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 Home page > Attualità > Politica > Berlusconi non si ricandiderà. Voi ci credete?

Berlusconi non si ricandiderà. Voi ci credete?

Un anno scarso e i suoi slogan ci rincorreranno. Silvio Berlusconi tornerà (anche se in verità non è mai uscito dalla scena politica) in veste di candidato alla carica di Presidente del Consiglio. Qualcuno di voi ha creduto alle dichiarazioni dell’ex premier che annunciava ritiri e passaggi di consegne al pupillo Alfano?

Noi no.

Il Pd, la presunta opposizione, è in frantumi. La Lega Nord, consapevole di non poter fare a meno del Cavaliere (il quale a sua volta ha bisogno dei voti verdi), appena sentirà il profumo delle poltrone rientrerà nei ranghi e suggellerà il ritrovato amore dopo una cena in quel di Arcore. La farsa finirà e tutto verrà liquidato con il prevedibile: “Siamo stati fraintesi dalla solita stampa”.

Non avremo scampo: televisioni, radio, internet, manifesti murari. L'Italia avrà la faccia e la voce di Silvio Berlusconi. Troppo ghiotta l’occasione. Il governo presieduto da Mario Monti ci ha solo dato una parvenza di sobrietà. Non ci è sembrato vero: facce normali al posto del club degli impresentabili attori, calciatori, veline, cantanti lanciati in politica dall’ancor più improponibile capo dell’esecutivo.

Solo apparenze, però.

Nelle linee programmatiche le idee sono le stesse e questo lo sapevamo. Monti non è altro che una prosecuzione di Berlusconi e sa facendo proprio parte di quello che Berlusconi avrebbe voluto fare. La riforma del Mercato del lavoro con il “ritocco” dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, la Manovra Salva Italia, rispecchiano in pieno gli interessi degli imprenditori, l’indifferenza verso il precario, l’indifeso.

Il malcontento verso il governo tecnico, non a caso, cresce e Berlusconi troverà il pretesto per tornare alla carica: stravolgerà la realtà, omettendo che quello era anche il suo programma, scaricherà tutto su Mario Monti e tornerà a vendere spot elettorali. Facilissimo intuirne il copione: contro i politici delle tasse, contro l’austerità. Promesse ripiene di sorrisi, barzellette e pacche sulle spalle per ultimare il progetto di distruzione della giustizia e mettere a punto agevolazioni per le proprie aziende.

Difficile immaginare come andrà a finire, ma ci ritenterà senza fare appello al senso del ridicolo. Non l’ha mai avuto, nemmeno nella cosiddetta comunicazione politica. Ripetitivo fino allo sfinimento, riesce a riciclare le battute di anni prima. Ecco un esempio: colpì un avversario politico nel 2008 con argomentazioni sconclusionate e pronunciò le identiche frasi a maggio 2011, rivolgendole a un’altra persona.

Ecco cosa ha affermato, con riferimento all’ex sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino tredici mesi fa: “Ho capito perché è sempre incazzata: si guarda allo specchio la mattina e si rovina la giornata”. Guardate questo video del 7 aprile 2008 e sentite il precedente riservato a Renato Soru, all’epoca governatore uscente della Regione Sardegna. L’intercalare biascicante e alcuni altri particolari, come la strana teoria della genesi dell’isola, quanto l’aver confuso la Sardegna con la Corsica, ci fecero pensare a un Berlusconi leggermente brillo.

Risentire le stesse sciocchezze, ripetute in contesti differenti, conferma che il Berlusconi è così al naturale: inconsistente, incapace di argomentare e discutere. In un concetto più chiaro: un patetico replicante di un copione che esiste solo nella sua testa.

Attenzione: lo riproporrà nel 2013!

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