• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Tempo Libero > Redazionali > Ancona: dramma famigliare. 18enne uccide i genitori della fidanzata

Ancona: dramma famigliare. 18enne uccide i genitori della fidanzata

Ancora un altro omicidio. Ancona. Un diciottenne Antonio Tagliata spara ed uccide Roberta Pierini, madre della sua ragazza e ferisce gravemente il padre di lei, Fabio Giacconi, ricoverato in ospedale in coma irreversibile. Il ragazzo, voleva un chiarimento con i genitori della ragazza che osteggiavano la loro storia amorosa, risoltasi con lo svuotamento di pallottole che hanno messo la parola fine ad una tragedia in qualche modo annunciata.

Cos'è che sta succedendo? Rapporti sempre più tesi tra adulti e ragazzi, mondi che viaggiano parallelamente, mancanza di dialogo, di regole, incapacità a spiegarsi. Essere genitori in questo mondo di lupi diventa sempre più difficile. Da quando sono venuti meno gli ideali e l'unico valore è il denaro, qualcosa sta franando sotto i piedi, ed in questo continuo caos si fa fatica a trovare il bandolo della matassa.

Forse ci si dovrebbe interrogare sul ruolo genitoriale, cosa esso comporta e che educare è difficile quando hai il deserto intorno, per via di rapporti umani sempre più precari, ragion per cui la casa diventa un fortino dove rifugiarsi e dove all'interno di quelle mura si consumano i drammi peggiori. Mettere al mondo un figlio non è un gioco. Spesso il desiderio di maternità è legato a puro egoismo: vedere che il ventre si arrotonda diventa un modo per attrarre attenzione su di se e non si tiene conto che quel sacco presto si svuoterà e che un neonato una volta nato ti cambia la vita.

Si dovrebbe vivere in funzione di quel minuscolo essere che ha bisogno di orari, spazi, che vanno gestiti e garantiti tenendo in debito conto non le proprie ma le sue esigenze. Ed invece il più delle volte madri e padri non si sacrificano affatto, specie se arriva il sabato sera e bisogna uscire, portandosi il fagottino in carrozzina a dormire e rimanendo fuori fino alle ore piccole. Non è un pour parler. Di casi simili ce ne sono tantissimi.

Una sera è capitato, a chi scrive, di vedere una giovane madre uscita la mattina dall'ospedale e pronta la sera a mangiare la pizza in un ambiente pieno di rumori, con quel cosino piccolo che dormiva esposto alle grida di un ambiente poco idoneo per un neonato con due giorni di vita. Si qualcosa si è rotto, è saltato; tra famiglie allargate, padri e madri poco consapevoli del loro ruolo genitoriale questa nuova generazione è sempre più disagiata affettivamente e socialmente.La famiglia invece di essere aiutata con provvedimenti per sostenerla la si lascia sempre più sola ed è nella solitudine che i fantasmi si materializzano e rischiano di creare ossessioni. Incapacità al dialogo, a dettare regole, a far intendere che i ruoli non si possono ribaltare, sono uno dei mali di questa complessa società che ha cancellato dal suo vocabolario il termine umanità, pazienza, sacrificio, conquista.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità