Berlusconi in un doppio vicolo cieco: il paradosso finiano della fiducia con riserva

Quale la reazione dei finiani al nuovo/vecchio programma di Berlusconi per i prossimi tre anni di legislatura? A prima vista sembra che B. abbia la possibilità di sconfiggere i finiani qualsiasi cosa essi decidano di fare. Se votano la fiducia, devono farlo tutti e con convinzione; se non lo fanno, si andrà alle elezioni e sarà gioco facile per lui far ricadere le colpe della crisi sulla poltica di Palazzo rappresentata dal Presidente della Camera, il traditore.
Ma c’è una terza via, ovvero della fiducia con riserva: i finiani manterrebbero in vita l’attuale governo, aprendo però alla guerriglia parlamentare.
Dopo il vertice PdL, Fabio Chiusi su Il Nichilista si domandava come avrebbero reagito i finiani dinanzi alla prospettiva di una doppia vittoria del Cavaliere – win win situation, come viene definita da Chiusi – sia in caso di voto di sfiducia che in caso contrario (alle elezioni vincerebbe a man bassa con una alleanza PdL-Lega che gli consentirebbe di atttuare il suo progetto di smantellamento della giustizia). Ebbene, sui giornali di sabato mattina ci giunge la risposta attraverso le parole attribuite a Italo Bocchino: ‘condividiamo il programma di B. al 95%’. Sì, i finiani si dicono disposti a votare la fiducia, ma con riserva. La riserva di dissentire e di votare contro singoli provvedimenti o di mettere in pratica la strategia del “sabotaggio da dentro”, già vista all’opera in parte a Luglio nel dibattito in Commissione Giustizia alla Camera sul ddl Intercettazioni.
«Intenzioni lodevoli – definisce Fini le parole di Berlusconi – che meritano attenzione. Ora tutto dipende da come verranno tradotte nei singoli disegni di legge» [...] E’ vero, come dice in maniera sarcastica Briguglio, che «anche a volersi sforzare è impossibile non votare questo programma (E Fini beffardo: “Tutto qui? Non ha armi per farci tacere” – LASTAMPA.it).
i deputati e i senatori di Futuro e Libertà consegneranno a Berlusconi, quando si presenterà in Parlamento, una fiducia formale, mantenendo in realtà tutte le loro riserve, per impedirgli di aprire la crisi e correre alle elezioni [...] Ma il giorno dopo, ovunque, nelle commissioni, nelle aule, in tv e nelle piazze, riprenderanno la loro guerriglia (Fatto personale – LASTAMPA.it).
il problema di Silvio è Umberto. Probabilmente il premier ha in mano dei sondaggi che, in caso di elezioni, vedono Bossi schizzare al Nord nei consensi e il Pdl arrancare al Sud [...] una campagna elettorale di Fini tutta giocata contro la Lega affamatrice dei meridionali, potrebbe avere successo [...] basterebbe uno spostamento del 2-3% dei voti nel Mezzogiorno per far perdere al Pdl il controllo del Senato [...] A quel punto, ragiona Fini, Bossi chiederebbe a Silvio di passare la mano a Tremonti. Ecco la paura di Berlusconi (E Fini beffardo: “Tutto qui? Non ha armi per farci tacere” – LASTAMPA.it).
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