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 Home page > Attualità > Società > Berlusconi, un alibi per tutti

Berlusconi, un alibi per tutti

Che strano paese quello in cui si confondono le risoluzioni dei problemi, che sono sintesi della volontà dei più, con le responsabilità e gl’interessi dei singoli anche potenti.

Lo scontro sui problemi giudiziari del premier si riaccende ciclicamente e sembra essere identificato come il vero problema della Giustizia di questo paese. Ma l’inefficienza del funzionamento della giustizia è individuato dai cittadini nella inspiegabile durata dei processi.

Il Cavaliere in verità si sottrae in tutti i modi, ostruzionistici e furbeschi, a qualsiasi processo. Ma giudici, avvocati, cancellieri e personale tutto dell’amministrazione giudiziaria cosa fanno per velocizzare i processi, accorciare i tempi d’attesa per i cittadini e le imprese, che ricevono un grave danno dalla negligenza e le lungaggini del loro lavoro?

La RAI non è di proprietà di Berlusconi. E tuttavia, come capo di una coalizione di governo, egli se ne serve come fosse sua.

Ma è colpa di Berlusconi solo, o il degrado del servizio pubblico radio-televisivo è conseguenza della lottizzazione partitica, che dura da cinquant’anni? Perché nessuno propone di privatizzarla, per far concorrenza vera alle tv berlusconiane ed un servizio al Paese, che in un sol colpo si libererebbe di due malanni, la lottizzazione e il monopolio politico dell’azienda?

L’attuale legge elettorale è una “porcata”, a giudizio del suo stesso inventore, perché concede alle segreterie dei partiti di poter in pratica “nominare” chi siederà in parlamento.

Fa comodo a Berlusconi, che non vuole assolutamente cambiarla anzi voleva estenderla anche alle elezioni europee. Ma conviene anche agli altri partiti. Perché i nostri oligarchi non la cambiano? Non si conosce politico che abbia un tal proposito!

La crisi economica morde. Il Pil è calato del 5.9%, le entrate sono diminuite, il debito è aumentato, la disoccupazione e la cassa integrazione pure.

E la responsabilità di chi è? Del governo e segnatamente di Berlusconi.

E’ superfluo aggiungere che le colpe del malgoverno sono dei governi. Ma Comuni, Regioni, Province, Circoscrizioni, Comunità montane praticano forse politiche virtuose o continuano ad indebitarsi allegramente, spesso per conseguire l’interesse di pochi?

E se nessun soggetto politico chiede di ridurre la spesa pubblica,anzi tutti assediano il ministro Tremonti in cerca di fondi; ed il tesoro continua ad emettere bond, cioè a far debiti a nostro nome per dare a tutti servizi indispensabili e superflui, scaricando sulle future generazioni il disastro dell’azione politica attuale, responsabile di tutto non può essere il Cavaliere.

Altrimenti basterebbe liberarsene per vivere felici e contenti.

Berlusconi è diventato un utile alibi per tutto e per tutti.

Commenti all'articolo

  • Di Pietro (---.---.---.87) 22 maggio 2009 14:07

    Sono d’accordo con l’articolo, ma questa affermazione è falsa:

    http://www.antoniodipietro.com/2007...

    Ovviamente i media grossi non ne parlano, chissà perchè...
    Meglio informarsi in rete...

  • Di Enrico (---.---.---.156) 22 maggio 2009 15:02

    "Ma giudici, avvocati, cancellieri e personale tutto dell’amministrazione giudiziaria cosa fanno per velocizzare i processi, accorciare i tempi d’attesa per i cittadini e le imprese, che ricevono un grave danno dalla negligenza e le lungaggini del loro lavoro?"

    Fanno quello che possono fare, il loro lavoro, ma non sono certo loro a poter cambiare gli ordinamenti giuridici, è un compito che spetta alla politica.
    Da quel che vedo la magistratura (quando Berlusconi è al potere, ovvero quasi sempre) è costretta a remare contro un governo ostile, che fa di tutto per ostacolarla e svalutarla di fronte all’opinione pubblica.
    In questi mesi, ad esempio, sono stati tagliati pesantemente i fondi pubblici destinati ai tribunali, ed addirittura il ministro Alfano (velocissimo quando bisogna confezionare un Lodo su misura la premier) ha lasciato scadere il contratto con le società impiegate nel trascrivere i verbali dei processi, costringendo i magistrati a scrivere tutto a mano...

    • Di lupo solitario (---.---.---.120) 23 maggio 2009 18:28

      Tutti si lamentano dei tagli ai trasferimenti operati dalla finanziaria e tutti pretendono a giusta causa soldi in più per tutto!!!
      Mi chiedo se siamo di fronte al famoso " Pozzo di San Patrizio "!!!!

