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Arrestato Giovanni Strangio uno dei killer della strage di Duisburg

Arrestato Giovanni Strangio e Francesco Romeo accusati della Strage di Duisburg.

Un paio di anni (2007) fa la tranquillità estiva di agosto fu sconvolta da una notizia che vedeva la ’ndrangheta protagonista. Proprio la criminalità organizzata calabrese, quella probabilmente più silenziosa, quella che meno vediamo sulle pagine dei giornali nazionali, low profile insomma, fu protagonista di un regolamento di conti in Germania, a Duisburg per la precisione. Uno squarcio che mise San Luca, piccolo paesino dell’Aspromonte, al centro delle cronache internazionali e non solo per la nascita dello scrittore Corrado Alvaro. La strage di ferragosto fu subito denominata, con quei nomignoli che tanto piacciono ai giornalisti e che servono a imprimere indelebilmente un fatto nella mente di chi legge.
 
Embè, oggi, a due anni di distanza da quei fatti e di apparente silenzio ecco che la Strage di Duisburg torna agli onori della cronaca, grazie all’arresto, ad opera della squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale operativo, in collaborazione con la Polizia olandese, avvenuto ieri sera a Diemen vicino Amsterdam, di Giovanni Strangio, spietato killer della cosca Nirta Strangio, e suo cognato Francesco Romeo, latitante da oltre 10 anni, colpito da provvedimento restrittivo, esteso in ambito estero, per il reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, accusati di aver partecipato a quella strage. Strangio era destinatario di un provvedimento restrittivo esteso in ambito internazionale emesso dall’autorità giudiziaria italiana per omicidio plurimo oltre ad avere sulle spalle un mandato di cattura internazionale perchè ritenuto responsabile, in concorso, di rapina aggravata, commessa nel luglio 1998.
 
Nel ferragosto di due anni fa Tommaso Venturi, 18 anni, Francesco e Marco Pergola 22 e 20 anni, Francesco Giorgi, 17 anni, Marco Marmo, 25 anni, e Sebastiano Strangio, 39 anni, vengono uccisi a colpi di mitraglietta davanti al ristorante-pizzeria ’Da Brun di proprietà della famiglia Strangio e il delitto, fu subito chiaro, rientrava nella faida che da anni si sta scatenando a San Luca tra i Nirta Strangio, appunto e i Pelle-Vottari-Romeo, al quale appartenevano le vittime. Questa fu la risposta a un altro omicidio, avvenuto nel Natale 2006 di cui rimase vittima Maria Strangio, in un agguato indirizzato in realtà al marito della donna, Giovanni Luca Nirta e a Francesco Colorisi, rimasto ferito in quell’occasione insieme al minorenne Domenico Nirta.
 
Quella notte si stava svolgendo il compleanno dei 18 anni e, soprattutto, l’iniziazione di Tommaso Venturi. I due killer vengono ripresi da una telecamera a circuito chiuso nei pressi di un distributore di benzina, ma niente non si riescono a trovare. Quella notte, secondo gli investigatori, a Duisburg, subito prima della strage, aveva avuto luogo un vero e proprio vertice del clan Pelle-Vottari, come confermerebbe un’intercettazione nella quale una delle vittime, Marco Marmo, riferirebbe a un suo congiunto: «Abbiamo le armi».
 
Il 30 agosto però viene inferto il primo colpo alle famiglie in guerra vengono, infatti, eseguiti oltre 40 fermi nei confronti di affiliati alle cosche. Tra quelli anche quello di Giovanni Strangio, su cui subito si concentrano le indagini. Da quel momento gli arresti si susseguono fino all’arresto di ieri sera.

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