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Berlusconi lascerà il Pdl per fondare un partito di imprenditori insieme a Briatore?

Il mare di scandali che ha colpito il Pdl negli ultimi mesi sembra aver convinto Silvio Berlusconi ad abbandonare il partito del predellino per fondarne uno nuovo.

 

La memoria di molti è tornata al 1993 quando, con “Manipulite”, si ebbe un commissariamento dell’intero arco parlamentare. Dopo il caso Fiorito che ha portato alle dimissioni della Polverini, il Pdl sembra essersi spaccato all’interno, così come scricchiola pericolosamente anche la coalizione con la Lega.

Appena chiusa la vicenda Lazio, un nuovo caso in Lombardia con l’assessore Zambetti accusato di voto di scambio con la mafia. Il governatore Formigoni invece di dimettersi lancia minacciose dichiarazioni verso Piemonte e Veneto, gestite dalla Lega. Come se tutto questo non bastasse, ecco arrivare lo scioglimento della giunta di Reggio Calabria, accompagnata dalle realistiche, quanto tragiche, dichiarazioni dell’ex sindaco Demetrio Alba"Impossibile evitare le infiltrazioni: tutta la società reggina è contigua alla 'ndrangheta".

Silvio Berlusconi, intervistato da Belpietro, aveva fatto un passo indietro all’interno del partito in nome di una coalizione di moderati che potesse sconfiggere la sinistra alle prossime elezione, ma in uno scenario politico così incerto, tutti pensano di avere una possibilità e l’invito non è stato raccolto dai centristi.

Si aprono nuovi scenari, il quotidiano La Stampa parla di una possibile cordata di imprenditori, radunata dal Cavaliere, per la creazione di una nuova lista civica da presentare alle prossime elezioni. In realtà Berlusconi, durante l’intervista con Belpietro, aveva già parlato di un nuovo simbolo e un nuovo nome per il Pdl, ma dopo tutti gli scandali sembra ipotizzabile che il Cavaliere stia pensando di abbandonare definitivamente la nave in rotta.

Durante il vertice del Popolo delle Libertà della settimana scorsa a Palazzo Grazioli, Alfano avrebbe parlato di un partito “praticamente finito”, come riporta sempre La Stampa, manifestando la necessità di una totale riorganizzazione per presentarsi alle prossime Politiche. Lo stesso Alfano, però, avrebbe rifiutato l’offerta del Cavaliere di far parte della nuova lista: “Il mio posto rimane alla guida del partito, che ha ancora molto da dire”. In effetti abbandonare la nave adesso potrebbe dar vita a una fuga generale dal Pdl, autoeliminandosi da tutte le consultazioni regionali previste da qui alle prossime elezioni.

Per la possibile lista civica di imprenditori promossa da Berlusconi spuntano i primi nomi. L’obiettivo principale è portarsi dietro gli imprenditori del Pdl come la Santanché e la Brambilla ma si cerca anche un nome di spicco del panorama internazionale. Mentre sembra improbabile una partecipazione di Montezemolo, probabile l’adesione di Briatore, grande amico di Silvio e suo ospite in Kenya un mese fa. L’idea pare quella di riunire persone con forti basi economiche che non hanno bisogno della politica per arricchirsi, ma, al contrario, pronte a mettersi a piena disposizione delle istituzioni. Concetto, questo, tutto da dimostrare e ampiamente smentito dalla storia. 

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