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 22 maggio 2009 15:49
    Elia Banelli

     I giudici ed i magistrati (e tutto il personale che lavora nel campo della Giustizia) sono le prime vittime, insieme ai cittadini, della lunghezza dei processi e delle lentezze amministrative.
    Cosa c’entrano loro? E’ il governo che fa le leggi e deve intervenire per rendere la giustizia più rapida ed efficiente.
    E’ il potere esecutivo che legifera mentre quello giudiziario si limita ad applicare ed interpretare le norme.
    Il problema è che la politica NON HA NESSUN INTERESSE CHE LA GIUSTIZIA FUNZIONI (i primi ad avere guai seri sarebbero i nostri parlamentari e coloro che navigano negli affari sporchi da fior di milioni). 
    No facciamo confusione di ruoli e responsabilità. 

    • Di antonio251039 (---.---.---.32) 22 maggio 2009 16:40

      Ma avete mai sentito parlare di giudici che fanno i consulenti, partecipano a manifestazioni politiche, a dibattiti televisivi, sono imboscati in segreterie di partito e via discorrendo? In questo paese chi è senza peccato scagli la prima pietra!

    • Di Enrico (---.---.---.156) 22 maggio 2009 17:24

      Non ho capito l’obiezione.
      Molti lavoratori fanno capolino negli studi televisivi per dare voce alla propria categoria, i parlamenteri e i ministri poi, che si presume essere più impegnati e meno sostituibili di un qualsiasi magistraato, fanno presenza fissa nei salotti tv.
      Perchè ai magistrati dovrebbe essere impedito?

    • Di antonio251039 (---.---.---.32) 22 maggio 2009 19:06

      Caro Enrico, se molti magistrati, colti dal virus della visibilità mediatica, si esponessero di meno ed avessero più rispetto della sacralità della propria funzione, riscuoterebbero la stima e la considerazione dei cittadini. Invece spesso alcuni di loro, per modo di fare, scendono al livello dei politici politicanti. Cordiali saluti.

    • Di Enrico (---.---.---.95) 22 maggio 2009 20:05

      A me pare invece che restando in silenzio, con il Presidente del Consiglio a declamare a reti unificate sul loro essere comunisti, di parte, invidiosi, cancro della democrazia, eccetera. i magistrati vedrebbero rapidamente svanire nel nulla il consenso verso di loro.
      E’ in opera da anni un opera di pesante svalutazione e degelegittimazione sulla Giustizia ad opera del governo, e non si può lasciare che siano solo i detrattori supportati da Berlusoni a parlare.

    • Di uno (---.---.---.94) 22 maggio 2009 22:12

      Bisogna mettere più carne al fuoco e con molti cuochi sennò si mangia tutta la vita fagioli (se qualcuno si ricorda dei fagioli, forse i più fortunati che potevano almeno mangiare quello).

    • Di Granchi Federico (---.---.---.81) 23 maggio 2009 04:13

      Ma quanti magistrati hai mai visto in televisione?

      Sembra che ci siano passati tutti e che siano tutti ospiti fissi in qualche programma.
      In realtà io ho visto solo De Magistris e la Forleo; e tutti sappiamo perchè ci erano andati e qual’era il clima verso i magistrati (grazie agli interventi spietati di Berlusk & C.).
      Ma loro, si sà, non hanno il diirtto di parlare in televisione. Ci vanno cani e porci, in televisione, a parlare: deputati, senatori, ministri, vice-ministri, Presidenti di Camera e Senato, il Premier, ecc.... e loro non possono andarci?
      Per quale motivo?
      Per quale motivo intaccherebbero la sacralità del loro mestiere andando a parlare in televisione?

      La verità è che l’italiano vede sempre male chi lavora nella giustizia; e quindi non perdona niente al poliziotto o al magistrato e perdona tutto a tutti gli altri.
      Siamo un paese di furbi, noi.

    • Di (---.---.---.234) 23 maggio 2009 17:05

      Caro amico, mi spiego meglio. Qui non si tratta della libertà di parola dei giudici, ma dell’opportunità di non rincorrere Berlusconi sul terreno, a lui più congeniale, quello politico, rendendolo martire perseguitato dai magistrati. E’ quel che vuole. La questione è un’altra. La giustizia dovrebbe essere al servizio dei cittadini, non di Berlusconi nè dei giudici. Ed invece in questo paese tutta la Pubblica Amministrazione esiste per mantenere sè stessa. E i cittadini vadano a farsi benedire!

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