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Aumenta la tutela per chi acquista pacchetti vacanza online

È della settimana scorsa l'accordo raggiunto tra i Ministri del Consiglio Competitività dell'Unione Europea per una maggiore protezione per i turisti che acquistano su internet i pacchetti vacanza. Le nuove regole, vanno ad aggiornare delle norme che non venivano riviste dal 1990 aventi per oggetto i viaggi tutto compreso (nella formula volo+hotel+noleggio auto) che ogni anno vengono acquistati da oltre 120 persone online. 


D'ora in avanti, tutti i siti web che offrono pacchetti vacanza sono tenuti a rispettare delle regole ben precise, ad iniziare dalle informazioni che devono essere più chiare, sopratutto per quanto riguarda i prezzi e ciò che è compreso. Nel caso in cui l'organizzatore del pacchetto intende aumentare il prezzo oltre l'8%, il viaggiatore ha diritto a cancellare la prenotazione gratuitamente mentre nel caso in cui il sito web abbassi il prezzo, ciò dev'essere comunicato anche al consumatore. 
La cancellazione gratuita è valida anche a pochi giorni dalla partenza se la destinazione scelta è interessata da calamità naturali, guerre o altre situazioni di gravità. Resta invece l'annullamento con una penale ragionevole se è il consumatore a rinunciare al viaggio poco prima della partenza.
 
Fa discutere tra gli operatori del settore la responsabilità per qualsiasi problematica che ricadrà sull'organizzatore del pacchetto in tutti gli Stati Membri; tale responsabilità riguarda anche errori di prenotazione dell'operatore stesso. 
 
L'operatore deve inoltre fare chiarezza sui diritti essenziali dei consumatori come ad esempio l'assistenza sanitaria e consolare in caso di difficoltà del viaggiatore oppure i piani di viaggio alternativi. In caso di fallimento dell'organizzatore, l'organizzatore ha l'obbligo di avere sempre stipulata delle garanzie a protezione in caso di insolvenza che comprende rimborsi e rimpatri al consumatore in tutto il territorio europeo. Prima invece l'organizzatore doveva stipulare ben 28 polizze assicurative per insolvenza (una per ogni stato membro), oggi basta stipularne un'unica valida in tutto il territorio europeo. Il turista privato che prenota online quindi non deve più temere alcuna problematica siccome la legge è dalla parte dei viaggiatori. Ma c'è di più: le norme riguardano anche il turismo d'affari r quindi aziende e società che movimentano ogni anno i propri lavoratori. 

 

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