• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Astronia, la Strega di Benevento

Astronia, la Strega di Benevento

 Sotto quel noce di Benevento quella notte le streghe di tutta Italia si diedero appuntamento per quello che doveva essere un summit a riscatto poiché erano state neutralizzate due loro consorelle.

Nelle campagne poco prima sparirono molti cavalli dalle stalle dei contadini della zona, infatti secondo la leggenda le janare rapivano i cavalli dalle stalle e nel mentre li cavalcavano facevano trecce alla loro criniera, poi raccogliendo fermandosi tra le campagne, di tanto in tanto, le loro erbe magiche per quegli intrugli malefici.

Le streghe si preparavano al riscatto di una beffa subita.

La notte del summit, il cielo da azzurro diventò buio completamente, le numerose stelle che dipingevano un tappeto stellato sparirono, uno svolazzare di civette dai pianti e lamenti terrificanti si aggirava nei dintorni del luogo di summit, ovvero vicino a quel noce magico, i lupi in lontananza intonarono in coro ululati che presagivano mistero e la paura.

Comparsero in quel cielo buio all'improvviso dei lampi, la luce di quei lampi illuminava il viso malvagio terrificante di quelle streghe lì raccolte in cerchio. L'atmosfera era da incubo .

Le streghe accesero un grosso falò dove intorno si riunirono a cerchio e tra canti e balli  decisero del come vendicarsi dell'affronto subito, avevano beffato le loro consorelle. Si stabilì  che quella che era la strega più giovane e più veloce, ovvero Astronia,  dovesse trasformarsi in vento ed entrare di notte nella casa poco distante delle due sorelline attraversando le porte chiuse al di sotto degli usci, lì dove il vento passa.

La notte seguente il piano elaborato si doveva compiere e cosi fu.

Stranamente la sera incominciò con un fortissimo vento in quella valle dove vi era la casa delle due sorelline, un vento anomalo un vento magico causato appositamente da quelle streghe per favorire il loro piano diabolico atto a far entrare sotto l'uscio delle porte Astronia.

I sibili del vento in un atmosfera magica accompagnarono Astronia.

Questa  riuscì ad entrare in quella casa, attraversò come vento tutte le porte chiuse e anche quella chiusa della stanza delle due sorelline che dormivano profondamente, Astronia aveva lunghi capelli ricci e rossi, il suo viso era solcato da numerose rughe, i suoi occhi avevano le fiamme nelle pupille, il suo aspetto era terrificante anche se questa era la più giovane aveva almeno trecento anni. Si raccontava che in gioventù Astronia era bellissima e diventò strega per un sortilegio d'amore che fece ad un principe, ma non riuscì. 

 Una volta entrata nella stanza si mise a cavalcioni sulla pancia di una delle due sorelle Alessia che dormiva , quando le streghe salivano a cavalcioni su qualcuno questi era impossibilitato a muoversi e liberarsi.

Alessia si rese conto tra il sonno e la veglia che la sua oppressione era dovuta ad una strega, la vide e rimase terrificata, incominciò ad urlare, vide una donna orribile, vide quegli occhi di fuoco vide la malvagità in quel viso e negli occhi di Astronia e senti una nenia infernale di strega che cosi faceva:

corda ed incensiere

poteri della lama stregonesca

la mia magia 

ti cogliera' senza scampo

senza poter scappare 

sarai da me dominata

 

Intanto Alessia con la strega addosso si sentiva sempre piu debole e oppressa, la paura oltre che l'incantesimo aveva immoblizzato il suo corpo e la sua mente, nel mentre la sorella Anna in seguito a quelle urla si svegliò e realizzò immediatamente cosa stava succedendo. Vide la strega addosso alla sorella, ma non si spaventò. 

Anna essendosi in passato documentata su libri di streghe, si ricordò che si poteva immobilizzare e far scappare una strega solo afferrandogli quei lunghi capelli. Cosi fece, prese con tutta la forza delle mani quei capelli lunghi e rossi.

Il punto debole di una strega sono i capelli, per i quali era possibile afferrarle per bloccarne le azioni; a quel punto alla domanda:

che tien mman?” (cosa hai in mano)

La risposta esatta era “fierr e acciaio” (ferro ed acciaio);

errata la risposta “capill” (capelli)

alla quale la Janara avrebbe reagito dicendo “I me sciulie comm n’anguill” (io scivolo come un’aunguilla).

Anna tra la paura ed il coraggio enorme rispose alla strega capill (capelli) lasciandogli così il tempo di scappare sciogliendosi come un'anguilla.

Astronia a questo punto vistasi presa in uno dei suoi punti critici e sconfitta abbandonò l'impresa, subito liberò Alessia da lei dominata, si ritrasformò nuovamente in vento e scappò sotto l'uscio della porta, lì dove era entrata via da quella casa urlando maledizioni e sortilegi verso le due sorelle in una lingua incomprensibile.

Solo per ora era finita qui. Le streghe erano state nuovamente sconfitte .

L'amore aveva neutralizzato nuovamente il male.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità