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Amministrative. Si dovrebbe votare per i sindaci, non a favore o contro Renzi

Domenica prossima, il 19 giugno, si terranno i ballottaggi per l’elezione dei sindaci di importanti Comuni, quali Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna.

Gli elettori dovrebbero scegliere i candidati che ritengono più adatti a governare i diversi Comuni. L’utilizzo del condizionale, però, è d’obbligo. Infatti non tutti gli elettori seguiranno quel criterio, purtroppo.

 

E per quale motivo?

Perché molti considerano quei ballottaggi come una sorta di referendum pro o contro Renzi, nella consapevolezza che se i candidati sostenuti dal presidente del consiglio, contemporaneamente segretario del Pd, saranno sconfitti, ciò rappresenterebbe un notevole indebolimento per Renzi.

Certo, Renzi non sarebbe per nulla contento se molti candidati da lui sostenuti non riuscissero a diventare sindaci. La sua leadership risulterebbe indebolita. Ma il governo Renzi non sarebbe messo in discussione.

Altra situazione si verrebbe a determinare se in occasione del referendum sulla riforma costituzionale prevalessero i no.

In quel caso – lo ha dichiarato esplicitamente più volte – Renzi non solo si dimetterebbe da presidente del Consiglio ma abbandonerebbe l’attività politica.

Comunque, al di là dell’indebolimento o meno della posizione di Renzi, non mi sembra affatto condivisibile l’orientamento di coloro i quali si apprestano a votare un candidato piuttosto che un altro solamente per contrastare il presidente del Consiglio.

Le elezioni comunali, infatti, sono elezioni che non dovrebbero assumere un significato politico generale. Si dovrebbero scegliere, quindi, i candidati ritenuti dagli elettori più capaci di governare i diversi Comuni.

E’ vero, peraltro, che anche in passato ai risultati di elezioni locali è stato attribuito un significato politico generale.

Ma in questa occasione, mi sembra, si sta esagerando.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Gianluca (---.---.---.68) 17 giugno 2016 08:46

    Ma è strano, sembra quasi che ammettiate voi stessi che votare per i sindaci pensando a Renzi indebolisca il PD. Insomma, sapete benissimo anche voi che Renzi è parecchio mal visto tra gli italiani. Ma non stava facendo ripartire l’Italia, non avrebbe abbassato le tasse? Fosse tutto vero, gli italiani lo dovrebbero sostenere, eppure voi stessi temete che se si confondono le elezioni per i sindaci con la figura di Renzi ne uscirete con le ossa rotte. Bizzarro!

  • Di GeriSteve (---.---.---.176) 19 giugno 2016 11:02

    E che, si può perdere una rarissima occasione per far sapere che ci siamo rotti di essere da tre anni governati da Renzi che ce l’ha mandato Draghi ma che non è MAI stato scelto dagli italiani?

    Aggiungerei che è anche il caso di cancellare quella vergogna degli 80 euri pre-elettorali che sono stati una delle tante truffe renziane.

    C’è poi un argomento che lega fortemente l’aspetto renziano con quello locale: adesso sappiamo con sempre maggior precisione come il PD abbia favorito l’infiltrazione mafiosa nei governi locali. Non è un caso che a Roma (vedi mafia capitale) e a Napoli (vedi de Luca) il PD arranchi più che altrove.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.176) 19 giugno 2016 11:19

    E C’E’ DI PEGGIO !

    Dimenticavo:

    il governo Renzi si regge in parlamento con i voti berlusconiani-verdiniani, giustificandosi con il fatto che altrimenti il governo non va avanti, perchè non c’è maggioranza.

    Non ricordo di aver letto di un Borrello che sostenesse che invece, non essendoci più la maggioranza, la soluzione istituzionalmente corretta è quella di indire le elezioni politiche. E neanche oggi gli viene in mente che proprio quelle "fuggite "elezioni politiche rendono inevitabilmente politiche le elezioni amministrative.

    Non ricordo neanche di un Borrello che abbia mai sostenuto che l’accordo del nazareno era l’esatto contrario del programma elettorale del Pd, o che è indecente condizionare un governo ad un patto il cui testo è segreto...

    GeriSteve

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