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Anche le pompe funebri comunali si rendono utili ad aiutare le famiglie incapienti

Continua il progetto di Aser, l’azienda comunale ravennate che gestisce il servizio delle pompe funebri, progetto denominato "BUONI FAMIGLIA"... Dall’inizio di questo anno sono stati erogati all’Asp (azienda servizi alla persona) 12 mila Euro suddivisi in 400 buoni spesa. Una iniziativa al momento unica in Italia. L’assessore ai servizi sociali Pericle Stoppa invita le aziende private a fare altrettanto "prendendo esempio da questa buona pratica". Tale progetto verrà riproposto per l’anno 2011.

Ravenna - Ammonta finora a 12mila euro (per la fine dell’anno si stima di arrivare a quota 13mila) il contributo devoluto nel 2010 dall’Aser, l’azienda di onoranze funebri a controllo pubblico, all’Asp nell’ambito del progetto “Buoni in famiglia”.

Tale somma è stata “convertita” in 400 buoni spesa alimentari da 30 euro l’uno, dei quali hanno usufruito una novantina di famiglie bisognose, in particolare con bambini piccoli.

La somma corrisponde all’1 per cento delle prestazioni fatturate da Aser, che da tre anni ha scelto questa formula per dare un proprio contributo sul fronte del welfare. I dati sono stati illustrati qualche giorno fa in municipio, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti Pericle Stoppa, assessore ai Servizi sociali, Claudio Suprani e Pierluigi Martini, presidente e direttore di Aser, Sanzio Rossi e Susanna Tassinari, presidente e direttore dell’Asp. L’assessore Stoppa ha ringraziato Aser “per la sensibilità sociale dimostrata. Mi piacerebbe che la vostra iniziativa potesse costituire un esempio per altre aziende che potrebbero, ad esempio, destinare i soldi che di solito vengono impiegati per gli omaggi natalizi alle persone più bisognose. Anche nella nostra città ci sono tante persone svantaggiate; e purtroppo sono in aumento”.

Claudio Suprani, presidente di Aser, ha colto l’occasione per confermare che l’iniziativa sarà riproposta anche l’anno prossimo e ha espresso l’auspicio di darle continuità anche in quelli successivi: “La nostra mission aziendale è particolarmente delicata e il nostro obiettivo è quella di coniugarlo con una particolare attenzione ai bisogni della società”.Sanzio Rossi, ringraziando a sua volta Aser, ha fatto una riflessione sul fatto che “il nostro tessuto sociale è in grado di costruire diverse positive iniziative di solidarietà come questa ma, nel contesto attuale serve un ulteriore ‘scatto’. I bisogni infatti aumentano, mentre le risorse pubbliche calano.

Dobbiamo chiamare a raccolta le Fondazioni bancarie, che comunque già fanno la loro parte, e il mondo dell’impresa”. Infine, Pierluigi Martini e Susanna Tassinari hanno completato il quadro dei dati relativi al progetto, affermando che nel 2008 sono stati erogati buoni per 9.880 euro (con i quali sono state aiutate 73 famiglie, 41 straniere e 32 italiane) e nel 2009 buoni per 10.127 euro (con i quali sono state aiutate 90 famiglie, 54 straniere e 36 italiane). Il buon "esempio" proveniente dalla storica città romagnola, candidata a divenire Capitale della Cultura Europea, serva da guida ad iniziative di questo genere per le altre città e province italiane.

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