e qualora fossero spuntate delle foto accanto ad una torta, Bertolaso aveva a che fare con imprenditori, non con mafiosi.
Per Cosentino invece, per dirla alla Gasparri, "non è emerso nessun elemento", non ci sono foto con camorristi, tant’è che anche se la Cassazione confermi adeguata la sua richiesta d’arresto, è poco e non basta.
Morale della favola: anche l’italiano più imbecille e più gossipparo si è scandalizzato e si scandalizzerebbe per quella foto di Di Girolamo. Nei casi Bertolaso e Cosentino non fa niente, sono solo chiacchiere: DIMISSIONI RESPINTE.
Questa foto rappresenta una verità incancellabile ed insormontabile: somiglia a quell’infame "papello", quel fogliettino di carta impugnato dai pm di Palermo, quella trattativa "Stato - Mafia" e quell’inchiesta che minaccia il futuro del nostro Premier.
La sentenza l’ha emessa L’Espresso.
Una foto è una prova. Quanto basta.
Quanto serve a schierare un plotone di moralisti. Quanto occorre per un’esecuzione pubblica. Quanto basta a far dimettere un Senatore della Repubblica, Di Girolamo.
Che cosa era stato dato, fino ad ora, in pasto all’opinione pubblica? Intercettazioni, e nemmeno. Trascrizioni di versi, spezzoni di frasi, simulazioni di dialoghi.
Poco. Non bastano. I casi Bertolaso e Cosentino ne sono la prova.
Le loro dimissioni sono state respinte. Lì erano i giudici che erano infami.
Curioso è stato il punto di vista del Presidente dei Senatori del PDL, Maurizio Gasparri, sul caso Di Girolamo: "Abbiamo visto che della questione si è occupato anche il Procuratore nazionale antimafia. Se dalle carte della magistratura emergeranno elementi, deve essere chiaro che nessuno è intoccabile. Non ci saranno impedimenti".
"Se dalle carte della magistratura emergeranno elementi..."
Sapete, ieri la Cassazione ha confermato "l’adeguatezza" della richiesta d’arresto di Cosentino. Sembra che 6 pentiti di camorra abbiano fatto il suo nome. Ma non basta.
Le dimissioni di Cosentino sono state respinte.
Invece secondo la Procura di Firenze Bertolaso e Balducci sono sempre stati in contatto, anche dopo il terremoto. Balducci era il suo vice ed era "l’Attuatore di Opere": infatti si è dimesso.
Bertolaso no. Anche le sue dimissioni sono state respinte.
Ma intanto stavo pensando ad una cosa: vedete questa foto? E’ il calciatore del Napoli Marek Hamsik ripreso con il latitante Domenico Pagano.
E se quel Boss fosse capitato sotto al braccio di Di Girolamo per caso? Le persone famose a Napoli, come in tutte le città dove esiste la criminalità organizzata, sono continuamente a contatto con tante persone, anche la foto di Hamsik ne è una prova.
Ed invece per Di Girolamo il processo mediatico ha deciso di no.
Come immaginavo alcuni giorni fa il Senatore oggi si è dimesso, e nessuno respingerà le sue dimissioni. Perchè, come diceva Gasparri nel suo caso "sono emersi elementi..."
Quegli elementi di cui parla è quella foto. Basta. Punto.
Andava tracciato un solco, un limite che giustificasse il comune senso del pudore del PDL. Serviva un capro espiatorio, ed il Senatore ci è cascato a pennello.
Nel caso Bertolaso, le dimissioni di Balducci "l’Attuatore" sono bastate ad acquietare per un po’ l’opinione pubblica: anche lì è stato trovato un capro espiatorio, e qualora fossero spuntate delle foto accanto ad una torta, Bertolaso aveva a che fare con imprenditori, non con mafiosi.
Per Cosentino invece, per dirla alla Gasparri, "non è emerso nessun elemento", non ci sono foto con camorristi, tant’è che anche se la Cassazione confermi adeguata la sua richiesta d’arresto, è poco e non basta.
Morale della favola: anche l’italiano più imbecille e più gossipparo si è scandalizzato e si scandalizzerebbe per quella foto di Di Girolamo. Nei casi Bertolaso e Cosentino non fa niente, sono solo chiacchiere: DIMISSIONI RESPINTE.
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