Articolo Boccassini: perquisito il Giornale
Ancora un colpo di scena. Dopo l’articolo sulla Boccassini, oggi i carabinieri perquisiscono le sedi de il Giornale e iscrivono nel registro degli indaganti il consigliere del Csm, Brigandì, per abuso d’ufficio.
E che diamine, qualcuno deve pur fermare questo indecente killeraggio mediatico basato sull'infangamento. Dunque, dunque, le cose sono andate così: qualche giorno fa, il Giornale sputtanò la Boccassini pubblicando non notizie riguardanti un fascicolo segreto.
Il Procuratore di Milano, trent'anni fa, aveva subito un procedimento disciplinare che la vide assolta. Il fascicolo arriva nelle mani dei giornalisti che ne pubblicano i contenuti, sbattendo il Giudice in prima pagina. Titolo: Amori segreti della Boccassini. Un nulla di fatto usato dallo Sciacallo solo per colpire la magistratura che indaga sul Rubygate.
Ma come lo avevano reperito? Sembra che un membro leghista del Csm, Brigandì, abbia violato l'articolo 323 del codice penale per abuso d'ufficio, prelevando e consegnando lo scoop al quotidiano del Re Impunito. Infatti il Consigliere del Csm è indagato dalla Procura di Roma. Mentre le sedi de il Giornale subiscono la perquisizione dei carabinieri e Sallusti grida alla violenza delle togher osse.
Che disastro.
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